Tondor


1940 ca.

inventario
IGB-5911
autori
manifattura (esecuzione)
collocazione
deposito
descrizione
Questo apparecchio fotografico è costituito prevalentemente in legno con soffietto a cono in tela ricoperta in pelle bordeaux.
L'apparecchio veniva trasportato, mediante una maniglia in cuoio posta superiormente, ripiegato per minor ingombro e per proteggere il soffietto.
Una volta sbloccato il fermo metallico che lo tiene ripiegato ed aperto lo sportello in legno, è possibile posizionare il porta obiettivo in verticale e il soffietto può scorrere sulle cremagliere in metallo poste all'interno dello sportello stesso. L'interno dello sportello è costituito da due parti scorrevoli una sull'altra.
Il portaobiettivo è mantenuto in posizione da un telaio in legno ed è basculante. E' mancante il supporto in legno portaobiettivo con relativo obiettivo.
Posteriormente veniva inserito il porta lastre e attraverso due rotelle poste lateralmente sullo sportello era possibile variarne la distanza rispetto all'obiettivo permettendo la messa a fuoco.
Anche il porta lastre è basculante.
Nel porta lastre è attualmente inserito un vetro smerigliato che veniva utilizzato per l'inquadratura e la messa fuoco.
Il vetro è protetto da uno sportello estraibile in legno con profili in ottone.
Il vetro (e quindi le lastre) ha dimensioni 30x30cm. Sul vetro sono tracciati altri formati possibili, sia quadrati che rettangolari (24x30cm, 24x24cm, 20x27cm, 20x24cm).
Il soffietto è a sezione quadrata e si restringe andando dal porta lastre verso il porta obiettivo.
Sotto allo sportello apribile è inserito un foro filettato per il posizionamento su un cavalletto.

Gli apparecchi fotografici da studio sono stati i primi nati tra questa tipologia di dispositivi ma sono rimasti sostanzialmente uguali nel tempo, almeno fino all'avvento del digitale.
Erano dispositivi pesanti ed ingombranti, che richiedevano capacità tecniche notevoli sia per la preparazione delle lastre fotografiche che per la preparazione dello scatto (inquadratura, messa a fuoco, scelta dei tempi dell'otturatore e dell'apertura del diaframma quando disponibili) in poco tempo e per questo erano usate soprattutto in studio e da fotografi professionisti.
L'introduzione del soffietto in tela o pelle fu comunque già un miglioramento, per quel che riguarda le possibilità di messa fuoco, rispetto ai primi apparecchi costituiti da diverse scatole che si inserivano una nell'altra.
definizione
apparecchio fotografico da studio, a soffietto, con messa a fuoco a doppia cremagliera
misure
altezza: 38 cm ca.; larghezza: 39 cm ca.; lunghezza: 40 cm ca.; peso: 3 kg ca.; lunghezza: 8 cm (apparecchio chiuso); lunghezza: 68 cm (apparecchio aperto)
materiali
legno; tela; metallo; vetro; pelle; cuoio
acquisizione
Ganzini (1961)
iscrizioni
MUSEO SCIENZA 5911 MILANO (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004

White R., Discovering Old Cameras 1839 - 1939, Princes Risborough, UK, Shire Publications Ltd., 2001
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST