Ingranditore Durst U70
1947 - 1967
inventario
IGB-8969
collocazione
deposito
descrizione
Questo dispositivo è costituito da un corpo superiore, collegato mediante una colonna rigida ad una base in legno.
Una rotella, posta sulla colonna, permette la regolazione della distanza tra ingranditore vero e proprio e base, così da poter variare il fattore di ingrandimento (da 1,4 a 6,5 volte).
Il corpo superiore è apribile superiormente ed è costituito da un apparecchio illuminante, alimentato a corrente elettrica, con lente condensatrice estraibile frontalmente e un telaio porta negativi (lastre) posto tra lampada e lente, estraibile lateralmente.
Su retro, in corrispondenza della lampada, fuoriesce il cavo elettrico di alimentazione di rete.
Sotto a questa parte illuminante è inserito un doppio telaio porta negativi in metallo porta negativi (lastre o pellicole di formato 6,5x9cm) contenente due vetri trasparenti ed estraibile frontalmente dopo aver sbloccato le apposite leve laterali.
Nella parte inferiore di questo dispositivo è inserito l'obiettivo con un filtro rosso posizionabile a piacere davanti alla lente più esterna.
L'obiettivo Durst Componon 1:5,6 f=105cm, con diaframma a iride ed aperture da f/5,6 a f/45.
La messa a fuoco avviene ruotando tutto il cilindro che contiene l'obiettivo, ruotando l'apposito dispositivo posto sul fianco, che avvicina e allontana negativo e obiettivo.
Un'asta laterale con pomello in materiale plastico permette di orientare orizzontalmente tutto il dispositivo e centrare l'immagine proiettata.
Sulla base in legno fuoriesce un cavo di alimentazione di rete e lateralmente è presente un interrutore.
Con stampa si possono intendere due diversi procedimenti. Il primo è la stampa a contatto ottenuta mettendo il negativo a contatto con della carta fotografica, che viene impressionata esponendola alla luce. Il secondo prevede l'impiego dell'ingranditore tramite il quale l'immagine del negativo viene proiettata sulla carta sensibile. Se la stampa a contatto ha dimensioni uguali a quelle del negativo da cui deriva, con l'ingranditore si possono ottenere stampe di dimensioni molto maggiori rispetto al negativo, a seconda dell'obiettivo usato. L'uso dell'ingranditore si è reso necessario soprattutto con la nascita dei negativi di piccole dimensioni su vetro prima e su pellicola poi. Se con i primi apparecchi da studio o da terrazza era sufficiente ottenere stampe a contatto o al limite proiettare le immagini per visioni più grandi, con i negativi in medio e piccolo formato si è reso necessario l'uso di ingranditori per ottenere immagini di dimensioni superiori.
Una rotella, posta sulla colonna, permette la regolazione della distanza tra ingranditore vero e proprio e base, così da poter variare il fattore di ingrandimento (da 1,4 a 6,5 volte).
Il corpo superiore è apribile superiormente ed è costituito da un apparecchio illuminante, alimentato a corrente elettrica, con lente condensatrice estraibile frontalmente e un telaio porta negativi (lastre) posto tra lampada e lente, estraibile lateralmente.
Su retro, in corrispondenza della lampada, fuoriesce il cavo elettrico di alimentazione di rete.
Sotto a questa parte illuminante è inserito un doppio telaio porta negativi in metallo porta negativi (lastre o pellicole di formato 6,5x9cm) contenente due vetri trasparenti ed estraibile frontalmente dopo aver sbloccato le apposite leve laterali.
Nella parte inferiore di questo dispositivo è inserito l'obiettivo con un filtro rosso posizionabile a piacere davanti alla lente più esterna.
L'obiettivo Durst Componon 1:5,6 f=105cm, con diaframma a iride ed aperture da f/5,6 a f/45.
La messa a fuoco avviene ruotando tutto il cilindro che contiene l'obiettivo, ruotando l'apposito dispositivo posto sul fianco, che avvicina e allontana negativo e obiettivo.
Un'asta laterale con pomello in materiale plastico permette di orientare orizzontalmente tutto il dispositivo e centrare l'immagine proiettata.
Sulla base in legno fuoriesce un cavo di alimentazione di rete e lateralmente è presente un interrutore.
Con stampa si possono intendere due diversi procedimenti. Il primo è la stampa a contatto ottenuta mettendo il negativo a contatto con della carta fotografica, che viene impressionata esponendola alla luce. Il secondo prevede l'impiego dell'ingranditore tramite il quale l'immagine del negativo viene proiettata sulla carta sensibile. Se la stampa a contatto ha dimensioni uguali a quelle del negativo da cui deriva, con l'ingranditore si possono ottenere stampe di dimensioni molto maggiori rispetto al negativo, a seconda dell'obiettivo usato. L'uso dell'ingranditore si è reso necessario soprattutto con la nascita dei negativi di piccole dimensioni su vetro prima e su pellicola poi. Se con i primi apparecchi da studio o da terrazza era sufficiente ottenere stampe a contatto o al limite proiettare le immagini per visioni più grandi, con i negativi in medio e piccolo formato si è reso necessario l'uso di ingranditori per ottenere immagini di dimensioni superiori.
definizione
ingranditore fotografico con messa a fuoco manuale
misure
altezza: 106 cm; larghezza: 60 cm; lunghezza: 55 cm
materiali
metallo; vetro; legno
acquisizione
Publifoto Notizie S.n.c. (1989)
iscrizioni
A. 61365 S. 526 6095571 O.
DURST U70
65X90 mm 2 1/4x3 1/4 Inch
FACT MIN. 1.4 - 1.5 lin.
FACT MAX. 6.5 - 6.9 lin.
OPAL 60 - 100 W.
FILTER 12 X 12 cm.
DURST S.A. BOLZANO - BOZEN (documentaria)
Duomat Color (documentaria)
Durst Componon 1:5,6 / 105 6095571 (documentaria)
max. LINEAR ENLARG. FACT. min. (documentaria)
MUSEO 8969 SCIENZA (documentaria)
Duomat Color (documentaria)
Durst Componon 1:5,6 / 105 6095571 (documentaria)
max. LINEAR ENLARG. FACT. min. (documentaria)
MUSEO 8969 SCIENZA (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Hedgecoe J., Fotografare : tecnica e arte, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1976
tipologia
ingranditore fotografico
scheda ICCD
PST