Cannone modello Cavalli
1932 - 1933
inventario
IGB-5217
autori
manifattura
collocazione
deposito
descrizione
modello in scala, in metallo, di cannone su base in legno di forma irregolare,dipinda di grigio. si tratta di un cannone modello Cavalli a retrocarica con rigatura dell'anima.
riproduzione in scale di cannone rigato a retrocarica tipo Cavalli utilizzato durante l'assedio di Gaeta. Questo modello fu fatto realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Nel 1833 il generale piemontese Giovanni Cavalli riesce a sperimentare un cannone con rigatura dell'anima, in modo da imprimere al proiettile una rotazione intorno al proprio asse e stabilizzarne il moto. I proiettili di forma sferica però non garantivano un buon forzamento dentro la canna. Per questo motivo, nel 1846 Cavalli progetta un efficiente cannone a retrocarica, ad anima rigata e a proiettile di forma cilindro-ogivale, perfezionato nel 1849, che viene impiegato per l'assedio di Gaeta nel 1860. Alla caduta di Ancona, avvenuta ad inizio ottobre del 1860, l'esercito regio si mosse verso il Mezzogiorno a sostegno dei garibaldini per espugnare la fortezza di Gaeta, dove si era ritirato Francesco II di Borbone. La resa del sovrano borbone segna il momento fondamentale della conquista del Regno delle Due Sicilie da parte di quello di Sardegna. L'assedio ebbe inizio il 5 novembre e cessò ufficialmente il 13 febbraio del 1861. I piemontesi non riuscirono a fare breccia nelle mura ma la mancanza di rifornimenti agli assediati, l'epidemia di tifo che colpì la popolazione della città e l'utilizzo dei cannoni a canna rigata (sia il modello Cavalli che il modello La Hitte) da parte dell'esercito sabaudo, decretarono la caduta della fortezza.
riproduzione in scale di cannone rigato a retrocarica tipo Cavalli utilizzato durante l'assedio di Gaeta. Questo modello fu fatto realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico.
Nel 1833 il generale piemontese Giovanni Cavalli riesce a sperimentare un cannone con rigatura dell'anima, in modo da imprimere al proiettile una rotazione intorno al proprio asse e stabilizzarne il moto. I proiettili di forma sferica però non garantivano un buon forzamento dentro la canna. Per questo motivo, nel 1846 Cavalli progetta un efficiente cannone a retrocarica, ad anima rigata e a proiettile di forma cilindro-ogivale, perfezionato nel 1849, che viene impiegato per l'assedio di Gaeta nel 1860. Alla caduta di Ancona, avvenuta ad inizio ottobre del 1860, l'esercito regio si mosse verso il Mezzogiorno a sostegno dei garibaldini per espugnare la fortezza di Gaeta, dove si era ritirato Francesco II di Borbone. La resa del sovrano borbone segna il momento fondamentale della conquista del Regno delle Due Sicilie da parte di quello di Sardegna. L'assedio ebbe inizio il 5 novembre e cessò ufficialmente il 13 febbraio del 1861. I piemontesi non riuscirono a fare breccia nelle mura ma la mancanza di rifornimenti agli assediati, l'epidemia di tifo che colpì la popolazione della città e l'utilizzo dei cannoni a canna rigata (sia il modello Cavalli che il modello La Hitte) da parte dell'esercito sabaudo, decretarono la caduta della fortezza.
definizione
modello di cannone rigato, a retrocarica
misure
altezza: 24 cm; larghezza: 35,5 cm; lunghezza: 65 cm
materiali
metallo; legno; ottone
acquisizione
C.N.R. - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1956)
settore
Navale
tipologia
modello
scheda ICCD
PST