Voxson F.A.R.E.T. Zephyr/ Modello 725


1956 ca. - 1957 ca.

inventario
D-1156
autori
Voxson F.A.R.E.T. (costruttore/ produttore/ progettista/ designer)
collocazione
M2/ Marconi e la Radio
descrizione
Apparecchio di forma rettangolare costituito da due parti assemblate tra loro realizzate in plastica antiurto color azzurro scuro. E' munito di una maniglia in metallo cromato estraibile per il trasporto dell'oggetto. Sul lato superiore dell'apparecchio si ha l'interruttore di accensione costituito da una levetta in metallo. La parete frontale è occupata dall'altoparlante magnetodinamico coperto da una griglia in plastica e dalla rotella per la regolazione della sintonia, con indicazioni numeriche da 52 a 160. In alto a sinistra una rotella parzialmente incassata nell'involucro permette la regolazione del volume.
Sul lato posteriore della radio ci sono delle fessure per il raffreddamento dei componenti interni. Sul fondo sono presenti dei piedini per l'appoggio dell'apparecchio su una superficie piana.
All'interno, oltre all'altoparlante, si trovano sei transistor PNP al germanio e un diodo a cristallo inseriti nel circuito supereterodina, l'antenna in ferrite incorporata e il vano per le sei batterie da 1,5V per l'alimentazione.

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono le nuove radio a transistor: più piccole e leggere, ben presto con prestazioni più elevate.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fine degli anni '50 la maggior parte degli arredi domestici era realizzato, almeno in Italia, in legno, in tubolare metallico, in imbottiti tradizionali, secondo processi già collaudati dalla produzione artigianale, destinati quindi a piccoli mercati locali o alle piccole serie. Diventava quindi necessaria una riorganizzazione della produzione, sia internamente alle aziende, sia attraverso le rete dei terzisti, per garantire una vera serialità e omogeneità dei prodotti, e per rispondere alla crescente esigenza di una produzione veloce. L'avvento del transistor amplificò ulteriormente queste esigenze dando la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. I transistor e gli altri componenti elettronici erano montati e saldati sulla piastrina di un circuito stampato in maniera automatizzata e custodia in plastica stampata a caldo.
In questi anni il design si pose come interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche e, grazie ai nuovi materiale plastici, potè reinterpretare il rapporto tra l'utente e gli oggetti quotidiani. Vennero ideati oggetti facilmente lavabili, impilabili, studiati per risolvere problemi di componibilità e di flessibilità.
Questo modello della Voxson fu la prima radio completamente a transistor costruita in Italia, nel 1957. Questa radio è della prima serie del modello Zephir, di cui usciranno successivamente il 2, 3, 4, 5.
definizione
radioricevitore a transistor, portatile
misure
altezza: 10,3 cm ca.; larghezza: 16,5 cm ca.; lunghezza: 4,7 cm ca.; peso: 0,9 kg ca.
materiali
metallo (cromatura); plastica; germanio; ferrite
acquisizione
Pria, Carlo (2008)
iscrizioni
VOXSON transistors (commerciale/ documentaria)
ZEPHYR/ 160/ 120/ 90/ 75/ 65/ 60/ 52 (commerciale)
INTERRUTTORE (funzionale)
VOXSON/ Mod. 725/ N. 6 ELEMENTI/ T 24/ Per sostituire le pile, estrarre dalla custodia il CONTENITORE/ BATTERIA che racchiude N. 6 ELEMENTI T. 24Z./ Questa operazione e' descritta in tutti i particolari dal libretto/ istruzioni. Attenersi allo stesso libretto per l'uso degli accessori:/ ALIMENTATORE DALLA RETE A-725/ SUPPORTO PER FUNZIONAMENTO IN AUTO S - 725/ PRODOTTO F.A.R.E.T ROMA/ S - 195 (documentaria/ funzionale)
NON COMPIERE ALCUNA OPERAZIONE SULL'AP-/ PARECCHIO SENZA AVER LETTO ATTENTAMENTE/ IL CONTENUTO DEL LIBRETTO ISTRUZIONI/ MOD. 196 (funzionale)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Branzi A., Capire il design, a cura di Branzi A., Giunti Editore, 2007

Soresini F./ Chiantera A., Radio d'epoca, Milano, Arnaldo Mondadori Editore S.p.A., 2001

Mureddu L., Radio a Transistor! : Classificazione, tecnica, restauro dei ricevitori d'epoca a transistor, con esperimenti, PetitesOndes, 2007

Ravalico D. E., L'apparecchio radio a transistor : a circuiti integrati, FM stereofonico, amplificazione e riproduzione BF, Milano, Hoepli, 1986

Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943

Berti Benis, VOXSON ZEPHYR 725, www.bertibenis.it, 2008
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST