Carrozza da parata, scoperta estiva, per le grandi occasioni e i corsi cittadini.
Ruote: 4 ferrate, 2 posteriori più grandi
Tiro: a pariglia o multipli
Guida: dalla cassetta
Molleggio: da 2 balestre a "C" anteriori partono due cinghioni che, passando sotto la cassa, si agganciano a due argani regolabili
Sterzo: contrapposto molto legno e ferro
Carrabile: 2 fleche in legno collegano le due assali dal palchetto allo sterzo dove rimane dall'antico un trave verticale
Cassa: 2 posti importanti,con bauletto sottosedile, due sedili anteriori da valletti, il tutto imbottito, predellini d'accesso in ferro fissati alle fiche
Palchetto (posteriore): in piedi solo pedana di legno sagomato
Cassetta: accorpata alla cassa di continuo ai 2 sedili anteriori, ringhiere in ferro sia alla cassetta che ai sedili
Colori: terra, verde, grigio e avorio ripetuti; resta un segno di monogramma sui laterali anteriori con corona nobiliare

Si tratta senz'altro del pezzo più importante della collezione di questo Museo: sia per l'epoca che per le caratteristiche estetiche e tecnologiche.
Il passo del carro è ancora breve ma già le esigenze sociali impongono eleganza e comodità. Si notino i predellini di accesso in tre elementi ed il tensore, posteriore in cuoio, per ammortizzare gli spostamenti troppo bruschi della cassa. Esiste il timone originale.
Antenata della "calanca" o "calenche".

Belloni Luigi, La carrozza nella storia della locomozione, Milano, 1901

Walrond S., Looking at carriages

Tarr L., Chars, charettes et charrois