Proiettore Kodatoy

Eastman Kodak Co. 1930 - 1935 Proiettore cinematografico in metallo, di forma vagamente parallellepipeda poggiante su una base con flangia per il fissaggio al tavolo. E' costituito sostanzialmente da due parti: in una sono inseriti parte del motore, le parti elettriche e il dispositivo illuminante, l'altra è costituita dal dispositivo di proiezione. Il motore con ventola di raffreddamento è collegato alla sorgente di alimentazione mediante contatti elettrici posto sotto la base, sul retro della stessa si ha l'interruttore di accensione della lampada. L'apparato illuminante è costituito da un porta lampada (la lampada è mancante) inserito tra un piccolo specchio e una piccola lente condensatrice. Questa parte del proiettore è chiusa da un coperchio in metallo con fessure per l'aerazione e il raffreddamento. Davanti alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione. Questo è costituito da un telaietto rettangolare che costituisce la guida per lo scorrimento della pellicola, due bracci sui quali si inseriscono le bobine contenenti la pellicola da 16mm, una per la pellicola da proiettare e l'altra che raccoglie quella già proiettata, vari cilindri che permettono il corretto avanzamento e posizionamento della pellicola. Il telaietto presenta una riquadro rettangolare in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. Su un lato del dispositivo di proiezione, in corrispondenza dei cilindri per l'avanzamento della pellicola, si hanno tre pulegge che venivano collegate mediante cinghie al motorino. Anche il porta bobina inferiore era collegabile al motorino. Su un rocchetto guida pellicola e sul porta bobina inferiore è anche inserita una piccola manovella per l'avanzamento manuale. IGB-8883

Proiettore Bolex Paillard G16

Bolex Paillard 1953 - 1955 Proiettore cinematografico in metallo, di forma vagamente parallellepipeda poggiante su piedini ad altezza regolabile con maniglia per il trasporto. E' costituito sostanzialmente da una base nella quale sono inseriti parte del motore e le parti elettriche con i relativi comandi all'esterno, una parte superiore divisa in apparato illuminante e dispositivo di proiezione. Il motore funziona con una tensione di alimentazione di 110V collegato alla sorgente di alimentazione mediante un'apposita presa inserita nella base. Sopra la presa un interruttore permette di selezionare la potenza della lampada utilizzata, 250 o 500W, con relativo indicatore visivo su scala lineare. Sempre sulla base sono inseriti un interruttore per l'accensione/spegnimento, uno per l'avanzamento della pellicola, e un potenziometro per variare l'intensità della corrente in entrata. L'apparato illuminante è racchiuso in un parallelepipedo a sviluppo verticale ed è costituito da una lampada da 500W inserita tra uno specchio concavo e una lente condensatrice. Sulla parte alta della lampada è appoggiato un coperchio a semisfera in alluminio. Accanto alla lampada è inserito un reostato a filo con comando esterno per la regolazione dell'intensità della luce. Questa parte è chiusa da un coperchio in metallo con fessure per l'aerazione e il raffreddamento. Davanti alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione. Questo è costituito da un obiettivo con messa a fuoco regolabile mediante un'apposita rotella posta accanto, due bracci sui quali si inseriscono le bobine contenenti la pellicola da 16mm, una per la pellicola da proiettare e l'altra che raccoglie quella già proiettata, vari cilindri dentati e non che permettono il corretto avanzamento e posizionamento della pellicola, alcune leve di comando per la velocità di riproduzione (12-24 fotogrammi al secondo), per la visione diretta o all'indietro e per il riavvolgimento veloce. Tra lente condensatrice e obiettivo una fessura permette l'inserimento di un telaietto rettangolare che costituisce la guida per lo scorrimento della pellicola. Questo telaietto presenta una riquadro rettangolare in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. Il motore contenuto nella base è collegato a questi cilindri dentati che permettono l'avanzamento della pellicola mediante dispositivi custoditi accanto all'obiettivo e alle aste delle bobine. E' presente una custodia rigida in legno ricoperto in pelle con maniglia e serratura. Il coperchio è incernierato nella parte posteriore ed è apribile. All'interno, oltre al proiettore si hanno due cavi per il collegamento alla rete elettrica, cinque bobine di cui tre con pellicola da 16mm avvolta e due con custodia in metallo, un cilindro in cartone con coperchio per riporre l'obiettivo. IGB-9314

Elmo Super 103T

Elmo 1970 ca. - 1976 ca. Cinepresa in metallo e plastica di piccole dimensioni, di forma parallelepipeda con bordi arrotondati, con impugnatura ergonomia in plastica nera e maniglia in cuoio. All'impugnatura è collegata una maniglia in plastica. E' presente in una borsa rigida in pelle e velluto con tracolla in plastica e chiusura in metallo. All'interno dell'apparecchio si ha un motore elettrico alimentato con due batterie da 1,5V. Sul lato destro è inserito un mirino con messa fuoco e, sotto, il vano porta batterie, chiuso da un coperchio in plastica. Sul visore si può applicare un paraluce in gomma e plastica. Sull'altra parete laterale si ha un contametro. Sopra, una levetta permette di selezionare diverse tipologie di soggetti: luce del sole, ritratto. La parete posteriore è incernierata nella parte alta ed apribile per l'inserimento della cartuccia contenente la pellicola Super 8. All'interno un ingranaggio sporgente si incastra in un apposito dispositivo rotante nella cartuccia che permette l'avanzamento della pellicola. La cartuccia ha forma quadrata con bordi arrotondati e la pellicola è tutta contenuta all'interno tranne un breve tratto. In corrispondenza del punto dove la pellicola emerge dalla cartuccia, è inserita una guida che permette di farla scorrere dietro all'obiettivo. La velocità della pellicola è di 18 fotogrammi al secondo. Sulla parete frontale è inserito, al centro, l'obiettivo Elmo Zoom 1:1,8 f=9,5-30mm, in alto un esposimetro. L'obiettivo ha messa a fuoco variabile da 5 a 30 (infinito) ft e zoom per distanze focali da 9,5 a 30 mm. Messa a fuoco e zoom si regolano direttamente sull'obiettivo. Sotto alla cinepresa, è presente un foro filettato in cui è avvitata l'impugnatura che va collegata ad un apposita presa sulla cinepresa. Davanti all'impugnatura un tasto avvia la ripresa. E' inoltre presente una borsa in pelle con serratura e tracolla per il trasporto. IGB-9760

Kodak Carousel S-AV 1050 projector

Eastman Kodak Co. 1971 ca. - 1980 ca. Proiettore da tavolo per diapositive 24x36mm o 40x40mm in metallo con maniglia in plastica. Poggia su tre piedini di cui due ad altezza regolabile. All'interno sono contenuti il motore che permette la rotazione del caricatore porta diapositive, l'apparato di illuminazione e l'obiettivo di proiezione. Il caricatore (mancante) si posiziona sulla parete superiore in un'apposita guida circolare e fissato mediante un perno centrale. Sulla faccia del proiettore è presente il vano di caduta verticale della diapositiva. La fessura è posizionata tra lampada e obiettivo. L'obiettivo, Kodak VARIO Retinar S-AV 1000 lens, è inserito nella parete frontale accanto alla maniglia per il trasporto. La messa fuoco si può ottenere direttamente ruotando una ghiera posta sull'obiettivo stesso (se è montato un obiettivo Kodak Retinar) o agendo su una rotella posta superiormente sul proiettore (se è montato un obiettivo a cremagliera). Sulla parete superiore si trovano anche due pulsanti per il cambio diapositiva in avanti e all'indietro. Lateralmente si hanno un interruttore per il comando della lampada e uno per l'autofocus, più una presa a 12 contatti. Sulla parete opposta si trova uno sportello apribile che permette l'accesso al dispositivo illuminante per la manutenzione e sono visibili la lampada, lo specchio concavo, due lenti condensatrici inframmezzate da un filtro anticalore. Sulla parete posteriore si hanno l'interruttore di accensione, la griglia di aerazione che protegge la ventola di raffreddamento, una presa a 6 contatti, un foro per la ricezione del segnale del comando a distanza infrarossi. Il comando a distanza con filo (Kodak Carousel) si collega alla spina a 6 poli ed è costituito da un comando che permette il cambio diapositiva in avanti e all'indietro e la messa fuoco dell'immagine. Da sotto fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica di alimentazione. Il proiettore è inserito in una custodia rigida rivestita in pelle che contiene anche il comando a distanza e i manuali di istruzione. IGB-9762

Zeiss Ikon Moviflex S8

Zeiss Ikon 1970 ca. - 1979 ca. Cinepresa in metallo, compatta con impugnatura in plastica con superficie antiscivolo. All'interno dell'impugnatura sono alloggiate 4 batterie da 1,5V per l'alimentazione del motorino elettrico della cinepresa. Sotto è presente un foro filettato per l'inserimento su cavalletto. Nella parte inferiore della cinepresa, in prossimità dell'impugnatura, si trova il pulsante di scatto per la'vvio della ripresa con un dispositivo di bloccaggio a leva posto nell'impugnatura. La parete destra è apribile per accedere al vano porta pellicola Super8 in caricatore. La pellicola è tutta contenuta all'interno della cartuccia tranne un breve tratto. In corrispondenza del punto dove la pellicola emerge dalla cartuccia, è inserita una guida che permette di farla scorrere dietro all'obiettivo. Sulla parete si hanno il dispositivo di sblocco dello sportello del vano porta caricatore, un contrassegno del piano pellicola e una finestrella per la lettura del tipo di pellicola inserita. Sulla parete sinistra si trovano una rotella per selezionare il diaframma (da f/1,9 a f/45) ed una per selezionare la velocità di scorrimento della pellicola (18 o 24 fotogrammi al secondo). Sopra a queste si hanno due madreviti per il collegamento di uno scatto flessibile per riprese speciali o con titolatrici oppure per riprese a fotogramma singolo (tempo di esposizione 1/36 di secondo). Sulla parete posteriore si trovano l'oculare del mirino regolabile con anello di bloccaggio per la regolazione e un contametro (da 1 a 15m o da 5 a 50ft). Nella parete frontale è inserito l'obiettivo Carl Zeiss Vario Sonnar 1:1,9 f=9-36mm, con tappo in plastica. La messa a fuoco può essere effettuata direttamente sull'obiettivo, agendo su un'apposita ghiera e permette distanze da 1,3 a 12m, da 5 a 4a 0 ft e così anche per lo zoom regolabile con un'altra ghiera posta sull'obiettivo (da f=9mm a f=36mm). Per comodità la regolazione dello zoom può avvenire anche mediante l'apposita levetta che può essere inserita (in posizione sia per destrorsi che per mancini) sulla ghiera dello zoom. L'obiettivo è coperto e protetto da un tappo in plastica. Nella parte superiore è presente una fessura longitudinale nella quele si inserisce la chiavetta per riprese in luce artificiale (che regola automaticamente l'apparecchio per riprese con pellicole per luce artificiale. Nella parte inferiore, dietro all'impugnatura, si hanno un pulsante per il controllo delle batterie e la relativa lampada spia. Alla cinepresa è appesa una cinghietta per il trasporto. La cinepresa è conservata in una custodia rigida ricoperta in pelle. Parte della farete frontale è chiusa con una serratura in metallo ed incernierata a metà parete frontale. L'interno, rivestito in materiale antigraffio, custodisce anche una scatoletta contenete la chiavetta per riprese in luce artificiale e un caricatore di pellicola Super8, Kodachrome 40 Type A. IGB-10733

No. 1 Pocket Kodak Camera Serie II

Eastman Kodak Co. 1926 ca. - 1931 ca. Apparecchio fotografico verticale in metallo ricoperto in pelle, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati e maniglia in cuoio. Aprendo lo sportello anteriore, incernierato nel lato inferiore, è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, collegato con dei tiranti allo sportello stesso. Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo che funge anche da sblocco per l'apertura. Sullo sportello è presente un foro filettato per il posizionamento su un cavalletto. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo. E' possibile regolare la messa fuoco ruotando l'apposita ghiera posta sull'obiettivo (distanze da 1,5 a 30m). All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma a iride ed un otturatore centrale. Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma (da f/7,9 a f/45). La levetta sopra all'obiettivo permette di scegliere tre modalità di scatto per l'otturatore: chiuso, posa, istantanea (con velocità di scatto 1/25 oppure 1/50 di secondo). Lo scatto avviene mediante una levetta posizionata sempre sull'obiettivo, in prossimità dell'otturatore. Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile. Sbloccando un fermo posto vicino alla cerniera dello sportello si può estrarre questa parte dell'apparecchio dal resto del dorso per l'inserimento della pellicola in rullo da 120 per formati 2 1/4x3 1/4". Ad apparecchio aperto è visibile l'interno del soffietto, nel dorso sono visibili i due vani dove si inserisce la pellicola in rullo. L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente in corrispondenza del rullo. Sul retro sono presenti uno sportellino apribile dal quale si può eccedere al retro della pellicola e una finestrella circolare con vetro arancione per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola. L'apparecchio fotografico è contenuto in una custodia in cuoio con tracolla e serratura in metallo. L'interno è rivestito in velluto bordeaux. IGB-10738

DeVry Standard

DeVry 1926 ca. Pesante cinepresa in metallo di forma parallelepipeda e bordi arrotondati con ottiche intercambiabili con inserimento a baionetta. L'apparecchio è costituito da due parti incernierate e tenute insieme da due chiusure in metallo. Una parte contiene l'apparecchio vero e proprio, l'altra funge da coperchio. L'apparecchio è costituito da un motore con carica a molla, al quale sono collegati i due fusi porta bobine per pellicole da 35mm con i relativi dispositivi di avanzamento della pellicola tra cui un cilindro con dentini sui lati e diversi cilindretti rotanti e un telaio nel quale scorre la pellicola dietro all'obiettivo. Nel telaio è presente una fessura rettangolare, in corrispondenza della quale è inserito uno specchietto inclinato di 45°. E' possibile guardare direttamente in questo specchietto svitando un tappo posizionato sul coperchio della cinepresa. Sullo stesso lato sono presenti due staffe nelle quali si inserisce un mirino a tre focali da utilizzare con tre diversi obiettivi (f=2inch, 6inch, 35inch). Sull'altro lato sono presenti due incastri nei quali si inserisce alternativamente una manovella per caricare la molla di avanzamento. Un tasto blocca/sblocca il richiamo della molla e quindi fa partire o ferma la cinepresa. All'esterno di questa parte dell'apparecchio, nella parte superiore è anche inserito un mirino a riflessione e un contametro. Anteriormente, davanti allo specchietto inclinato a 45°, è presente il foro con la flangia per l'inserimento dell'obiettivo. Sono disponibili due obiettivi con diaframma a iride interno, regolabile direttamente ruotando un'apposita ghiera sull'obiettivo stesso. Anche la messa fuoco è regolabile mediante una ghiera su due degli obiettivi. Per l'obiettivo Wollensack 6 inch f/4,5 cine telephoto le aperture vanno da f/4,5 a f/32 e la messa a fuoco da 3 a 50 m (infinito); per l'obiettivo Wollensack 2 inch f/2 cine velostigmat le aperture vanno da f/2 a f/16 e la messa a fuoco da 0,7 a 6 m (infinito). Gli obiettivi sono dotati di paraluce in metallo. IGB-5898