Phonola - FIMI Clipper RV 697 T


1962 ca. - 1963 ca.

inventario
IGB-10588
autori
Phonola SA, FIMI (progettista/ costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Radioricevitore con scocca in plastica grigia e bianca da tavolo con bordi arrotondati.
La parete frontale è occupata, nella parte alta, da una griglia a protezione dell'altoparlante ellittico magnetodinamico e, nella parte bassa, dalla scala di sintonia, il potenziometro per la regolazione del volume e il commutatore per la sintonia. Sulla scala di sintonia si hanno le frequenze per onde corte (49-31m), TV (0-90), onde medie (550-200m), FM (86-104Mc).
Sotto la scala si ha un commutatore di gamma a tastiera (fono, media, corte, TV, MF). Nelle vicinanze si ha il marchio della Phonola ma manca l'etichetta con scritto il nome per esteso (e probabilmente il modello della radio).
Il retro è chiuso da un pannello in plastica forato sul quale si hanno le prese per l'antenna FM (300Ohm), quelle per il collegamento di un giradischi (fono), una variatore di tensione e fuoriesce il cavo elettrico di collegamento alla rete di alimentazione.
All'interno si ha il circuito supereterodina con 5 valvole e un raddrizzatore metallico (funzioni di valvole:13), con antenna AM incorporata e fissa ed FM interna.

Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest.
L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza.
Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939).
L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.
Prezzo di listino ANIE del 1962: Lire 24.900.
definizione
radioricevitore a valvole, da tavolo
misure
altezza: 20 cm ca.; larghezza: 31 cm ca.; lunghezza: 14 cm ca.
materiali
materiale plastico; metallo; vetro
iscrizioni
MOD. RV697T (commerciale/ documentaria)
RadioANIE FI 1216396 (commerciale/ documentaria)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Catalogo radio, Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1962-1963/ Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milano, ANIE, 1962

Ravalico D. E., La Moderna Supereterodina, Milano, Hoepli, 1943

Soresini F., Breve Storia della Radio, Milano, Il Rostro, 1976

Tarabella E., Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU), Il Testimone, 1993
tipologia
radioricevitore
scheda ICCD
PST