tsuba
1568 post - 1868 ante
inventario
IGB-1615
identificazione
del soggetto
fiori e fogliedel soggetto
autori
manifattura giapponese
collocazione
deposito
descrizione
Elsa di spada giapponese di forma quadrilobata (mokko), con bordo ripiegato sulla superficie. I due fori laterali (histsuana) sono stati riempiti con piastrine di lega di rame patinato, shakudo. La decorazione mostra un fiore ottenuto a traforo e alcuni viticci a rilievo. In basso si notano gli udenukiana, due piccoli fori di diametro diverso.
In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
Questo tsuba ha anche i due fori, udenukiana, attraverso i quali veniva fatta passare una corda per legare lo tsuba al fodero in modo da non perdere la spada in occasione di lunghi spostamenti.
Lo shakudo è una lega di rame e oro con al 94-99%, oro all' 1-6%, una minima quantità di argento, e tracce di antimonio, arsenico e piombo. Esso era patinato con bagni in soluzione acida per assumere un colore nero violastro. Il signore feudale del XVI secolo Toyotomi Hideyoshi legò il colore di questa lega all'imagine della pioggia sulle ali del corvo.
Lo stile, per alcuni elementi, è assimilabile a quello detto da armaiolo "katchushi", che si può trovare in produzioni a profilo mokko, con bordo squadrato, della scuola Saotome.
In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
Questo tsuba ha anche i due fori, udenukiana, attraverso i quali veniva fatta passare una corda per legare lo tsuba al fodero in modo da non perdere la spada in occasione di lunghi spostamenti.
Lo shakudo è una lega di rame e oro con al 94-99%, oro all' 1-6%, una minima quantità di argento, e tracce di antimonio, arsenico e piombo. Esso era patinato con bagni in soluzione acida per assumere un colore nero violastro. Il signore feudale del XVI secolo Toyotomi Hideyoshi legò il colore di questa lega all'imagine della pioggia sulle ali del corvo.
Lo stile, per alcuni elementi, è assimilabile a quello detto da armaiolo "katchushi", che si può trovare in produzioni a profilo mokko, con bordo squadrato, della scuola Saotome.
definizione
elsa di spada
misure
altezza: 8,5 cm; lunghezza: 8,4 cm; spessore: 0,5 cm; peso: 0,2097 kg
materiali
metallo (traforo/ intarsio)
acquisizione
Mauro, Edi e Francesco (1954)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Alfieri, Bianca Maria, Armi e Armatura asiatiche, Milano, Bramante, 1974
Gunsaulus, Helen C, Japanese sword and its decoration, Chicago, Bramante, 1924
Heckmann, Gunther, Tsuba, Nurtingen, H.U.B. Verlag, 1995
Sasano Masayuki, Japanese Sword Guard Masterpieces from the Sasano Collection Part I, London, John Harding
Anderson, L J, Japanese Armour, London, Arms and Armour Press, 1968
Savage E., Stanley Smith, C., The Techniques of the Japanese Tsuba-Maker, Freer Gallery of Art, The Smithsonian Institute, 1979, pp. 291-328
Masayuki Sasano,, Early Japanese sword guards: Sukashi Tsuba, Tokyo e San Francisco, Japan Publications, 1972, pp. 291-328
Gunsaulus, Helen C, Japanese sword mounts
Lowenberger F., Saitz F., Tsuba e Kodogu: elementi delle sciabola giapponese, Genova, Museo d'arte Orientale "Edoardo Chiassone", 1986
H. L. Joly, Kamasaku Tomisa, Japanese Art, London, Sawers-Valansot Publication, pp. 93-196
Ogasawara, N., Sword Guards and Fittings from Japan. The Collection of the Museum of Decorative Art, Copenhagen. Bequest of Dr. Hugo Halberstadt, Tokyo, Kodansha, 1983, 2
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Ogasawara, N., Sword Guards and Fittings from Japan. The Collection of the Museum of Decorative Art, Copenhagen. Bequest of Dr. Hugo Halberstadt, Tokyo, Kodansha, 1983, 2
tipologia
elsa di spada
scheda ICCD
OA