Tsuba
1600 - 1899
inventario
IGB-1552
identificazione
del soggetto
pescatoredel soggetto
autori
manifattura giapponese
collocazione
deposito
descrizione
Elsa di spada giapponese di forma tonda. Sono presenti il foro centrale per il codolo (nakagoana) e il foro di sinistra (kozuka hitsuana). La decorazione è stata realizzata con intarsi in oro e argento e rappresenta due personaggi sotto un albero di pino, presso un corso d'acqua, e al verso un paesaggio con montagne in lontananza, un albero e un pescatore sulla sua barca.
In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
Degli spessori di rame sono stati applicati ai vertici del nakagoana per fermare perfettamente l'elsa sulla lama.
La prima generazione di artisti Kaneiye, chiamati Shodai, nasce alla fine del XVI secolo, la seconda tra 1600 ed il 1650, mentre la terza dalla metà alla fine del XVII secolo. Queste tre generazioni hanno vissuto nel periodo in cui naque il Buddhismo Zen. L'arte Zen giapponese viene influenzata dalla pittura Cinese delle dinastie Song, Yuan e Ming. Molto spesso vengono rappresentati paesaggi sperduti, saggi e temi religiosi. Questa tsuba, anche se firmata Yamashiro Kuni Fushimi Ju Kaneiye (Kaneiye che visse a Fushimi in Yamashiro), non ha le caratteristiche tipiche delle tre generazione. Potrebbe, perciò, trattarsi di una copia prodotta nel XVIII secolo.
In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.
Degli spessori di rame sono stati applicati ai vertici del nakagoana per fermare perfettamente l'elsa sulla lama.
La prima generazione di artisti Kaneiye, chiamati Shodai, nasce alla fine del XVI secolo, la seconda tra 1600 ed il 1650, mentre la terza dalla metà alla fine del XVII secolo. Queste tre generazioni hanno vissuto nel periodo in cui naque il Buddhismo Zen. L'arte Zen giapponese viene influenzata dalla pittura Cinese delle dinastie Song, Yuan e Ming. Molto spesso vengono rappresentati paesaggi sperduti, saggi e temi religiosi. Questa tsuba, anche se firmata Yamashiro Kuni Fushimi Ju Kaneiye (Kaneiye che visse a Fushimi in Yamashiro), non ha le caratteristiche tipiche delle tre generazione. Potrebbe, perciò, trattarsi di una copia prodotta nel XVIII secolo.
definizione
elsa di spada
misure
diametro: 7 cm; spessore: 0,3 cm; peso: 0,0834 kg
materiali
ferro (intarsio/ incisione)
acquisizione
Mauro, Edi e Francesco (1954)
iscrizioni
Yamashiro Kuni Fushimi Ju Kaneiye (documentaria)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Alfieri, Bianca Maria, Armi e Armatura asiatiche, Milano, Bramante, 1974
Gunsaulus, Helen C, Japanese sword and its decoration, Chicago, Bramante, 1924
Addiss, Stephen, The art of Zen: paintings and calligraphy by the Japanese Monks 1600-1925
Anderson, L J, Japanese Armour, London, Arms and Armour Press, 1968
Savage E., Stanley Smith, C., The Techniques of the Japanese Tsuba-Maker, Freer Gallery of Art, The Smithsonian Institute, 1979, pp. 291-328
Masayuki Sasano,, Early Japanese sword guards: Sukashi Tsuba, Tokyo e San Francisco, Japan Publications, 1972, pp. 291-328
Gunsaulus, Helen C, Japanese sword mounts
H. L. Joly, Kamasaku Tomisa, Japanese Art, London, Sawers-Valansot Publication, pp. 93-196
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Gunsaulus, Helen C, Japanese sword mounts
H. L. Joly, Kamasaku Tomisa, Japanese Art, London, Sawers-Valansot Publication, pp. 93-196
tipologia
elsa di spada
scheda ICCD
OA