Riproduzione della pila di Volta


1956

inventario
IGB-2104
autori
Pugliese, Giuseppe (costruttore) ; Volta, Alessandro (inventore)
collocazione
M2/ Telegrafo e Telefono
descrizione
Una serie di dischi di rame e zinco, separati da dischetti di stoffa (originariamente imbevuta di acido solforico) formano una pila (da qui il nome dell'apparecchio) bloccata all'interno di quattro bastoncini posti in verticale. I bastoncini, incerati, sono fissati in basso ad un basamento in legno massello e in alto sono legati tra loro da uno spago.

La maggiore tendenza a ossidarsi, cioè a perdere elettroni, dello zinco rispetto al rame, fa si che i dischetti di zinco, rispetto a quelli di rame, rilascino maggiormente ioni positivi (Zn++) nella soluzione acquosa di acido solforico di cui sono imbevuti i dischetti di stoffa; ciò porta i dischetti di zinco a consumarsi durante il funzionamento della pila e ai dischetti di rame di restare pressochè intatti. Il continuo passaggio di ioni metallici dai dischetti alla soluzione (come detto, maggiormente da quelli di zinco rispetto a quelli di rame) genera una differenza di potenziale tra dischetti metallici e soluzione, con potenziale negativo assunto dai dischetti metallici. Tra i due dischetti di rame e di zinco, il potenziale assoluto maggiore è assunto da quelli di zinco; ai capi della pila, il polo negativo diviene, quindi, il dischetto di zinco (catodo della pila), mentre il disco di rame è quello positivo (anodo della pila); questo dispositivo è un generatore di tensione.
La prima pila fu concepita e realizzata da Alessandro Volta nel 1799 che la presentò alla Royal Society di Londra nel marzo del 1800.
Nel 1899, a cento anni dall'invenzione della pila, Como dedica una grande esposizione ad Alessandro Volta. Nel 1927, centenario della morte, vengono organizzate fastose celebrazioni articolate nell'Esposizione delle industrie idroelettriche, quella internazionale di telefonia e telegrafia, quella nazionale serica, oltre a un congresso internazionale di fisici che raccoglie i grandi nomi dell'epoca. Il Tempio voltiano di Como, costruito per l'occasione, presenta la strumentazione scientifica utilizzata da Volta nelle sue sperimentazioni sull'elettricità, rappresentate per eccellenza dalla pila. La pila descritta in questa scheda, riproduce una delle pile a colonna del Tempio voltiano.
definizione
pila a colonna, di Volta
misure
altezza: 35 cm ca.; larghezza: 7 cm ca.; profondità: 7 cm ca.; peso: 2 kg ca.
materiali
legno; zinco; rame; stoffa; cera
acquisizione
Pugliese, Giuseppe (1956)
settore
Strumentazione tecnico scientifica
bibliografia
Volta Z., Cenni illustrativi delle tavole : dei : cimelii voltiani, in I cimelii di Volta, Como, Ostinelli di Bertolini Nani e C., 1899, pp. 15-31

Rovelli C., Apparecchi Voltiani : conservati nel R. Liceo Foscolo di Pavia, in I cimelii di Volta, Como, Ostinelli di Bertolini Nani e C., 1899, pp.33-37

Ferrini R., La collezione dei cimelii di Volta : presso il R. Istituto lombardo : di scienze e lettere, in I cimelii di Volta, Como, Ostinelli di Bertolini Nani e C., 1899, pp. 3-13

Molteni U. F., Alessandro Volta, Como e il Lario nel bicentenario dell'invenzione della pila : 1799-1999, Como, Università Terza Età "A. Volta", 1999

Strumenti Alessandro, Gli Strumenti di Alessandro Volta : Il Gabinetto dell'Università di Pavia, a cura di Università degli Studi di Pavia, Pavia, Ulrico Hoepli Editore, 2000
tipologia
pila
scheda ICCD
PST