
Ancora a marre articolate
1850 - 1899
inventario
IGB-7461
autori
produzione inglese
collocazione
deposito
descrizione
Ancora di tipo Trotman in ferro fucinato, con ceppo mobile. L'ancora presenta un fuso a sezione quadrata, terminante nell'estremità inferiore con una forcella alla quale sono imperniate le marre mediante due fori praticati sui due rami della forcella; nella testa del fuso, inoltre, è imperniato un maniglione per il collegamento alla catena di ormeggio. Al vertice inferiore della testa dell'ancora è situato un anello di sospensione per le manovre di sistemazione dell'ancora a bordo. Sulla testa del fuso si trova un foro per l'inserimento del ceppo, mancante.
L'ancora è l'organo utilizzato per dare un solido attracco agli ormeggi di un galleggiante, che sia una barca o una nave, e la cui grandezza è direttamente proporzionale alle dimensioni del galleggiante stesso. Generalmente dotata di due bracci chiamati marre, l'ancora viene trascinata in modo da far presa sul fondo e tenere così ferma la nave contro l'azione del vento e delle correnti. La tipologia di ancore Trotman, oggi non più utilizzate, deriva dalle ancore di tipo Ammiragliato e segna l'avvio del processo di trasformazione che ha portato all'abbandono dei modelli a marre fisse; l'articolazione di questo tipo di ancore, infatti, permetteva alle marre di descrivere, durante la presa, un angolo massimo di 59°, grazie al quale la marra superiore si appoggiava al fuso. Questa caratteristica era stata introdotta per impedire che la marra superiore potesse causare danni alla carena della nave in acque poco profonde oppure che ammarrasse, ovvero che vi rimanesse impigliata la catena. L'ancora Trotman tuttavia non riscosse un grande successo a causa della debolezza dell'articolazione che doveva sopportare lo sforzo massimo di trazione.
L'ancora è l'organo utilizzato per dare un solido attracco agli ormeggi di un galleggiante, che sia una barca o una nave, e la cui grandezza è direttamente proporzionale alle dimensioni del galleggiante stesso. Generalmente dotata di due bracci chiamati marre, l'ancora viene trascinata in modo da far presa sul fondo e tenere così ferma la nave contro l'azione del vento e delle correnti. La tipologia di ancore Trotman, oggi non più utilizzate, deriva dalle ancore di tipo Ammiragliato e segna l'avvio del processo di trasformazione che ha portato all'abbandono dei modelli a marre fisse; l'articolazione di questo tipo di ancore, infatti, permetteva alle marre di descrivere, durante la presa, un angolo massimo di 59°, grazie al quale la marra superiore si appoggiava al fuso. Questa caratteristica era stata introdotta per impedire che la marra superiore potesse causare danni alla carena della nave in acque poco profonde oppure che ammarrasse, ovvero che vi rimanesse impigliata la catena. L'ancora Trotman tuttavia non riscosse un grande successo a causa della debolezza dell'articolazione che doveva sopportare lo sforzo massimo di trazione.
definizione
ancora tipo Trotman
misure
altezza: 175 cm ca.; larghezza: 100 cm ca.; lunghezza: 35 cm ca.
materiali
ferro
acquisizione
Dipartimento Marittimo La Spezia (1966)
settore
Navale
bibliografia
Malfatti V., Ancore e catene, Roma, Forzani, 1899
Imperato F./ Imperato E., Arte navale, Milano, Hoepli, 1961, 2
Mannella G., Elementi di tecnica navale, Milano, Mursia, 1976
Avilia F., La storia delle ancore, Formello, IRECO, 2007
Imperato F./ Imperato E., Arte navale, Milano, Hoepli, 1961, 2
Mannella G., Elementi di tecnica navale, Milano, Mursia, 1976
Avilia F., La storia delle ancore, Formello, IRECO, 2007
tipologia
ancora
scheda ICCD
PST