Mivar T45 24"
1970 ca. - 1980 ca.
inventario
IGB-15019
autori
Mivar
(progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Televisore con mobile in legno verniciato in poliestere. Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio da 24 pollici, autoprotetto.
A destro dello schermo, in colonna, si trovano una griglia che protegge l'altoparlante interno, 7 tasti per i canali preselezionati, 3 manopole per la regolazione del volume, della luminosità e per l'accensione.
Il retro, in plastica nera è forato per l'aerazione. Sul retro si trovano le viti per la regolazione dell'ampiezza verticale, della frequenza verticale e orizzontale, della linearità verticale e superiore. Inoltre si hanno due connettori per antenne UHF e VHF.
Da sotto fuoriesce il cavo di alimentazione per la connessione alla rete elettrica.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si trovano più televisori in una casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
A destro dello schermo, in colonna, si trovano una griglia che protegge l'altoparlante interno, 7 tasti per i canali preselezionati, 3 manopole per la regolazione del volume, della luminosità e per l'accensione.
Il retro, in plastica nera è forato per l'aerazione. Sul retro si trovano le viti per la regolazione dell'ampiezza verticale, della frequenza verticale e orizzontale, della linearità verticale e superiore. Inoltre si hanno due connettori per antenne UHF e VHF.
Da sotto fuoriesce il cavo di alimentazione per la connessione alla rete elettrica.
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939.
La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale.
Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto.
Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata.
I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere.
Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori.
Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica.
Nel corso degli anni '70 la televisione diviene una componente della vita quotidiana. Negli anni '80 si trovano più televisori in una casa: uno importante in sala ed altri portatili per le altre stanze.
definizione
televisore CRT, bianco e nero, da tavolo, 24 pollici
misure
altezza: 50,5 cm ca.; larghezza: 68,5 cm ca.; lunghezza: 39,5 cm ca.
materiali
vetro; metallo; materiale plastico; legno
iscrizioni
TELEVISORE 24" T45
RADIO VAR s.a.s. MILANO (commerciale/ documentaria)
mostre
Vedere Lontano. La televisione dalla trasmissione meccanica al digitale
Milano, Triennale di Milano, 2010/05/03
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955
tipologia
televisore
scheda ICCD
PST