Geloso G175
1954 ca. - 1956 ca.
inventario
D-1159
autori
Geloso S.p.a.
(progettista/ costruttore)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Radioricevitore da tavolo a sviluppo orizzontale in bachelite e radica
La parete frontale comprende un pannello in plastica avorio sul quale sono inserite una griglia in tessuto a protezione dell'altoparlante magnetodinamico SP200 e la scala di sintonia con i relativi comandi.
La scala di sintonia è suddivisa in tre fasce per onde medie (180-575m), onde corte (43-130m), onde cortissime (15-45m) con anche indicazioni dei nomi delle città trasmittenti, italiane ed estere.
Sotto alla scala si trovano quattro manopole per l'accensione e la regolazione dei toni, la regolazione del volume, la scelta delle gamme d'onda, la sintonia.
Sul retro si ha un pannello in legno e tessuto. E' presente una presa fono. Sul pannello è appeso un cartoncino con indicato il modello e il numero di serie.
All'interno si ha un circuito supereterodina a 4 valvole con raddrizzatore ad ossido.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Questo modello era venduto all'epoca a Lire 35.900.
La parete frontale comprende un pannello in plastica avorio sul quale sono inserite una griglia in tessuto a protezione dell'altoparlante magnetodinamico SP200 e la scala di sintonia con i relativi comandi.
La scala di sintonia è suddivisa in tre fasce per onde medie (180-575m), onde corte (43-130m), onde cortissime (15-45m) con anche indicazioni dei nomi delle città trasmittenti, italiane ed estere.
Sotto alla scala si trovano quattro manopole per l'accensione e la regolazione dei toni, la regolazione del volume, la scelta delle gamme d'onda, la sintonia.
Sul retro si ha un pannello in legno e tessuto. E' presente una presa fono. Sul pannello è appeso un cartoncino con indicato il modello e il numero di serie.
All'interno si ha un circuito supereterodina a 4 valvole con raddrizzatore ad ossido.
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Questo modello era venduto all'epoca a Lire 35.900.
definizione
radioricevitore a valvole, da tavolo
misure
altezza: 32 cm ca.; larghezza: 54 cm ca.; lunghezza: 22 cm ca.
materiali
legno; metallo; vetro
acquisizione
Pria, Carlo (2009)
iscrizioni
APPARECCHIO
GELOSO
G.175
N° 191946 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ A-M, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, I
Bollettino Tecnico, Modelli G174 - 175 - 176 Ricezione in qualsiasi località, in Bollettino Tecnico Geloso, Milano, Geloso, 1932-1972, n. 58, primavera 1954
Radiomuseum, Geloso G175, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976
Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
Catalogo Antique, Per chi acquista e per chi vende/ A-M, in Catalogo Antique Radio, a cura di Antique Radio Magazine, Mosè Edizioni, 2006, I
Bollettino Tecnico, Modelli G174 - 175 - 176 Ricezione in qualsiasi località, in Bollettino Tecnico Geloso, Milano, Geloso, 1932-1972, n. 58, primavera 1954
Radiomuseum, Geloso G175, in Radiomuseum, Radiomuseum.org, 2009
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST