Banco per la zolfatura a mano, 1860 ca.

inventario
IGB-11272
collocazione
deposito
descrizione
E' un banco che risale al 1860 circa, con vasca e serpentina per la fusione dello zolfo ma senza banco di preriscaldamentoe senza cappa per lo scarico dei fumi. Il preriscaldamento dei fustelli è indispensabile e questo era ottenuto posando i telai su una piastra a caldo o su un letto di sabbia rovente prima dell'immersione nella vasca con lo zolfo fuso. I primi impianti di zolfatura utilizzavano fornelli a carbonella e comprendevano un piano di sabbia per il preriscaldamento e una vasca per la fusione dello zolfo (130°-140° C). L'operaio addetto alla zolfatura afferrava il telaio, preventivamente riscaldato sulla piastra di preriscaldamento, immergendolo nella vasca d fusione fino a fermi; dopo una breve pausa, per consentire una buona adesione dello zolfo al legno, sollevava ol telaio e col bordo posteriore di esso batteva un colpo secco, su una piastra specifica, per far cadere l'eccedenza di zolfo. Il telaio veniva posto sul portatelaio per poi essere trasferito alla fase di incapocchiatura. Questi banchi erano utilizzabili anche per la paraffinatura dei fuscelli.
Didascalia - Banco per la zolfatura a mano: è un banco che risale al 1860 circa, con vasca e serpentina per la fusione dello zolfo. Atto all'immersione nel bagno di zolfo dei fuscelli contenuti nei telai di legno.

definizione
banco da lavoro
misure
lunghezza: 80 cm; larghezza: 78 cm; altezza: 100 cm; peso: 40 kg
acquisizione
Società Anonima Fabbriche Fiammiferi ed Affini - S.A.F.F.A. (1989)
settore
Storia del Fiammifero
tipologia
banco da lavoro
scheda ICCD
PST