Barometro di Torricelli
1932 - 1933
inventario
IGB-2000
autori
manifattura
collocazione
deposito
descrizione
Lo strumento è costituido da una base verticale in legno con sostegno per la vaschetta, su cui sono fissati due tubi in vetro aperti da un solo lato, uno terminante in un bulbo, che si immergono in una vaschetta di vetro contenente mercurio.
Replica del modello interpretativo, conservato all'Istituto e Museo di Storia della Scienza, costruito a partire da un disegno che Torricelli allegò ad una lettera indirizzata a Michelangelo Ricci, in data 11 giugno 1644, in cui esponeva l'esperimento e i risultati ottenuti. Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Il modello deriva da quello dell'esperimento torricelliano, chiamato dell'argento vivo, del 1644, con cui Torricelli dimostrò l'esistenza della pressione atmosferica, confutando le idee tradizionali riguardo la mancanza di peso dell'aria e gli insegnamenti di Aristotele che negavano l'esistenza del vuoto.
Torricelli utilizzò un singolo tubo chiuso ad una estremità, riempito con mercurio. Tenendo l'estremità aperta serrata con un dito, rovesciò il tubo inserendolo in una vaschetta riempita anch'essa di mercurio. Una volta liberata l'estremità, osservò che il tubo non si svuotava completamente del mercurio ma che scendeva di livello fino ad una altezza di 70 cm circa. Torricelli teorizzò che la resistenza alla discesa della colonna di mercurio fosse dovuta al peso, e quindi alla forza, esercitata dall'aria sulla superficie di mercurio nella bacinella. Ipotizzò inoltre che dopo la discesa di mercurio, nel tubo vi fosse il vuoto.
Replica del modello interpretativo, conservato all'Istituto e Museo di Storia della Scienza, costruito a partire da un disegno che Torricelli allegò ad una lettera indirizzata a Michelangelo Ricci, in data 11 giugno 1644, in cui esponeva l'esperimento e i risultati ottenuti. Questa copia fu fatta realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Il modello deriva da quello dell'esperimento torricelliano, chiamato dell'argento vivo, del 1644, con cui Torricelli dimostrò l'esistenza della pressione atmosferica, confutando le idee tradizionali riguardo la mancanza di peso dell'aria e gli insegnamenti di Aristotele che negavano l'esistenza del vuoto.
Torricelli utilizzò un singolo tubo chiuso ad una estremità, riempito con mercurio. Tenendo l'estremità aperta serrata con un dito, rovesciò il tubo inserendolo in una vaschetta riempita anch'essa di mercurio. Una volta liberata l'estremità, osservò che il tubo non si svuotava completamente del mercurio ma che scendeva di livello fino ad una altezza di 70 cm circa. Torricelli teorizzò che la resistenza alla discesa della colonna di mercurio fosse dovuta al peso, e quindi alla forza, esercitata dall'aria sulla superficie di mercurio nella bacinella. Ipotizzò inoltre che dopo la discesa di mercurio, nel tubo vi fosse il vuoto.
definizione
replica di barometro a vaschetta di Torricelli
misure
altezza: 96,5 cm; larghezza: 9,7 cm; profondità: 10,5 cm
materiali
vetro; legno; mercurio; metallo
acquisizione
C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1953)
settore
Strumentazione tecnico scientifica
bibliografia
Catalogo del Museo Galileo di Firenze
Enciclopedia Treccani, Torricelli Evangelista
Enciclopedia Treccani, Torricelli Evangelista
tipologia
replica
scheda ICCD
PST