Banco per la astucciatura e bollatura a mano
inventario
IGB-11332
collocazione
deposito
descrizione
E' un autentico banco di astucciatura a 3 posti, di cui 2 posti sono attrezzati con tutto l'occorrente per l'astucciatura a mano ed 1 posto per la bollatura a mano. Per l'astucciatura il banco è provvisto di:
- tramoggia per le scatole vuote
- banco di appoggio del telaio
- tavoletta di tenuta del telaio aperto
- mensolette con saponaria per le dita e stracci bagnati per domare eventuali incendi
La donna esperta, facendo scorrere rapidamente le dita delle due mani parterndo dalle estremità di una fila di cerini fino ad incontrarsi al centro, riesce ad aferrare tutti i 100 cerini della fila e ad inserirli in gruppo nel tiretto diuna scatola preventivamente aperta e tenuta in una mano. E' incredibile l'abilità e la rapidità delle operaie, che riuscivano ad astuccire da 375 a 500 scatolette/ora (3.000/4.000 scatole/giorno). Le principianti operavano su 50 cerini alla volta. Le scatolette astucciate erano poi raccolte ordinatamente in cassette di legno.
Il posto di bollatura ha valore puramente dimostrativo in quanto la bollatura era fatta da altra squadra di donne su un altro banco (fino al 1937 quando entrarono in funzione le bollatrici automatiche Saffa). L'attrezzatura occorrente consiste di:
- un recipiente di salda con pennello
- una tavoletta per la stesura della salda
- un serbatoietto per i bolli
La ragazza distibuiva un certo numero di bolli sulla tavoletta spianata da salda e quindi applicava i bolli uno a uno sulle scatolette (che venivano successivamente raccolte ordinatamente in cassette di legno a 4 lati).
Didascalia - Banco per la astucciatura e bollatura a mano: è un banco a 3 posti di cui 2 posti sono attrezzati con tutto l'occorrente per l'astucciatura a mano e un posto per la bollatura a mano. Per l'operazione di astucciatura è nato con i cerini ed è stato inpiegato sino agli anni 1945-50
- tramoggia per le scatole vuote
- banco di appoggio del telaio
- tavoletta di tenuta del telaio aperto
- mensolette con saponaria per le dita e stracci bagnati per domare eventuali incendi
La donna esperta, facendo scorrere rapidamente le dita delle due mani parterndo dalle estremità di una fila di cerini fino ad incontrarsi al centro, riesce ad aferrare tutti i 100 cerini della fila e ad inserirli in gruppo nel tiretto diuna scatola preventivamente aperta e tenuta in una mano. E' incredibile l'abilità e la rapidità delle operaie, che riuscivano ad astuccire da 375 a 500 scatolette/ora (3.000/4.000 scatole/giorno). Le principianti operavano su 50 cerini alla volta. Le scatolette astucciate erano poi raccolte ordinatamente in cassette di legno.
Il posto di bollatura ha valore puramente dimostrativo in quanto la bollatura era fatta da altra squadra di donne su un altro banco (fino al 1937 quando entrarono in funzione le bollatrici automatiche Saffa). L'attrezzatura occorrente consiste di:
- un recipiente di salda con pennello
- una tavoletta per la stesura della salda
- un serbatoietto per i bolli
La ragazza distibuiva un certo numero di bolli sulla tavoletta spianata da salda e quindi applicava i bolli uno a uno sulle scatolette (che venivano successivamente raccolte ordinatamente in cassette di legno a 4 lati).
Didascalia - Banco per la astucciatura e bollatura a mano: è un banco a 3 posti di cui 2 posti sono attrezzati con tutto l'occorrente per l'astucciatura a mano e un posto per la bollatura a mano. Per l'operazione di astucciatura è nato con i cerini ed è stato inpiegato sino agli anni 1945-50
definizione
banco da lavoro
misure
lunghezza: 300 cm; larghezza: 85 cm; altezza: 138 cm
acquisizione
Società Anonima Fabbriche Fiammiferi ed Affini - S.A.F.F.A. (1989)
settore
Storia del Fiammifero
tipologia
banco da lavoro
scheda ICCD
PST