Nieuport-Macchi Ni 10
1915
inventario
IGB-7559
autori
Delage, Gustave
(progettista)
; Società Anonima Nieuport Macchi
(costruttore)
collocazione
A1/ Sala 1
descrizione
Biplano monomotore predisposto per un unico posto a bordo. La cellula è costituita da un'ala superiore di apertura lievemente rispetto l'ala inferiore; l'ala superiore inoltre è provvista di alettoni agganciati all'estremità posteriore. L'ossatura dell'ala superiore è costituita da due longheroni e da centine in legno ed irrigidita per mezzo di crociere in fili d'acciaio; l'ala inferiore invece prevede centine in legno ed un solo longherone. Le due ali sono collegate tra loro mediante due montanti a V in legno e da crociere in cavi d'acciaio. La fusoliera è costituita da quattro longheroni a sezione rettangolare in legno, fissati anteriormente ad una lastra metallica con ampi fori di alleggerimento ed uniti posteriormente da un tubo in alluminio; la fusoliera è irrigidita per mezzo di montanti e traversini in legno e di crociere in acciaio. Il castello del motore è sistemato frontalmente e parzialmente coperto da una capottatura. Il velivolo monta un motore Gnome-Rhone rotativo da 80 cavalli che muove un'elica bipala. La fusoliera e le ali sono verniciate di colore giallo; la faccia inferiore delle ali basse e la deriva in coda presentano i colori della bandiera italiana.
Inizialmente concepito come aeroplano biposto da ricognizione o da addestramento, il Nieuport 10 venne successivamente riadattato allo sforzo bellico, diventando di fatto il primo caccia impiegato durante la Grande Guerra dagli eserciti francese, russo, inglese, belga e italiano. La trasformazione in caccia comportò l'eliminazione del posto dell'osservatore e l'applicazione di una mitragliatrice fissa sull'ala superiore, azionata dal pilota per mezzo di un rinvio del comando. Questo biplano venne prodotto in grandi numeri e, su licenza, anche in Italia, dalla Nieuport-Macchi, in 240 esemplari. L'esemplare posseduto dal Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" ha avuto per un certo tempo la matricola civile I-BORA con la quale veniva utilizzato per alcune prove di volo dalla ditta Piero Magni Aviazione.
Inizialmente concepito come aeroplano biposto da ricognizione o da addestramento, il Nieuport 10 venne successivamente riadattato allo sforzo bellico, diventando di fatto il primo caccia impiegato durante la Grande Guerra dagli eserciti francese, russo, inglese, belga e italiano. La trasformazione in caccia comportò l'eliminazione del posto dell'osservatore e l'applicazione di una mitragliatrice fissa sull'ala superiore, azionata dal pilota per mezzo di un rinvio del comando. Questo biplano venne prodotto in grandi numeri e, su licenza, anche in Italia, dalla Nieuport-Macchi, in 240 esemplari. L'esemplare posseduto dal Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" ha avuto per un certo tempo la matricola civile I-BORA con la quale veniva utilizzato per alcune prove di volo dalla ditta Piero Magni Aviazione.
definizione
aeroplano
misure
altezza: 290,5 cm ca.; larghezza: 800 cm ca.; lunghezza: 688 cm ca.; peso: 621 kg ca.; km/h ca.
materiali
metallo; legno
acquisizione
Magni, Piero (1966)
iscrizioni
NI 1467 (documentaria)
settore
Aeronautica
bibliografia
Angelucci E./ Matricardi P., Guida pratica agli aeroplani di tutto il mondo, Milano, Mondadori, 1975-1982, 8
Aviazione in, Aviazione in Lombardia : Pionieri, artigianato, industria, Milano, Cariplo, 1982
Aviazione in, Aviazione in Lombardia : Pionieri, artigianato, industria, Milano, Cariplo, 1982
tipologia
aeroplano
scheda ICCD
PST