Macchina contabile Anker


1930 circa

inventario
IGB-8821
autori
Anker Werke AG (produttore)
collocazione
deposito
descrizione
Macchina contabile elettromeccanica con basamento in legno dotato di un doppio cassetto per la sistemazione della valuta. Il corpo della macchina è in metallo, verniciato di nero, con superficie craquelé. L'impostazione dell'importo avviene mediante un doppio sistema di leve sul lato anteriore. A destra di trova un gruppo di sei leve con impugnature in materiale plastico di colore nero e verde; a sinistra si trova un secondo gruppo di leve con impugnature di colore nero e rosso. Ad ogni gruppo di leve corrisponde un distinto totalizzatore dell'importo posto sulla sommità della macchina. Sul lato anteriore è presente inoltre uno sportello che racchiude il totalizzatore di cassa e degli indicatori di controllo delle operazioni. La manovella per l'esecuzione della registrazione è da applicare sul fianco destro. Sul lato sinistro è installato l'apparato per la stampa del resoconto. Dal fianco sinistro inoltre esce il cavo elettrico per l'allacciamento alla rete di alimentazione.

La meccanizzazione della contabilità è avvenuta percorrendo due strade complementari: da una parte, infatti, si sono sviluppate le macchine addizionatrici con l'aggiunta dell'apparato dattilografico; dall'altra parte, le macchine per scrivere sono state implementate con la dotazione di totalizzatori e strumenti contabili. Qualunque fosse la derivazione tecnica della macchina comunque, l'automazione della contabilità ha comportato un grande miglioramento nella compilazione dei documenti contabili, eliminando gran parte degli inconvenienti del lavoro manuale; in particolare la gestione automatica dei totali e dei saldi ha permesso un notevole incremento della velocità e della sicurezza dei dati.
Questo esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" rappresenta una terza tipologia di macchine contabili, derivate dai registratori di cassa e diffusesi a partire dagli anni '30 del 1900. Attraverso queste macchine era possibile gestire contemporaneamente più operazioni diverse; questa caratteristica le rendeva strumenti molto utili per la gestione dei magazzini, della paga del personale e dei conti correnti bancari.
definizione
macchina contabile elettromeccanica
misure
altezza: 49 cm; larghezza: 80 cm; lunghezza: 46,5 cm
materiali
metallo; legno; vetro; celluloide
iscrizioni
116NUM/53E / 71706 (documentaria)
8821 (inventariale)
settore
Calcolo e Informatica
bibliografia
Soresini F., Storia del calcolo automatico, Roma, Confederazione Generale dell'Industria Italiana, 1977, 3

Mozzo C.E., La meccanizzazione della contabilità : contabilità a ricalco, contabilità meccanica, contabilità automatica, Milano, Hoepli, 1951
tipologia
macchina contabile
scheda ICCD
PST