Macchina da proiezione Microtecnica Micron XVII Arco Alfa ad alta intensità
Microtecnica
1955 circa
Proiettore cinematografico di grosse dimensioni. I meccanismi di funzionamento sono tutti interni all'apparecchio e non visibili dall'esterno. Il proiettore è inserito su una base in metallo e la sua posizione può essere inclinata avanti e indietro.
Il proiettore è diviso in due parti: il dispositivo illuminante posteriore e l'apparto di proiezione anteriore.
Il primo è cosituito da una lampada a carboni ramati con camino, di cui rimangono lo specchio concavo e i dispositivi di supporto.La lampada è visibile aprendo la parete laterale, vincolata nella parte alta. Sotto allo sportello si hanno due amperometri (letture da 0 a 5 A e da 0 a 60A), un'interruttore, un reostato per la variazione dell'eccitazione della lampada, tre alloggi per fusibili, un interruttore a manovella. Anche il retro è apribile e contiene il motore, i comandi di regolazione della lampada e in particolar modo delle manopole per la variazione delle distanze tra le parti costituenti. Mediante una leva esterna è possibile comandare due diaframmi inmetallo posti all'inizio e alla fine del dispositivo luminoso.
La parte anteriore del proiettroe, collegata con quella posteriore, è costituita da una lente condensatrice, un porta obiettivo (l'ottica è mancante), una guida per la pellicola con finestrella in corrispondenza del fotogramma da proiettare. Accanto si ha un contenitore in metallo all'interno del quale si ha il motore monofase collegato ai dispositivi di trascinamento della pellicola mediante cinghie. Sul lato di questo contenitore dalla parte dell'obiettivo si hanno i rochhetti dentati e non per l'avenzamento della pellicola e i dispositivi tendi pellicola. Due bracci ripiegabili fungono da porta bobine, nella parte anteriore.
IGB-15474