Rembrandt e i suoi modelli


1856

inventario
IGB-8476
identificazione
del soggetto
Rembrandt
autori
Mazza, Giuseppe (esecutore)
collocazione
deposito
descrizione
Dipinto a olio di medie dimensioni di Giuseppe Mazza, raffigurante un gruppo di popolani sotto un portico, osservati da Rembrandt, in piedi sulla sinistra e vestito di nero, con la cartella dei disegni.

Il dipinto è giunto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica con il lascito del 1976 di Paolina Farnesi, vedova di Aldo Mazza, di cui eseguiva la volontà di lasciare al museo un nucleo di opere proprie e del nonno Giuseppe Mazza, oltre che di altri artisti dell'ottocento lombardo, secondo un progetto accarezzato almeno dal 1958, dopo aver organizzato a Milano nel 1942 una mostra a loro dedicata, a cui prese parte anche quest'opera.
Il dipinto è firmato e datato 1856, anno in cui venne presentato all'annuale esposizione di Brera a Milano, dove fu notato da Giuseppe Rovani, che ne lodò l'accuratezza di composizione ed esecuzione, notando acutamente quanto l'opera fosse in bilico tra pittura di storia e di genere (Rovani 1856, snp). Il titolo completo con cui fu presentato -Rembrandt tra gli Ebrei di Amsterdam, che va in traccia di tipi e modelli per i suoi studi popolari- chiarisce che il soggetto si riferisce agli studi dal vero compiuti da Rembrandt nel ghetto ebraico di Amsterdam.
Commissionata dal marchese Cesare Cagnola, come il pendant Masaniello (inv. 8478), l'opera rimase nella collezione di famiglia fino al novecento, quando Guido Cagnola donò i due dipinti ad Aldo Mazza per formare una raccolta di opere dei Mazza, che sarebbe poi stata donata al museo.
Di dimensioni e caratteristiche uguali al suo pendant, l'opera ne condivide il cattivo stato di conservazione, offuscata dallo sporco, da cadute di colore e dall'ingiallimento delle vernici, che ne pregiudicano la lettura.
definizione
dipinto
misure
altezza: 94,5 cm; larghezza: 123 cm; altezza: 108 cm (cornice); larghezza: 135 cm (cornice); profondità: 5,5 cm (cornice)
materiali
tela (pittura a olio)
acquisizione
Farnesi Mazza, Paolina (1976/12/15)
iscrizioni
"G. Mazza 1856" (firma)
DONO DEL N. H. GUIDO CAGNOLA/ AL PITTORE ALDO MAZZA PER LA RACCOLTA (documentaria)
GIUSEPPE MAZZA (didascalica)
mostre
Esposizione annuale
Milano, Accademia di Brera, 1856

Opere di Giuseppe Mazza e Salvatore Mazza
Milano, Villa Reale, giugno 1942
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Opere di Giuseppe Mazza e Salvatore Mazza esposte nella Galleria d'arte moderna, Milano, Gilardoni-Chiesa-Gallazzi, 1942

Rovani G., Esposizione di Belle Arti nelle sale di Brera. III. Pittura storica, in Gazzetta Ufficiale di Milano, Milano, 1856, n. 224, 18 settembre 1856

Busca G., I disegni umoristici di Aldo Mazza al Museo di Milano, s.l., s.n., 2010

Sgarbozza I., Giuseppe Mazza, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Treccani, 2008, XLV

I Mazza 1817-1964. Arte, poesia, costume, storia di una famiglia, Gavirate, s.n., 2000

De Grada R. / Fiordimela C., Ottocento Novecento. Le collezioni d'arte del Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano, Garbagnate Milanese, Anthelios, 2000

I mazza. Giuseppe Mazza 1817-1884. Salvatore Mazza 1819-1886. Aldo Mazza, a cura di Mazza A., Milano, Alfieri e Lacroix, 1952

Nicodemi G., Manifestazioni d'arte alla Villa Reale. La mostra di Giuseppe e Salvatore Mazza, in "Milano", Milano, 1943, febbraio, LX, 63-66
tipologia
dipinto
scheda ICCD
OA
Codifica Iconclass
61 B2 (REMBRANDT) 22