apparecchio fotografico a cassetta, panoramico, a pellicola in rullo


1949 circa

inventario
IGB-9127
autori
manifattura (esecuzione)
collocazione
deposito
descrizione
Questo apparecchio fotografico, costruito in metallo e ricoperto in pelle, ha forma parallelepipeda con parete frontale concava.
Nella parete frontale è inserito un obiettivo girevole, a focale variabile, attorno ad un asse verticale. All'estremità superiore di questo asse è inserita una rotella orizzontale per la carica, a molla, della rotazione e un comando pneumatico che aziona la rotazione (scarica della molla di richiamo).
Per permettere la rotazione dell'obiettivo, la parte di camera oscura che lo collegal resto dell'apparecchio è in pelle marrone.
All'interno dell'obiettivo Vario Novar Anastigmat 1:4,5 f=75mm sono presenti un diaframma a iride (aperture da f/4,5 a f/22) e un otturatore centrale (velocità di scatto 1/25, 1/75, 1/200 di secondo) con posizioni regolabili direttamente sull'obiettivo, mediante ghiere e levette.
Sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore, è anche presente un foro per l'inserzione di un comando di scatto a distanza (mancante).
Premendo un pulsante di sblocco posto lateralmente è possibile aprire la cassetta e accedere all'interno dell'apparecchio.
All'interno, il porta pellicola in rullo (per formati 6x18cm) veniva alloggiato in un apposto vano posto in un lato e la pellicola si disponeva lungo un telaio curvo in metallo disposto longitudinalmente.
Sulla custodia esterna, superiormente e in corrispondenza del rullo interno, è presente un dispositivo per l'avanzamento e il riavvolgimento della pellicola, inferiormente è inserito un comando di blocco per il dispositivo di rotazione dell'obiettivo.
Sopra alla pellicola si inseriva una protezione nera in materiale plastico di forma semicircolare.
Sulla parete posteriore, opposta all'obiettivo, si trova una finestrella circolare in vetro rosso, coperta da uno sportellino scorrevole in metallo, per la lettura del numero della posa direttamente sul retro della pellicola.

Gli apparecchi fotografici panoramici e gli obiettivi grandangolari sono sempre stati popolari tra i fotografi amatoriali e professionisti.
I primi apparecchi panoramici furono ideati nel 1845 da Frederic Martens utilizzando un apparecchio con una lastra dagherrotipica curva e un obiettivo girevole in senso orario che poteva coprire un angolo di 150°. Lo stesso meccanismo venne utilizzato da Moessard nel 1889 per il suo Cylindrographe.
La svolta nella produzione e diffusione di questo tipo di apparecchi avvenne grazie alla Eastman Kodak.
Il contributo della Eastman Kodak alla fotografia panoramica non fu nell'introduzione di nuovi concetti ma nella semplificazione della tecnologia esistente.
L'apparecchio di Martens necessitava di un ingranaggio di orologio che permettesse una rotazione dell'obiettivo sufficientemente lenta per l'esposizione di una lastra dagherrotipica, L'apparecchio della Eastman utilizzava pellicole, molto più rapide del dagherrotipo, e per la rotazione era sufficiente il comando di una molla.
La realizzazione così semplificata permise anche costi di produzione inferiori ed aprì nuove possibilità di mercato. Nel 1902 la produzione venne ulteriormente semplificata, e i costi abbassati, sostituendo l'obiettivo Rapid Rectilinear con una più semplice lente a menisco.
Questa politica di costi bassi e semplicità d'uso contribuì al successo di questo tipo di apparecchi fotografici.
definizione
apparecchio fotografico a cassetta, panoramico, a pellicola in rullo
misure
altezza: 11,5 cm; larghezza: 20 cm; lunghezza: 10 cm
materiali
metallo; pelle; vetro
acquisizione
Comelli, Antonio (1991)
iscrizioni
Novar Anastigmat 1:4,5 f=75mm VARIO (documentaria)
settore
Fotocinematografia
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST