Locomotiva Gr. E 550-030 FS
1910
inventario
D-322
autori
Ufficio Studi Locomotive
(progettista)
; Società Italiana Westinghouse
(costruttore)
collocazione
F0/ Trasporti Ferroviari
descrizione
Locomotore elettrico a scartamento universale, poggiante su un rodiggio 050 a cinque assi accoppiati, ammortizzati mediante tre molle a balestra per lato. Le ruote centrali sono sprovviste di bordino per agevolare l'inserzione in curva. La trazione della macchina è garantita da due motori ad alta tensione, di cui uno primario costantemente alimentato dalla linea di contatto ed uno secondario, funzionante in parallelo con il motore primario per i regimi alla massima velocità. Il locomotore è equipaggiato con un reostato di avviamento a soluzione sodica. La trasmissione del moto alle ruote è ottenuta mediante una biella triangolare e bielle parallele di accoppiamento. La cassa è costituita dalla cabina di comando centrale, con porte laterali sui praticabili e facce anteriore posteriore poliedriche, dalla quale si dipartono due cofani obliqui anteriore e posteriore; i lati della cabina originariamente ospitavano le porte di accesso, successivamente chiuse. Al di sopra della cabina sono sistemati due trolley a stanghe, con tiranti in alluminio.
Il Governo italiano iniziò ad interessarsi all'elettrificazione ferroviaria con l'istituzione, nel 1897, di una commissione per lo studio della possibilità di una trazione elettrica; le ragioni di questa precoce attenzione risiedevano in motivi eminentemente economici: dipendendo esclusivamente dalle importazioni dall'estero per l'approvvigionamento del carbone da utilizzare per muovere la locomotive a vapore, l'Italia fu all'avanguardia nella ricerca di fonti energetiche alternative per la trazione ferroviaria. Dopo una fase sperimentale in cui vennero provati, su linee diverse, alcuni sistemi di trazione elettrica (a corrente continua a 650 volt e terza rotaia, con sistema ad accumulatore ed infine a corrente alternata trifase), il successo dell'applicazione nel 1902 della corrente trifase alle Linee Valtellinesi, alimentate dalla centrale idroelettrica di Morbegno, diede avvio ad un programma di elettrificazione della rete ferroviaria italiana in particolare nelle zone montane o secondarie. I locomotori del Gr. E 550, apparsi nel 1908, ottennero una grande successo tanto da rappresentare il gruppo di macchine trifase ad essere stato costruito nel maggior numero di esemplari, 186, alcuni dei quali rimasti in servizio per quasi 70 anni. Generalmente impiegati in doppia trazione, questi locomotori erano in grado di trainare sulle ripide linee montane treni merci pesanti fino a 380 tonnellate ad una velocità di 50 km/h, mentre le migliori locomotive a vapore riuscivano a trainare soltanto 130 tonnellate ad una velocità di 25 km/h. I locomotori Gr. E 550 furono le prime macchine trifase costruite interamente in Italia.
Il Governo italiano iniziò ad interessarsi all'elettrificazione ferroviaria con l'istituzione, nel 1897, di una commissione per lo studio della possibilità di una trazione elettrica; le ragioni di questa precoce attenzione risiedevano in motivi eminentemente economici: dipendendo esclusivamente dalle importazioni dall'estero per l'approvvigionamento del carbone da utilizzare per muovere la locomotive a vapore, l'Italia fu all'avanguardia nella ricerca di fonti energetiche alternative per la trazione ferroviaria. Dopo una fase sperimentale in cui vennero provati, su linee diverse, alcuni sistemi di trazione elettrica (a corrente continua a 650 volt e terza rotaia, con sistema ad accumulatore ed infine a corrente alternata trifase), il successo dell'applicazione nel 1902 della corrente trifase alle Linee Valtellinesi, alimentate dalla centrale idroelettrica di Morbegno, diede avvio ad un programma di elettrificazione della rete ferroviaria italiana in particolare nelle zone montane o secondarie. I locomotori del Gr. E 550, apparsi nel 1908, ottennero una grande successo tanto da rappresentare il gruppo di macchine trifase ad essere stato costruito nel maggior numero di esemplari, 186, alcuni dei quali rimasti in servizio per quasi 70 anni. Generalmente impiegati in doppia trazione, questi locomotori erano in grado di trainare sulle ripide linee montane treni merci pesanti fino a 380 tonnellate ad una velocità di 50 km/h, mentre le migliori locomotive a vapore riuscivano a trainare soltanto 130 tonnellate ad una velocità di 25 km/h. I locomotori Gr. E 550 furono le prime macchine trifase costruite interamente in Italia.
definizione
locomotiva elettrica
misure
lunghezza: 9520 mm; peso: 60,1 t; km/h; kN; potenza: 1570 kw
materiali
metallo
acquisizione
Ferrovie dello Stato (1969)
iscrizioni
E 550 030 (documentaria)
FS / E.550.030 (documentaria)
SOCIETA' ITALIANA / WESTINGHOUSE / VADO-LIGURE / 1910 (documentaria)
FS / E.550.030 (documentaria)
SOCIETA' ITALIANA / WESTINGHOUSE / VADO-LIGURE / 1910 (documentaria)
settore
Trasporti ferroviari
bibliografia
De Cet M./ Kent A., Enciclopedia delle locomotive, Milano, White Star, 2007
Pocaterra R., Treni : Conoscere e riconoscere tutte le locomotive e i treni che hanno fatto la storia delle ferrovie del mondo, Novara, De Agostini, 2006
Cornolò G./ Pedrazzini C., Locomotive elettriche FS, Bologna, Albertelli, 1983
Pocaterra R., Treni : Conoscere e riconoscere tutte le locomotive e i treni che hanno fatto la storia delle ferrovie del mondo, Novara, De Agostini, 2006
Cornolò G./ Pedrazzini C., Locomotive elettriche FS, Bologna, Albertelli, 1983
tipologia
locomotiva
scheda ICCD
PST