Tsuba
1600 - 1899
inventario
IGB-1528
identificazione
del soggetto
buoidel soggetto
autori
manifattura giapponese
collocazione
deposito
descrizione
Elsa di spada giapponese di forma quadrilobata (mokkogata), con bordo leggermente rialzato, con i tre fori canonici, quello centrale (nakagoana) per il codolo, il foro di sinistra (kozuka hitsuana) per il coltellino, e quello di destra (kogai hitsuana) per lo spillone. Quest'ultimo è stato riempito con una piastrina di ottone patinato, shakudo. Sono rappresentati due buoi affiancati da un albero di ciliegio.
In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
Quello di ciliegio è forse il fiore preferito dai giapponesi. Esso è ampiamente citato in letteratura e rappresentato in arte. Soprattutto, il fiore di ciliegio era un simbolo caro ai samurai, perché, cadendo improvvisamente, nel pieno della fioritura, ricordava la sorte del guerriero caduto improvvisamente in battaglia.
Il bue, rappresentato con un ciliegio in fiore è un'allusione a Sugaware no Michizane il nobile letterato del nono secolo, deificato col nome di Tenjin come dio della letteratura.
Lo shakudo è una lega di rame e oro con al 94-99%, oro all' 1-6%, una minima quantità di argento, e tracce di antimonio, arsenico e piombo. Esso era patinato con bagni in soluzione acida per assumere un colore nero violastro. Il signore feudale del XVI secolo Toyotomi Hideyoshi legò il colore di questa lega all'imagine della pioggia sulle ali del corvo.
In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
Quello di ciliegio è forse il fiore preferito dai giapponesi. Esso è ampiamente citato in letteratura e rappresentato in arte. Soprattutto, il fiore di ciliegio era un simbolo caro ai samurai, perché, cadendo improvvisamente, nel pieno della fioritura, ricordava la sorte del guerriero caduto improvvisamente in battaglia.
Il bue, rappresentato con un ciliegio in fiore è un'allusione a Sugaware no Michizane il nobile letterato del nono secolo, deificato col nome di Tenjin come dio della letteratura.
Lo shakudo è una lega di rame e oro con al 94-99%, oro all' 1-6%, una minima quantità di argento, e tracce di antimonio, arsenico e piombo. Esso era patinato con bagni in soluzione acida per assumere un colore nero violastro. Il signore feudale del XVI secolo Toyotomi Hideyoshi legò il colore di questa lega all'imagine della pioggia sulle ali del corvo.
definizione
elsa di spada
misure
altezza: 7,9 cm; lunghezza: 7,3 cm; spessore: 0,3 cm; peso: 0,1147 kg
materiali
ferro (intarsio/ incisione)
acquisizione
Mauro, Edi e Francesco (1954)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Alfieri, Bianca Maria, Armi e Armatura asiatiche, Milano, Bramante, 1974
Gunsaulus, Helen C, Japanese sword and its decoration, Chicago, Bramante, 1924
Heckmann, Gunther, Tsuba, Nurtingen, H.U.B. Verlag, 1995
Sasano Masayuki, Japanese Sword Guard Masterpieces from the Sasano Collection Part I, London, John Harding
Volker, T., The animal in far eastern art, Leiden, E. J. Brill, 1975, pp. 99-109
Savage E., Stanley Smith, C., The Techniques of the Japanese Tsuba-Maker, Freer Gallery of Art, The Smithsonian Institute, 1979, pp. 291-328
H. L. Joly, Kamasaku Tomisa, Japanese Art, London, Sawers-Valansot Publication, pp. 93-196
Baird, M., Symbols of Japan, Themathic Motifs in Art and Design, New York, Rizzoli International, 2001
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Heckmann, Gunther, Tsuba, Nurtingen, H.U.B. Verlag, 1995
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Volker, T., The animal in far eastern art, Leiden, E. J. Brill, 1975, pp. 99-109
Savage E., Stanley Smith, C., The Techniques of the Japanese Tsuba-Maker, Freer Gallery of Art, The Smithsonian Institute, 1979, pp. 291-328
H. L. Joly, Kamasaku Tomisa, Japanese Art, London, Sawers-Valansot Publication, pp. 93-196
Baird, M., Symbols of Japan, Themathic Motifs in Art and Design, New York, Rizzoli International, 2001
tipologia
elsa di spada
scheda ICCD
OA