Parte scrivente dell' ergografo di Angelo Mosso
1880 post - 1933 ante
inventario
IGB-13163
autori
Angelo, Mosso
(inventore / costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
la parte scrivente dell'ergografo di Angelo Mosso è costituita da un sistema a carrucola, in cui la corda ha ad una estremità un peso mentre all'altra un anello,8 e un pennino registratore (chimografo).
parte scrivente dell'ergografo inventato da Angelo Mosso per lo studio della fatica. Strumento voluto dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Intorno al 1880, presso l'Istituto di Fisiologia dell'Università di Torino diretto da Angelo Mosso, vennero perfezionati e applicati strumenti e tecniche per la registrazione grafica di polso, respiro, temperatura del cervello, pressione sanguigna, e via dicendo, per lo studio delle concomitanti fisiologiche dei processi emotivi. Grazie a questi studi si cercava di affrancare la psicologia sia dalla filosofia che dalla fisiologia. Angelo Mosso, studente di quel Carl Ludwig che introdusse in fisiologia gli strumenti registratori, mise a punto diversi strumenti, tra i quali l'ergografo, da utilizzare per i suoi studi nell'ambito della fisiologia del sistema nervoso e muscolare, concepite per verificare che nelle fasi più intense delle funzioni psichiche corrisponderebbe nel cervello un maggiore sviluppo di energie fisiche e calore. L'analisi ergografica, che aveva come scopo l'isolamento del lavoro di un singolo muscolo, venne perciò usata per lo studio sull'ambiguità della "fatica", la quale, sottoposta a una misurazione rigorosa, rivelava la sua natura di fenomeno "personale", soggetto a variabili di origine sia fisica che psicologica. Nel periodo successivo vennero sviluppati modelli più sofisticati da Mariano Luigi Patrizi, allievo di Mosso, Zaccaria Treves ed Emil Du Bois-Reymond.
parte scrivente dell'ergografo inventato da Angelo Mosso per lo studio della fatica. Strumento voluto dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Intorno al 1880, presso l'Istituto di Fisiologia dell'Università di Torino diretto da Angelo Mosso, vennero perfezionati e applicati strumenti e tecniche per la registrazione grafica di polso, respiro, temperatura del cervello, pressione sanguigna, e via dicendo, per lo studio delle concomitanti fisiologiche dei processi emotivi. Grazie a questi studi si cercava di affrancare la psicologia sia dalla filosofia che dalla fisiologia. Angelo Mosso, studente di quel Carl Ludwig che introdusse in fisiologia gli strumenti registratori, mise a punto diversi strumenti, tra i quali l'ergografo, da utilizzare per i suoi studi nell'ambito della fisiologia del sistema nervoso e muscolare, concepite per verificare che nelle fasi più intense delle funzioni psichiche corrisponderebbe nel cervello un maggiore sviluppo di energie fisiche e calore. L'analisi ergografica, che aveva come scopo l'isolamento del lavoro di un singolo muscolo, venne perciò usata per lo studio sull'ambiguità della "fatica", la quale, sottoposta a una misurazione rigorosa, rivelava la sua natura di fenomeno "personale", soggetto a variabili di origine sia fisica che psicologica. Nel periodo successivo vennero sviluppati modelli più sofisticati da Mariano Luigi Patrizi, allievo di Mosso, Zaccaria Treves ed Emil Du Bois-Reymond.
definizione
replica di ergografo, parte scrivente
misure
altezza: 13,5 cm ca.; larghezza: 15,3 cm ca.; lunghezza: 34 cm ca.
materiali
ottone; corda; cuoio; ferro (lega ferrosa)
acquisizione
C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (2009)
settore
Strumentazione tecnico scientifica
tipologia
replica
scheda ICCD
PST