Replica di velivolo Bleriot XI
1966 ante
inventario
IGB-7555
autori
manifattura italiana
collocazione
A1/ Sala 1
descrizione
Monoplano con due ali singole in tela gommata sostenuta da due longheroni a sezione rettangolare in frassino e da centine in pioppo. La fusoliera è costituita da un'unica trave portante a traliccio, formata da correnti in legno e da tiranti in filo d'acciaio. Il castello del motore e il carrello sono sistemati nella parte frontale della fusoliera per mezzo di una struttura in legno e metallo, costituita da tiranti e da due montanti in tubo d'acciaio, ammortizzata mediante molle. Le ali sono fissate ai correnti superiori della fusoliera e sono controventate con tiranti disposti a ventaglio; l'abitacolo di pilotaggio è collocato nella fusoliera, in corrispondenza dell'attacco delle ali. La fusoliera, infine, è rivestita anteriormente di tela fino all'abitacolo. L'impennaggio è costituito da un piano verticale fisso e da due piani di coda formati da un unico piano orizzontale a profilo portante, applicato alla parte inferiore della fusoliera. L'aeroplano è equipaggiato con un motore Gnome da 50 cavalli.
L'aeroplano presente al Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" rappresenta un replica del celebre monoplano Bleriot XI, uno degli aeroplani più rappresentativi dell'era pionieristica dell'aviazione. Questo aeroplano infiammò gli entusiasmi del grande pubblico quando nel 1909 permise al suo costruttore e pilota, Louis Bleriot, di essere il primo uomo ad attraversare lo Stretto della Manica a bordo di una macchina "più pesante dell'aria". L'eco del successo fu tale che gli aerei di Bleriot contribuirono non poco a generalizzare l'adozione della soluzione monoplana con ala traente, con la sistemazione del motore e del serbatoio del carburante nella parte anteriore del velivolo, contro la diffusa impostazione a spinta, con motore a poppa. A questo velivolo spetta inoltre la prima partecipazione di un aeroplano ad azioni belliche: tra il 1911 e il 1912 infatti il capitano italiano Carlo Piazza compì svariate incursioni aeree durante la campagna libica a bordo di un Bleriot XI.
L'aeroplano presente al Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" rappresenta un replica del celebre monoplano Bleriot XI, uno degli aeroplani più rappresentativi dell'era pionieristica dell'aviazione. Questo aeroplano infiammò gli entusiasmi del grande pubblico quando nel 1909 permise al suo costruttore e pilota, Louis Bleriot, di essere il primo uomo ad attraversare lo Stretto della Manica a bordo di una macchina "più pesante dell'aria". L'eco del successo fu tale che gli aerei di Bleriot contribuirono non poco a generalizzare l'adozione della soluzione monoplana con ala traente, con la sistemazione del motore e del serbatoio del carburante nella parte anteriore del velivolo, contro la diffusa impostazione a spinta, con motore a poppa. A questo velivolo spetta inoltre la prima partecipazione di un aeroplano ad azioni belliche: tra il 1911 e il 1912 infatti il capitano italiano Carlo Piazza compì svariate incursioni aeree durante la campagna libica a bordo di un Bleriot XI.
definizione
replica di aeroplano
misure
larghezza: 1030 cm; lunghezza: 840 cm; peso: 587 kg; velocità: 85 km/h massima
materiali
metallo; legno; tela
acquisizione
Comune di Milano (1966)
settore
Aeronautica
bibliografia
Batchelor J./ Lowe M. V., Enciclopedia del volo : dal 1848 al 1939, Milano, White Star, 2006
Angelucci E./ Matricardi P., Guida pratica agli aeroplani di tutto il mondo, Milano, Mondadori, 1975-1982, 8
Angelucci E./ Matricardi P., Guida pratica agli aeroplani di tutto il mondo, Milano, Mondadori, 1975-1982, 8
tipologia
replica
scheda ICCD
PST