biciclo tipo Michaux


1870 circa

inventario
IGB-12491
autori
produzione inglese
collocazione
deposito
descrizione
Biciclo con telaio, forcella e manubrio in ferro forgiato. Un piccolo paracosce è sistemato al di sopra della ruota anteriore, a protezione delle gambe del guidatore durante le curve. Una pedivella situata nella parte posteriore sinistra del telaio consente di montare sulla sella, costituita da una sottile lamina di metallo, rivestita con della pelle, senza imbottitura; la sella inoltre è sospesa elasticamente su una balestra in lamina metallica, sorretta posteriormente da due barre in metallo, leggermente ricurve, inserite nella parte posteriore del telaio. Il biciclo dispone di un freno a pattino sulla ruota posteriore, azionato dalla manopola del manubrio, per mezzo di una funicella e di una lunga leva. Il funzionamento si basa su due pedali in metallo, applicati al mozzo della ruota anteriore. Il veicolo poggia su due ruote con razze in legno e cerchiatura in metallo; i cerchi e i raggi presentano una verniciatura dorata, con tracce di una preesistente colorazione gialla. Le ruote, pur avendo dimensioni differenti, contano entrambe 14 razze.

L'origine delle attuali biciclette viene fatta risalire ad alcuni veicoli, apparsi alla fine del 1700, dotati di due ruote collegate ad una trave di legno ed azionati dalla spinta sul terreno dei piedi del conducente, posto a cavalcioni sulla trave; uno di questi veicoli, il celerifero, fu adoperato dal conte di Sivrac a Parigi nel 1791. Un passo in avanti verso la moderna bicicletta venne intrapreso dal barone tedesco Karl Friderich von Drais, che, nel 1818, ottenne un brevetto per un veicolo del tutto simile al cerelifero, ma dotato di sterzo in modo da permettere al conducente di cambiare direzione. Fu proprio con la diffusione dell'invenzione di von Drais che iniziò ad affermarsi il termine velocipede, rimasto in uso per oltre un cinquantennio. Per un ulteriore passo in avanti fu necessario attendere fino al 1863 circa, quando nell'officina dei meccanici francesi Pierre ed Ernest Michaux due leve contrapposte munite di appoggi furono applicate al mozzo della ruota anteriore di un velocipede, dando origine ai pedali. All'invenzione dei pedali seguirono altri miglioramenti e modifiche tecniche: i telai in legno vennero progressivamente sostituiti con telai in ferro forgiato, si incominciò ad accrescere il diametro della ruota anteriore per aumentare la velocità e per superare più agevolmente le asperità del terreno, venne adoperato del caucciù a protezione dei cerchi delle ruote, si utilizzarono selle sospese su balestre metalliche per attutire i contraccolpi, si utilizzarono pedali regolabili che, variando il braccio di leva, modificavano la spinta da applicare, vennero introdotti dei freni a pattino.
definizione
biciclo tipo Michaux
misure
altezza: 137 cm ca.; larghezza: 52 cm ca.; lunghezza: 183 cm ca.
materiali
metallo; legno; pelle
settore
Trasporti terrestri
bibliografia
Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P., Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike, Milano, TCI, 1991

Smith Hempstone O./ Berkebile D.H., Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection, Washington, Smithsonian Instituition Press, 1974
tipologia
biciclo
scheda ICCD
PST