okimono


1800 post - 1930 ante

inventario
IGB-1117
identificazione
del soggetto
uomo con ventaglio
autori
manifattura giapponese
collocazione
deposito
descrizione
Statuetta, okimono, in avorio, raffigurante un bambino seduto di fronte a un paravento a pannello unico (tsuitate) con dipinto il monte Fuji, su un lato, e un paesaggio con due pini, sull'altro. Il bambino, riconoscibile p
er il taglio dei capelli con il ciuffo sulla fronte, indossa un kimono decorato con fiori di crisantemo, tiene un ventaglio aperto decorato a motivi geometrici nella mano sinistra, mentre nella destra ha un sistro (shakujo), strumento per riti religiosi formato da un grappolo di campanelli.

La parola okimono significa letteralmente "oggetto da posare" e può fare riferimento a statuette di varie dimensioni e materiali quali il bronzo, la porcellana, il legno e, come in questo caso, l'avorio. Si tratta a tutti gli effetti di un soprammobile, ma non viene considerato tale in quanto l'arredamento giapponese tradizionale non prevedeva l'esposizione di oggetti sopra tavolini o credenze, come d'uso in Occidente. Gli okimono erano posti solitamente sugli scaffali sfalsati o sul mobiletto che si trovava a fianco della nicchia detta "tokonoma" e, se particolarmente preziosi, erano posti direttamente nella nicchia, atta a ospitare il rotolo dipinto. In Giappone l'oggetto "da posare" non era esposto solo per la sua bellezza intrinseca, ma per il significato simbolico e benaugurale ad esso legato, ed era spesso mostrato in occasione di un evento o durante una particolare stagione.
Verso la fine del periodo Edo la creazione di piccoli manufatti quali netsuke e okimono subì un notevole incremento. Talvolta essi erano molto piccoli e si distinguono dai netsuke soltanto per l'assenza dei fori obliqui che servivano per inserire il cordoncino di seta da sospendere alla cintura. Si trattava in molti casi di oggetti da regalo con significato benaugurale e talvolta di veri e propri souvenir per chi passava per la capitale.
In periodo Meiji, il collezionismo di okimono e netsuke era comune fra i viaggiatori occidentali presenti in Giappone per affari o diletto.
Il ventaglio e il sistro sono oggetti che si utilizzano assieme, nella danza a scopo propiziatorio detta "Sanbaso" (danza del terremoto). Manca solo il tipico cappellino dorato. L'immagine di teatranti che eseguono la danza e di scimmiette o bambini che li imitano era molto popolare durante il XIX secolo.
definizione
scultura
misure
altezza: 3 cm; lunghezza: 3,1 cm; spessore: 2 cm; peso: 0,012 kg
materiali
avorio (pittura)
acquisizione
Mauro, Edi e Francesco (1954)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Neil K. Davey, Netsuke: A comprehensive study based on the M. T. Hindson Collection, London, Philip Wilson Publishers Ltd, 1982

Asseretto M. L., Frabetti G., Vantaggi A., Accessori nell'abbigliamento giapponese: inro, netsuke e altri sagemono, Genova, 1985

Schwarz K. M., Netsuke Subjects Addendum, Austria, ADEVA, 2001

Arte Giapponese. Motivi decorativi del periodo Edo (1603-1868), a cura di Spadavecchia, F., Arezzo, Centro Affari e Convegni di Arezzo, 1990
tipologia
scultura
scheda ICCD
OA