ancora a marre fisse
1938 post
inventario
IGB-7014
autori
produzione italiana
collocazione
A0/ Sala 1
descrizione
Ancora di tipo Ammiragliato, a marre fisse e ceppo mobile. Il fuso, a sezione circolare, presenta all'estremità superiore un maniglione imperniato per il collegamento alla catena. In un foro praticato sul collo del fuso è infilato il ceppo mobile, costituito da un'asta con un'estremità ricurva. Il ceppo è tenuto fermo, da una parte da un dente, situato a metà circa della lunghezza, che ne blocca lo scorrimento nel foro e, dall'altra, da una chiavetta. Il fuso presenta un ingrossamento nell'estremità inferiore, chiamato diamante, dal quale partono, in direzione normale rispetto al ceppo, le due marre dotate di patte lanceolari.
L'ancora è l'organo utilizzato per dare un solido attracco agli ormeggi di un galleggiante, che sia una barca o una nave, e la cui grandezza è direttamente proporzionale alle dimensioni del galleggiante stesso. Generalmente dotata di due bracci chiamati marre, l'ancora viene trascinata in modo da far presa sul fondo e tenere così ferma la nave contro l'azione del vento e delle correnti. La tipologia di ancore con ceppo ha una lunga storia che affonda le proprie radici nell'antichità classica, sopravvivendo fino ad oggi, sostanzialmente invariata nelle sue parti fondamentali; il ceppo ha la funzione di favorire la presa del fondo da parte di un marra, disponendosi orizzontalmente rispetto al fondale. Sostituendo l'antico ceppo fisso in legno delle ancore comuni con uno in metallo, queste ancore ebbero una grandissima diffusione a seguito della scelta dell'Ammiragliato britannico di adottarle per la propria flotta militare. L'introduzione del ceppo mobile dava la possibilità di diminuire l'ingombro a bordo, sfilandolo e distendendolo lungo il fuso. Durante il periodo fascista, a seguito della scoperta dell'ancora romana del Lago di Nemi, molto simile alle ancore di tipo Ammiragliato, venne rivendicata l'origine romana di questa tipologia di ancora; nel 1938 il Ministero della Marina diramò l'ordine di rinominare questo tipo di ancora come "ancora romana".
L'ancora è l'organo utilizzato per dare un solido attracco agli ormeggi di un galleggiante, che sia una barca o una nave, e la cui grandezza è direttamente proporzionale alle dimensioni del galleggiante stesso. Generalmente dotata di due bracci chiamati marre, l'ancora viene trascinata in modo da far presa sul fondo e tenere così ferma la nave contro l'azione del vento e delle correnti. La tipologia di ancore con ceppo ha una lunga storia che affonda le proprie radici nell'antichità classica, sopravvivendo fino ad oggi, sostanzialmente invariata nelle sue parti fondamentali; il ceppo ha la funzione di favorire la presa del fondo da parte di un marra, disponendosi orizzontalmente rispetto al fondale. Sostituendo l'antico ceppo fisso in legno delle ancore comuni con uno in metallo, queste ancore ebbero una grandissima diffusione a seguito della scelta dell'Ammiragliato britannico di adottarle per la propria flotta militare. L'introduzione del ceppo mobile dava la possibilità di diminuire l'ingombro a bordo, sfilandolo e distendendolo lungo il fuso. Durante il periodo fascista, a seguito della scoperta dell'ancora romana del Lago di Nemi, molto simile alle ancore di tipo Ammiragliato, venne rivendicata l'origine romana di questa tipologia di ancora; nel 1938 il Ministero della Marina diramò l'ordine di rinominare questo tipo di ancora come "ancora romana".
definizione
ancora tipo Ammiragliato
materiali
acciaio
acquisizione
Argo Carpentieri (1966)
iscrizioni
ANCORA TIPO ROMANO 300 KG ACCIAIO FUSO (documentaria)
settore
Navale
bibliografia
Malfatti V., Ancore e catene, Roma, Forzani, 1899
Imperato F./ Imperato E., Arte navale, Milano, Hoepli, 1961, 2
Mannella G., Elementi di tecnica navale, Milano, Mursia, 1976
Avilia F., La storia delle ancore, Formello, IRECO, 2007
Imperato F./ Imperato E., Arte navale, Milano, Hoepli, 1961, 2
Mannella G., Elementi di tecnica navale, Milano, Mursia, 1976
Avilia F., La storia delle ancore, Formello, IRECO, 2007
tipologia
ancora
scheda ICCD
PST