pila Italiana, per stazione telegrafica Morse
1860 - 1900
inventario
IGB-2146-5
collocazione
M2/ Telegrafo e Telefono
descrizione
La pila è contenuta all'interno di un vaso cilindrico in vetro strozzato centralmente a formare due alloggiamenti comunicanti. Nell'alloggiamento superiore è presente una lamina di zinco cilindrica a cui è saldato, sul bordo alto, un filo di rame che fuoriesce dal vaso e termina con un reoforo; la lamina di zinco e, quindi, il filo e il reoforo ad esso collegati, costituiscono il polo negativo della pila. Il polo positivo è costituito da una lamella in rame posta sul fondo del vaso. Tale lamella è saldata a un conduttore, anch'esso di rame, isolato con guttaperca che risale il vaso nel suo centro, attraversando la strozzatura e uscendo dal vaso in altro, dove, non più isolato dalla guttaperca, termina con un reoforo. Nella parte bassa del vaso è presente del solfato di rame (da verificare!), mentre in alto trovava posto una soluzione acidulata (mancante).
La pila Italiana, in uso tra il 1860 e il 1940 alle Poste e Telegrafi Italiane, era una variante della pila Callaud, pila zinco-rame di tipo a solfato di rame, in uso, quest'ultima, alle poste francesi; mentre le poste tedesche e quelle americane, utilizzavano altre due varianti della pila Callaud, rispettivamente, la pila Meidinger e la pila americana.
Questa pila, come la Callaud, per il funzionamento, sfrutta la diversa densità e peso specifico dei componenti e, per questo, non ha bisogno del classico vaso poroso; per non compromettere la separazione dei componenti, la Callaud non doveva essere mossa; anche per quella italiana, valeva lo stesso accorgimento, ma la caretteristica strozzatura visibile al centro del contenitore di vetro, che serviva anche a reggere l'anello di zinco, assicurava una migliore separazione dei due liquidi con diverso peso specifico.
La pila Italiana, in uso tra il 1860 e il 1940 alle Poste e Telegrafi Italiane, era una variante della pila Callaud, pila zinco-rame di tipo a solfato di rame, in uso, quest'ultima, alle poste francesi; mentre le poste tedesche e quelle americane, utilizzavano altre due varianti della pila Callaud, rispettivamente, la pila Meidinger e la pila americana.
Questa pila, come la Callaud, per il funzionamento, sfrutta la diversa densità e peso specifico dei componenti e, per questo, non ha bisogno del classico vaso poroso; per non compromettere la separazione dei componenti, la Callaud non doveva essere mossa; anche per quella italiana, valeva lo stesso accorgimento, ma la caretteristica strozzatura visibile al centro del contenitore di vetro, che serviva anche a reggere l'anello di zinco, assicurava una migliore separazione dei due liquidi con diverso peso specifico.
definizione
pila Italiana, per stazione telegrafica Morse
acquisizione
Ferrovie Nord Milano (1956)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
La conquista della telegrafia senza fili : Temistocle Calzecchi Onesti e il Coherer, a cura di Fedeli E. / Guidone M., Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1987
Brenni P., Gli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano : Elettricià e Magnetismo, Firenze, Le Lettere, 2000
Brenni P., Gli strumenti di fisica dell'Istituto Tecnico Toscano : Elettricià e Magnetismo, Firenze, Le Lettere, 2000
tipologia
pila
scheda ICCD
PST