MMC 111 Gamba de Legn
1912
inventario
IGB-3003
autori
collocazione
Padiglione Gamb de legn di Settimo Milanese
descrizione
Locomotiva a vapore a scartamento universale, poggiante su un rodiggio 020, formato da due sale accoppiate. Al di sopra del corpo cilindrico a copertura della caldaia si trovano i due rilievi distinti del duomo e del fumaiolo, il primo a pianta circolare, il secondo a tronco di cono con la base maggiore verso l'alto. L'intera motrice è coperta da struttura ad imperiale metallico. La locomotiva dispone di due cilindri interni a semplice espansione visibili dal fronte di carico del forno. Nella parte posteriore destra della motrice si trova la cabina di comando. Il corpo della locomotiva presenta una verniciatura di colore nero, mentre la trave dei respingenti, i fianchi del telaio sono verniciati di rosso. Il lato destro della motrice è stato sezionato in diverse parti per la musealizzazione.
L'espressione Gamba de legn' viene usata per indicare le locomotive a vapore impiegate per il trasporto pubblico extraurbano Milanese.
Per l'epoca, intorno al 1900, si trattava di un mezzo di trasporto tecnologicamente molto avanzato, se confrontato con i tram a cavalli milanesi gestiti della SAO o al tram di Monza, che erano in grado di trasportare una dozzina di persone. Il Gamba de Legn', invece, poteva trasportare molti più passeggeri in diverse carrozze, ad una velocità commerciale di una decina di chilometri all'ora.
Il capolinea milanese fu situato inizialmente nell'odierna piazza Baracca e fu spostato all'interno del deposito carrozze di corso Vercelli 33 solo nel 1911.
La velocità massima del convoglio fu stabilita dal consiglio provinciale di Milano in:
- 15 km/h in campagna
- 10 km/h entro i confini di Milano
- 5 km/h in caso di nebbia, traffico o per motivi straordinari di ordine pubblico
- in caso di nebbia il convoglio doveva essere preceduto da un uomo a piedi con fischietto "che avvertisse del pericolo imminente".
Il 7 settembre 1878 verrà concessa la costruzione della tramvia a vapore Milano - Magenta, di circa 23 km di lunghezza, con una diramazione da Sedriano a Càstano Primo (MMC). Un anno più tardi venne inaugurato il primo tratto della linea da Milano a Sedriano, cui seguì in breve tempo il completamento del percorso.
Il prezzo dei biglietti all'inaugurazione del servizio era di 5-7 centesimi di lira per chilometro in prima classe e di 4 centesimi di lira per chilometro in seconda.
Partito da corso Vercelli, il Gamba de Legn' faceva la prima fermata nel sobborgo di San Pietro in Sala (l'odierna piazza Wagner), limite estremo dell'abitato di Milano, quindi proseguiva per la Maddalena, l'Isola Europa e il Molinazzo fino ad arrivare all'abitato di Trenno (Lampugnano). Il Gamba de Legn' proseguiva quindi per Baggio, Cascina Olona di Settimo Milanese, San Pietro all'Olmo e Sedriano, ove era situato lo scambio, ossia la diramazione per Càstano. Il ramo principale della linea proseguiva per Vittuone , Corbetta e Magenta. Ben più interesante era invece il ramo diretto a Inveruno e Càstano, che attraversava le zone di coltivazione del gelso per l'alimentazione dei bachi da seta.
I passeggeri del Gamba de Legn' furono soprattutto i pendolari, anche se durante la seconda guerra mondiale non furono pochi gli sfollati che tornavano a Milano durante il giorno per il lavoro, tant'è che vennero recuperati tutti i carri merci disponibili per trasportare le persone e, nonostante questo, molto spesso di doveva viaggiare sul tetto delle vetture.
La motrice con numero di servizio 111 viene costruita nel 1912 per la Società anonima Ferrovie del Ticino (S.F.T.) e sarà impiegata per la tranvia Milano-Pavia fino al 1936, anno in cui la tratta sarà soppressa a favore autoservizi. Da questo momento presterà servizio per la MMC (Milano Magenta Castano Primo).
Negli anni immediatamente prima della guerra, il servizio era gestito dalla Società del Tramway MMC e venivano effettuate cinque corse al giorno, nel 1950 le corse erano salite a 6 per Magenta e Càstano e 5 ulteriori solo per Magenta, l'ultima delle quali alle 0.40, dopo l'orario di chiusura di cinema e teatri. Nel 1954 le corse furono ridotte a 5 per Magenta, solo nelle ore di punta, con il servizio sostitutivo di autobus e con la chiusura del ramo per Càstano avvenuta nel 1952. Il destino del tram a vapore era segnato: gli abitanti delle zone attraversate dal Gamba de Legn' si opposero all'elettrificazione della linea, il servizio fu limitato a Corbetta, poi a Vittuone e, il 30 agosto 1957 soppresso completamente per essere sostituito da autobus articolati.
Tra i tanti meriti riconosciuti dai milanesi alle vecchie vaporiere Gamba de Legn, va ricordato in particolare la regolarità del servizio anche durante i bombardamenti con il compito sfollare la cittadinanza anche in mancanza di corrente elettrica. Sempre durante i bombardamenti del 1943, le piccole macchine a vapore furono anche incaricate di recuperare per le strade della città le vetture tranviarie che non erano in grado di rientrare ai depositi con i propri mezzi, vuoi per l'interruzione delle linee di contatto, vuoi per i danni subiti.
L'espressione Gamba de legn' viene usata per indicare le locomotive a vapore impiegate per il trasporto pubblico extraurbano Milanese.
Per l'epoca, intorno al 1900, si trattava di un mezzo di trasporto tecnologicamente molto avanzato, se confrontato con i tram a cavalli milanesi gestiti della SAO o al tram di Monza, che erano in grado di trasportare una dozzina di persone. Il Gamba de Legn', invece, poteva trasportare molti più passeggeri in diverse carrozze, ad una velocità commerciale di una decina di chilometri all'ora.
Il capolinea milanese fu situato inizialmente nell'odierna piazza Baracca e fu spostato all'interno del deposito carrozze di corso Vercelli 33 solo nel 1911.
La velocità massima del convoglio fu stabilita dal consiglio provinciale di Milano in:
- 15 km/h in campagna
- 10 km/h entro i confini di Milano
- 5 km/h in caso di nebbia, traffico o per motivi straordinari di ordine pubblico
- in caso di nebbia il convoglio doveva essere preceduto da un uomo a piedi con fischietto "che avvertisse del pericolo imminente".
Il 7 settembre 1878 verrà concessa la costruzione della tramvia a vapore Milano - Magenta, di circa 23 km di lunghezza, con una diramazione da Sedriano a Càstano Primo (MMC). Un anno più tardi venne inaugurato il primo tratto della linea da Milano a Sedriano, cui seguì in breve tempo il completamento del percorso.
Il prezzo dei biglietti all'inaugurazione del servizio era di 5-7 centesimi di lira per chilometro in prima classe e di 4 centesimi di lira per chilometro in seconda.
Partito da corso Vercelli, il Gamba de Legn' faceva la prima fermata nel sobborgo di San Pietro in Sala (l'odierna piazza Wagner), limite estremo dell'abitato di Milano, quindi proseguiva per la Maddalena, l'Isola Europa e il Molinazzo fino ad arrivare all'abitato di Trenno (Lampugnano). Il Gamba de Legn' proseguiva quindi per Baggio, Cascina Olona di Settimo Milanese, San Pietro all'Olmo e Sedriano, ove era situato lo scambio, ossia la diramazione per Càstano. Il ramo principale della linea proseguiva per Vittuone , Corbetta e Magenta. Ben più interesante era invece il ramo diretto a Inveruno e Càstano, che attraversava le zone di coltivazione del gelso per l'alimentazione dei bachi da seta.
I passeggeri del Gamba de Legn' furono soprattutto i pendolari, anche se durante la seconda guerra mondiale non furono pochi gli sfollati che tornavano a Milano durante il giorno per il lavoro, tant'è che vennero recuperati tutti i carri merci disponibili per trasportare le persone e, nonostante questo, molto spesso di doveva viaggiare sul tetto delle vetture.
La motrice con numero di servizio 111 viene costruita nel 1912 per la Società anonima Ferrovie del Ticino (S.F.T.) e sarà impiegata per la tranvia Milano-Pavia fino al 1936, anno in cui la tratta sarà soppressa a favore autoservizi. Da questo momento presterà servizio per la MMC (Milano Magenta Castano Primo).
Negli anni immediatamente prima della guerra, il servizio era gestito dalla Società del Tramway MMC e venivano effettuate cinque corse al giorno, nel 1950 le corse erano salite a 6 per Magenta e Càstano e 5 ulteriori solo per Magenta, l'ultima delle quali alle 0.40, dopo l'orario di chiusura di cinema e teatri. Nel 1954 le corse furono ridotte a 5 per Magenta, solo nelle ore di punta, con il servizio sostitutivo di autobus e con la chiusura del ramo per Càstano avvenuta nel 1952. Il destino del tram a vapore era segnato: gli abitanti delle zone attraversate dal Gamba de Legn' si opposero all'elettrificazione della linea, il servizio fu limitato a Corbetta, poi a Vittuone e, il 30 agosto 1957 soppresso completamente per essere sostituito da autobus articolati.
Tra i tanti meriti riconosciuti dai milanesi alle vecchie vaporiere Gamba de Legn, va ricordato in particolare la regolarità del servizio anche durante i bombardamenti con il compito sfollare la cittadinanza anche in mancanza di corrente elettrica. Sempre durante i bombardamenti del 1943, le piccole macchine a vapore furono anche incaricate di recuperare per le strade della città le vetture tranviarie che non erano in grado di rientrare ai depositi con i propri mezzi, vuoi per l'interruzione delle linee di contatto, vuoi per i danni subiti.
definizione
locomotiva couillet
misure
altezza: 3,3 m; larghezza: 2,25 m; profondità: 5,2 m; peso: 14,185 t
materiali
acciaio; ghisa
acquisizione
Azienda Trasporti Milanesi (1954)
iscrizioni
111 (sigla)
Les Ateliers Metallurgiques N°1683 Belgique 1912 (sigla)
Les Ateliers Metallurgiques N°1683 Belgique 1912 (sigla)
settore
Trasporti ferroviari
tipologia
locomotiva
scheda ICCD
PST