Esposizioni universali

Molti musei tecnico-scientifici sono figli, in modo più o meno diretto, delle Grandi Esposizioni dell'Ottocento e del Novecento, nate tutte dalla Great Exhibition di Londra del 1851.
L‘abitudine di esporre al grande pubblico le novità e le pietre miliari della storia della scienza e dell'industria contribuisce a porre le basi di una vera e propria museologia in campo tecnico-scientifico. Istituzioni come il Science Museum di Londra, il Museum of Science and Industry di Chicago e l'Acquario di Milano, ad esempio, nascono come conseguenza diretta di altrettante Esposizioni Universali.
Questo percorso ci guida alla scoperta di 16 oggetti storici legati per diversi aspetti al mondo delle Esposizioni, che si articola in Universali, Internazionali, Nazionali e Specializzate. Alcuni di questi oggetti provengono dal Padiglione Italiano dell'Esposizione Universale di Chicago "A Century of Progress" del 1933 e costituiscono uno dei nuclei fondanti delle collezioni del Museo. Altri raccontano di nuovi materiali, tecnologie innovative, curiosità e cimeli che hanno trovato il loro momento di gloria o l'oblio in queste occasioni.

telecamera per ripresa televisiva elettronica, a valvole, bianco e nero, con tubo iconoscopio

Vecchiacchi, Francesco / Magneti Marelli 1938 - 1939 E' formata da un robusto carrello metallico corredato di tre ruote orientabili che sostiene l'involucro in metallo in cui è inserito il dispositivo e l'elettronica di ripresa televisiva (telecamera). La telecamera è sostenuta dal carrello grazie ad una colonna telescopica in acciaio. Sulla base del carrello è presente una presa per il collegamento elettrico (input/output) del dispositivo elettronico di ripresa. Tale collegamento (mancante) sale all'interno della colonna del carrello fino alla telecamera.La maniglia circolare posta alla fine del carrello serve a spingere e tirare la telecamera, mentre la leva sottostante ha il compito di direzionare due delle tre ruote del carrello. La maniglia più lunga posta sotto la telecamera serve a orientare l'apparato di ripresa e il suo obbiettivo verso la scena da riprendere. La maniglia più alta sul lato della telecamera serve a muovere le lenti e avariare le distanze focali all'interno della telecamera. L'altezza della colonna telescopica viene regolata elettricamente attraverso due interruttori a levetta posti all'estremità del carrello. Nella parte posteriore della telecamera è posto un visore (diretto) delle scene riprese; nella parte anteriore è presente l'alloggiamento metallico per l'obiettivo (mancante). All'interno della telecamera (ispezionabile tramite uno sportello con cerniere posto sul retro dell'apparecchio, sotto il visore) sono presenti gli elementi elettronici: tubo da ripresa tipo iconoscopio (mancante), circuiti e valvole di elaborazione (parzialmente mancanti). IGB-2240