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Olympus OM 10

Maitani, Yoshihisa / Olympus 1986 ca. Apparecchio fotografico a sviluppo orizzontale, in metallo ricoperto con materiale plastico antiscivolo. Sulla parete frontale si inserisce l'obiettivo Olympus OM-System Zuiko AUTO-S 50mm 1:1,8 costituito da sei lenti montate in cinque elementi. Sull'obiettivo, con diaframma a iride, sono presenti la ghiera di regolazione della messa fuoco (elicoidale) da 0,45m a infinito, l'anello dei diaframmi (da f/1,8 a f/16) e la scala della profondità di campo (4, 8, 16). Su quest'ultima è inserito il pulsante di sblocco dell'obiettivo con flangia a baionetta. Il mirino reflex a pentaprisma è inserito al centro dell'apparecchio ed è costituito da uno specchio a ribalta, a ritorno istantaneo, montato dietro l'obiettivo, che riflette la luce proveniente dall'obiettivo stesso su un vetro smerigliato, così da visualizzare l'immagine di traguardazione e consentire la messa a fuoco. Sopra al vetro smerigliato è inserito un pentaprisma in vetro ricoperto in metallo. Sopra al pentaprisma è presente una slitta porta flash con contatto X e contatto flash per spia interna. Nella parte superiore dell'apparecchio, a sinistra del pentaprisma, si trova la leva di avvolgimento della pellicola e di apertura del dorso e la relativa manovella di riavvolgimento. Intorno a questa leva è disposto un disco selettore per l'accensione dell'apparecchio o l'inserimento dell'autoscatto. A destra del pentaprisma, si trovano, riuniti in un unico dispositivo, un selettore di compensazione dell'esposizione, un selettore della sensibilità della pellicola (da 25 a 1600 ASA), un indice di selezione per la modalità d'uso dell'otturatore (automatico, manuale, posa B). Accanto si trovano il pulsante di scatto con microinterruttore per scatto flessibile a distanza e la leva di avanzamento della pellicola con, incorporato il contafotogrammi. Sulla faccia anteriore dell'apparecchio si trova, a destra rispetto all'impugnatura, una luce spia di controllo delle batterie con relativo beeper di controllo e una leva di sblocco del riavvolgimento della pellicola, a sinistra un innesto per adattatore per esposizioni manuali e relativo blocco. Sul retro dell'apparecchio, in corrispondenza del pentaprisma, si ha l'oculare del mirino. Aprendo il dorso dell'apparecchio, incernierato lateralmente, sono visibili i vani dove alloggia la pellicola, gli ingranaggi di avanzamento della stessa, i perni di riavvolgimento e l'otturatore a tendina in tessuto, posizionato dietro allo specchietto reflex, a scorrimento orizzontale con tempi da 1 a 1/1000 di secondo più la posa B e la posizione per lo scatto sincronizzato con il flash con velocità 1/60 di secondo. L'apparecchio utilizza pellicola in rullino da 35mm per formati 24x36mm. Nell'apparecchio è contenuto un rullino Kodak Elite Chrome da 24 pose. Sotto l'apparecchio è presente il coperchio dello scomparto porta batterie, un foro filettato per l'inserimento di un cavalletto e i contatti e gli attacchi per un trascinatore automatico di pellicola per scatti continui. All'apparecchio è appesa una tracolla in tessuto di lunghezza regolabile. IGB-13086

Minolta Vectis S1

Minolta Co. Ltd 1996 ca. Apparecchio fotografico compatto in metallo e plastica. Il corpo macchina è impermeabile e presenta al centro il foro per l'attacco, a baionetta, dell'obiettivo. Sul retro troviamo i dispositivi d'uso. A sinistra troviamo il mirino (con regolazione diottrica da -4 a +2 diotrie), con sistema interno a specchi. Al centro troviamo un display digitale per l'indicazione dei valori impostati (che si possono essere selezionati mediante i pulsanti posti sotto al display e variati mediante la rotella posta sotto a questi) dei programmi a soggetto (per ritratto, panorama, macro, sport, notte), del flash (incorporato sollevabile con sistema anti-occhi rossi, portata 1-5 mt), dell'autoscatto, della stampa dei dati fotografici (numeri foto, tempi, diaframma e data), ecc. A destra si trova un interruttore per la selezione del modo d'uso (completamente automatico o manuale per diaframma, otturatore, flash e messa fuoco). Sotto al mirino troviamo l'interruttore di accensione e il pulsante per il riavvolgimento della pellicola (possibile anche in corso d'uso, sensibilità pellicola da 6 a 6400 ISO). Superiormente sono inseriti il flash sollevabile e un attacco per un eventuale flash esterno. Sul lato destro, in posizione un po' più avanzata, è posizionato il pulsante di scatto. Sul fianco destro un piccolo selettore permette di scegliere il formato di stampa (memorizzato su una banda magnetica presente sulla pellicola): C per "classic" (25.1 x 16.7 mm; stampa 10x15 cm), H per "HDTV" (30.2 x 16.7 mm; stampa 10x18 cm), P per "panoramic" (30.2 x 9.5 mm; stampa 10x24 cm). Sotto all'apparecchio è presente un foto filettato per l'inserzione su un cavalletto e lo sportellino per le batterie. Frontalmente troviamo il foro per l'inserzione dell'obiettivo. Vicino è inserito un pulsante di sblocco. IGB-13088

Durst M 601

Durst 1972 ca. - 1977 ca. Ingranditore fotografico per stampe in bianco e nero. E' costituito da un corpo superiore (testa), collegato mediante un'asta rigida con scala graduata ad una base in materiale plastico. Una rotella, posta lateralmente, permette la regolazione della distanza tra corpo superiore e base (distanze fino a 76cm), così da poter variare il fattore di ingrandimento. Il corpo superiore è costituito da apparato illuminante e testa dell'ingranditore. Questi sono contenuti in una scatola in metallo con griglie di areazione. Dal basso, in corrispondenza dell'apparato illuminante, fuoriesce il cavo di alimentazione alla rete elettrica. Sulla parete frontale si ha uno schermo per vedere l'immagine che si sta stampado e, sotto, un telaio per l'inserimento di un filtro colorato. L'apparato illuminante è costituito da una lampada e due lenti condensatrici. Sotto alla testa si ha un telaio in metallo completamente estraibile, per l'inserimento del negativo formato 6x6cm (portanegativi Sivoneg). Questo telaio è costituito da due parti richiudibili una sull'altra, con al centro due vetri del formato del negativo (6x6cm). E' possibile individuare porzioni inferiori da proiettare spostando delle linguette in metallo appositamente inserite nei telai. Sotto al porta telaio è inserito un soffietto con lunghezza che può essere variata agendo su un'apposita rotella posta lateralmente (consentendo così la messa a fuoco). All'altra estremità del soffietto si inserisce l'obiettivo Durst Componon 1:5,6 f=80cm con diaframma a iride interno con aperture regolabili da f/5,6 af/22. Un filtro rosso, inserito su un telaio circolare, è posizionabile a piacere davanti alla lente più esterna. IGB-13292

Cinemeccanica Victoria 1

Cinemeccanica S.p.a. 1920 ca. Questo apparecchio cinematografico è costituito da una parte di proiezione e un apparato illuminante entrambi posizionati su un cavalletto in metallo. La lampada di illuminazione è costituita da una lanterna in lamiera con condensatore e camino con illuminazione ad arco voltaico con regolazione esterna. Della lampada sono presenti solo i sostegni mentre mancano lo specchio parabolico a carboni e la lente condensatrice. I sostegni sono inseriti su guide scorrevoli mediante meccanismo di vite senza fine regolato con manopole situate posteriormente. Nella parte anteriore è inserito in orizzontale un tubo in ottone a forma di tronco di cono chiuso da un tappo removibile. Le due parete laterali della lampada sono apribili e forate per permettere l'areazione della lanterna. Davanti al tubo della lanterna è inserito il dispositivo meccanico di proiezione costituito da un telaio in ferro al quale sono fissati i due portabobine, uno superiormente e uno inferiormente. In quello superiore è inserita una bobina in ferro per pellicole formato 35 mm (per 45m di pellicola). La pellicola si inserisce in un telaio guida con un riquadro aperto posto di fronte al punto di uscita del fascio illuminante e fuoriesce dal basso. Sul cavalletto sono anche fissati il motorino elettrico di funzionamento e un reostato. Il motorino è collegato mediante una cinghia che trasmette il moto agli ingranaggi che permettono l'avanzamento alternato della pellicola: ruote dentate e cilindri con dentini sporgenti posti sui lati che trascinano la pellicola. Una manovella permette anche l'avanzamento manuale. Davanti al riquadro dove viene illuminato il fotogramma è inserito un porta obiettivo con messa a fuoco a cremagliera comandata con vite senza fine. L'ottica è mancante. Davanti ad esso si ha un'asta dove andrebbe inserito l'otturatore a pale, mancante. IGB-14619