biciclo tipo Michaux


1869 circa

inventario
IGB-6638
autori
produzione francese
collocazione
deposito
descrizione
Biciclo con telaio, forcella in ferro forgiato. Un piccolo paracosce è sistemato al di sopra della ruota anteriore, a protezione delle gambe del guidatore durante le curve; nella parte anteriore del paracosce si trovano due staffe laterali per il riposo delle gambe durante gli spostamenti a ruota libera. Il manubrio presenta manopole in legno e un portalume frontale. La sella, imbottita e rivestita di pelle, è sistemata su una balestra metallica fissata anterioremente sul telaio e sorretta posteriormente da due aste metalliche inserite nel telaio. Il biciclo dispone di un freno a pattino sulla ruota posteriore, comandato dalla rotazione della manopola del manubrio azionante a funicella una lunga leva. Il fnzionamento si basa su due pedali in legno a sezione triangolare, applicati al mozzo della ruota anteriore. Il veicolo poggia su due ruote con raggi in legno e cerchiatura in metallo. Le ruote, pur avendo dimensioni differenti, contano entrambe 16 razze.

L'origine delle attuali biciclette viene fatta risalire ad alcuni veicoli, apparsi alla fine del 1700, dotati di due ruote collegate ad una trave di legno ed azionati dalla spinta sul terreno dei piedi del conducente, posto a cavalcioni sulla trave; uno di questi veicoli, il celerifero, fu adoperato dal conte di Sivrac a Parigi nel 1791. Un passo in avanti verso la moderna bicicletta venne intrapreso dal barone tedesco Karl Friderich von Drais, che, nel 1818, ottenne un brevetto per un veicolo del tutto simile al cerelifero, ma dotato di sterzo in modo da permettere al conducente di cambiare direzione. Fu proprio con la diffusione dell'invenzione di von Drais che iniziò ad affermarsi il termine velocipede, rimasto in uso per oltre un cinquantennio. Per un ulteriore passo in avanti fu necessario attendere fino al 1863 circa, quando nell'officina dei meccanici francesi Pierre ed Ernest Michaux due leve contrapposte munite di appoggi furono applicate al mozzo della ruota anteriore di un velocipede, dando origine ai pedali. All'invenzione dei pedali seguirono altri miglioramenti e modifiche tecniche: i telai in legno vennero progressivamente sostituiti con telai in ferro forgiato, si incominciò ad accrescere il diametro della ruota anteriore per aumentare la velocità e per superare più agevolmente le asperità del terreno, venne adoperato del caucciù a protezione dei cerchi delle ruote, si utilizzarono selle sospese su balestre metalliche per attutire i contraccolpi, si utilizzarono pedali regolabili che, variando il braccio di leva, modificavano la spinta da applicare, vennero introdotti dei freni a pattino.
definizione
biciclo tipo Michaux
misure
lunghezza: 206 cm ca.; profondità: 59 cm; altezza: 122 cm
materiali
metallo; legno; pelle
acquisizione
Istituto Sperimentale Seta (1965)
settore
Trasporti terrestri
bibliografia
Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P., Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike, Milano, TCI, 1991

Smith Hempstone O./ Berkebile D.H., Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection, Washington, Smithsonian Instituition Press, 1974
tipologia
biciclo
scheda ICCD
PST