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18 risultati per Officine Radiotelegrafiche Marconi
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  • Telecomunicazioni(18)
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  • Officine Radiotelegrafiche Marconi(18)
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  • Marina Militare, Arsenale La Spezia(2)
  • Round, Henry Joseph(1)
  • Ruhmkorff, Heinrich(1)
Provenienza
  • Società Italiana Radiomarittima(4)
  • Civico Museo Navale Didattico-Comune di Milano(3)
  • C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche(2)
  • Civico Museo Navale Didattico di Milano(2)
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ondametro di Townsend

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1915 post - 1925 ca. L'ondametro di Townsend costruito dalle Officine Marconi di Genova composto da una scatola in legno con la parte superiore in (bachelite?) ebanite. Il lato frontale può essere aperto per ispezione circuiti. Sul lato posteriore è presente una tasca in celluloide con le tabelle di letture delle lunghezze d'onda in corrispondenza delle diverse posizioni della manopola di regolazione della bobina. Sul piano superiore sono presenti: una manopola con scala graduata (aziona la bobina variabile), due manopole/swich, due serrafili e una sede per lampada al neon (segnalatore). IGB-9896

bobina di accordo per stazione radiotelegrafica Marconi

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1900 - 1915 È una scatola in legno contenente una bobina d'accordo in rame. Alla sommità sono presenti 6 serrafili in ottone. Alla base della scatola si trovano due staffe per il fissaggio del dispositivo ad una base di appoggio. CMND-2540

The Wireless Direction Finder - Marconi Bellini Tosi System

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1915 - 1918 E' formato da una cassetta in legno composta da un basamento inclinato con frontale in ebanite e una parte verticale completamente in legno. Sul frontale inclinato in ebanite sono presenti: un condensatore di fase cilindrico; una manopola recante un indicatore che ruota su una scala graduata da 0° a 360°. Sulla parte bassa del lato frontale sono presenti: un potenziometro, un interruttore e un selettore con spina in ottone. CMND-2546

Bobina per accordo d'antenna

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1909-1912 circa Bobina per accordo d'antenna CMND-2547

rocchetto di induzione di Ruhmkorff

Ruhmkorff, Heinrich / Officine Radiotelegrafiche Marconi 1900 - 1910 E' un modello di rocchetto di induzione costruito dalla azienda Marconi. La tipologia è quella inventata a metà dell'Ottocento dall'elettromeccanico tedesco, costruttore di srumenti scientifici, Heinrich Ruhmkorff. Il rocchetto, formato da due avvolgimenti coassiali in rame (un primario di poche spire e un secondario di migliaia di spire) avvolti intorno a un nucleo di ferro dolce e racchiusi in un involucro di ebanite, è montato su di una base in legno con sostegni in ebanite. Sulla base in legno è presente anche lo spinterogeno a due sfere in ottone su sostegni in ebanite, l'interruttore elettromeccanico con lamina vibrante e l'interuttore/inversore per alimentare il dispositivo e per variare il senso della corrente nell'avvolgimento primario. D-18

Marconcina

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1914 - 1920 E' una scatola in legno contenente un rocchetto di induzione e un oscillatore a scarica per la generazione delle oscillazioni elettriche a radiofrequenza. All'esterno della scatola sono presenti diverse manopole e collegamenti per dispositivi esterni: sul lato superiore ci sono le prese di terra e d'antenna e un amperometro; sul lato destro sono presenti i cavi di collegamento per il tasto telegrafico; sul pannello frontale si trova una leva che si muove su di una scala graduata (mancante), inoltre la parte bassa del pannello frontale e apribile per consentire l'ispezione rapida dei circuiti interni e in particolare dello scaricatore. Vi sono, in fine, quattro zanche in metallo per fissare l'apparecchio al velivolo o alle postazioni da campo. D-23

ricevitore a cristallo di Marconi

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1905 - 1920 E' un ricevitore per Telegrafia Senza Fili (TSF) basato sulla doppia rivelazione a cristallo di Carborundum costruito dalle Officine Radiotelegrafiche Marconi di Genova. L'oggetto è composto da una scatola in legno con parte superiore in ebanite all'interno della quale vi sono condensatori e bobine d'induttanza per la sintonia. All'esterno della scatola (sul lato superiore) si trovano: i due cristalli con sedi intercambiabili, le manopole di regolazione dei condensatori e delle bobine e due potenziometri variabili, infine i serrafili per i collegamenti alla batteria e al telefono. Su due lati dell'oggetto si trovano altre manopole di regolazione. D-24

circuito sintonico per stazione radiotelegrafica Marconi

Marconi, Guglielmo / Officine Radiotelegrafiche Marconi 1909 - 1920 E' composto da una tavola in legno su cui sono fissati una doppia bobina accopiata (Jigger o trasfomatore ad alta frequenza) e una bottiglia di Leida (condensatore) in posizione orizzontale. Il castello in legno delle due bobine è costruito in modo che la bobina superiore possa scorre rispetto a quella inferiore in modo da poter fare variare il flusso magnetico concatenato. La bobina inferiore del Jigger è collegata in serie con il condensatore (per formare il circuito LC) mentre quella superiore, scorrevole, presenta alla sommità due serrafili per il collegamento all'antenna (o aereo) e alla terra. Completa lo strumento un castello in ebanite e legno con due serrafili per il collegamento del circuito al generatore di oscillazione (oscillatore e rocchetto). D-39

Ricevitore Marconi a carborundum e triodi

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1915 - 1920 E' un ricevitore per Telegrafia Senza Fili (TSF) o radiotelefonia basato sulla rivelazione a cristallo di Carborundum e con amplificazione del segnale con valvole (triodi). L'oggetto è composto da una scatola in legno con parte superiore in ebanite. Sul lato superiore della scatola si trovano: due cristalli con sedi intercambiabili, un condensatore a scorrimento e uno a rotazione, due reostati, diversi serrafili e interuttori in ottone e le due valvole alloggiate nelle loro sedi con attacco alla francese. D-76

Tuner Marconi

Marina Militare, Arsenale La Spezia 1907 - 1920 E' un dispositivo di accordo (o sintonia) a condensatore e induttanza variabili per radioricevitore. Costruito in Italia dalla Regia Marina nell'Arsenale di La Spezia o dalle Officine Marconi di Genova. E' composto da una cassetta in legno ed ebanite alla cui sommità si trova il condesantore variabile d'antenna e diversi fermacavi e interruttori. Sul lato frontale si trova la manopola per manovrare l'induttanza (bobina) variabile che si trova all'interno della scatola. D-77

The Wireless Direction Finder - Marconi Bellini Tosi System

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1910 - 1915 E' formato da una cassetta in legno ed ebanite. Sul lato superiore in ebanite sono presenti: una manopola di ebanite recante un indicatore che ruota su una scala graduata da 0° a 360°; una doppia coppia di serrafilo in ottone, una marcata con "45° - 225°", l'altra marcata "135°- 315°"; una coppia di serrafilo marcati "R" per il collegamento al ricevitore; uno scaricatore di sicurezza regolabile e due interruttori a baionetta. Sul lato frontale sono presenti due condensatori (o sintonizzatori) d'antenna; un condensatore a scorrimento ("Billi Condenser") e due interruttori a baionetta per la selezione delle lunghezze d'onda ("onda lunga"). Sul lato è presente uno sportellino in legno per l'ispezione del dispositivo a bobine. IGB-2232

ricevitore a cristallo di carborundum

Officine Radiotelegrafiche Marconi 1905 post - 1918 ante scatola in legno ed ebanite al di sopra della quale si trovano due sedi per i cristalli di carborundum, un condensatore variabile, un potenziometro variabile e infine i serrafili per i collegamenti alla batteria e la cuffia telefonica. Questo ricevitore era usato insieme al radiogoniometro Marconi Bellini Tosi n. inv. 2232 IGB-2233
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