bicicletta a leve


1901

inventario
D-53
autori
produzione italiana
collocazione
deposito
descrizione
Bicicletta con telaio tubolare da donna e forcella in lamiera, verniciati di nero brillante; i parafanghi sono in legno. La bicicletta monta una sella rigida in cuoio, con molleggio posteriore, regolabile in altezza. Il manubrio da turismo, anch'esso regolabile in altezza, presenta impugnature in gomma nera; davanti al manubrio è posto il supporto portalume. Il funzionamento della bicicletta si basa su due leve azionate dai pedali; ogni leva, per mezzo di una catena, trasmette il moto alla ruota posteriore. Il segmento delle leve presenta cinque scanalature nelle quali è possibile fermare la catena in cinque diverse posizione per la regolazione del rapporto di trasmissione. Le due catene presentano, nella parte posteriore, una guida per facilitare l'avvolgimento sui rocchetti posti in corrispondenza dell'asse della ruota posteriore. La ruota poggia sue ruote con cerchi in legno e raggi tangenti in metallo, provviste di gomme pneumatiche; la ruota anteriore presenta 32 raggi, mentre la ruota posteriore conta 40 raggi.

L'introduzione della trasmissione a leve risale al fabbro scozzese Kirkpatrick Macmillian nel 1838. In seguito all'avvento dei pedali, tuttavia, questa soluzione tecnica venne relegata ad un ruolo di secondo piano, con periodiche riproposizioni che non sono riuscite a incontrare il favore dei ciclisti.
definizione
bicicletta a leve
misure
altezza: 101 cm ca.; larghezza: 44 cm ca.; lunghezza: 183 cm ca.
materiali
metallo; legno; gomma; cuoio
acquisizione
Civico Museo Navale Didattico-Comune di Milano (1966)
settore
Trasporti terrestri
bibliografia
Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P., Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike, Milano, TCI, 1991
tipologia
bicicletta
scheda ICCD
PST