Regolatore per turbina automatico, idraulico, autogeneratore di pressione


1899 - 1902

inventario
IGB-2293
autori
collocazione
deposito
descrizione
Il regolatore presenta in alto una massa cilindrica in acciaio (volano del sensore di velocità centrifuga) che è montata ad un estremo di un sistema a tre bacci (bilanciere a tre fulcri) ed è collegata ad un volano laterale munito di binario portacinghia. Il sistema a tre bracci unisce tramite una leva (leva di regolazione) l'asse della massa d'acciaio a due pistoni verticali che sporgono da una cassa, anch'essa in acciaio, sottostante (cassetto di distribuzione). Sullo stesso lato del volano portacinghia, sporgente dalla cassa in acciaio, è presente un volantino a 5 razze (volantino variagiri); all'altro lato della cassa rispetto al volantino, fuoriesce un mozzo di albero di trasmissione.

Si tratta di un esemplare del primo modello di regolatore automatico di velocità, a pressione d'olio, per turbine idrauliche, studiato dall'ing. N. Ratti e brevettato nell'anno 1901.
Un esemplare di questa macchina fu inviato all'esposizione di Chicago e donato al Museum of Science and Industry.
Storicamente verso la fine del 1800 furono studiati regolatori di tipo meccanico. Necessità di precisione e di rapidità nell'intervento e di potenza portarono in rapida successione all'uso di regolatori prima idromeccanici e quindi idraulici a pressione naturale, poi, con l'aumentare delle cadute, a pressione d'olio. Per piccole turbine il regolatore faceva parte della macchina stessa, ma il continuo crescere delle potenze rese evidente l'opportunità di produrre regolatori autonomi e di dotarli, nei tipi maggiori, di serbatoio d'olio e di accumulatore di pressione. L'esemplare esposto è di quest'ultimo tipo ma con serbatoio incorporato.
Nei regolatori tachimetrici maggiori, il volantino variagiri si trova, invece, su una piletta separata.
La tappa successiva nell'evoluzione di tali regolatori è stata l'aggiunta di un sensore della variazione di velocità (R. tachiaccelerometrico), almeno per le macchine di maggior potenza. Nella scia sempre più ampia delle applicazioni dell'elettronica si sono quindi studiati e prodotti, negli anni '50 e '60, i regolatori elettromagnetici e successivamente i regolatori elettronici dapprima analogici ed infine digitali, sensibili ad un maggior numero di variabili e di maggior versatilità
definizione
regolatore tachimetrico a pressione d'olio
misure
altezza: 100 cm; profondità: 70 cm; lunghezza: 67 cm
materiali
acciaio; ghisa
acquisizione
Riva Calzoni S.p.A. Milano (1957)
settore
Energia
bibliografia
Museoscienza, Museoscienza, a cura di Curti, O., Milano, Associazione Amici del Museo, 1978
tipologia
regolatore tachimetrico
scheda ICCD
PST