Fotocinematografia

773 risultati
Filtri

Proiettore Kodatoy

Eastman Kodak Co. 1930 - 1935 Proiettore cinematografico in metallo, di forma vagamente parallellepipeda poggiante su una base con flangia per il fissaggio al tavolo. E' costituito sostanzialmente da due parti: in una sono inseriti parte del motore, le parti elettriche e il dispositivo illuminante, l'altra è costituita dal dispositivo di proiezione. Il motore con ventola di raffreddamento è collegato alla sorgente di alimentazione mediante contatti elettrici posto sotto la base, sul retro della stessa si ha l'interruttore di accensione della lampada. L'apparato illuminante è costituito da un porta lampada (la lampada è mancante) inserito tra un piccolo specchio e una piccola lente condensatrice. Questa parte del proiettore è chiusa da un coperchio in metallo con fessure per l'aerazione e il raffreddamento. Davanti alla lente condensatrice si trova il dispositivo di proiezione. Questo è costituito da un telaietto rettangolare che costituisce la guida per lo scorrimento della pellicola, due bracci sui quali si inseriscono le bobine contenenti la pellicola da 16mm, una per la pellicola da proiettare e l'altra che raccoglie quella già proiettata, vari cilindri che permettono il corretto avanzamento e posizionamento della pellicola. Il telaietto presenta una riquadro rettangolare in corrispondenza del punto in cui si posiziona il fotogramma che viene proiettato. Su un lato del dispositivo di proiezione, in corrispondenza dei cilindri per l'avanzamento della pellicola, si hanno tre pulegge che venivano collegate mediante cinghie al motorino. Anche il porta bobina inferiore era collegabile al motorino. Su un rocchetto guida pellicola e sul porta bobina inferiore è anche inserita una piccola manovella per l'avanzamento manuale. IGB-8883

Zeiss Maximar A

Zeiss Ikon 1927 ca. - 1939 ca. Apparecchio fotografico verticale di forma parallelepipeda, in metallo ricoperto in pelle, con maniglia in pelle. Una parete dell'apparecchio è incernierata nel lato inferiore. Premendo sul pulsante di sblocco posto superiormente, lo sportello anteriore in metallo si apre ed è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, libero di scorrere su una guida metallica posizionata nell'interno dello sportello stesso. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo. La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno dello sportello che riporta le distanze 1.5, 2, 3, 5, 10 metri e infinito. Il telaio porta obiettivo può scorrere verticalmente e orizzontalmente agendo su due viti poste sul telaio stesso. All'interno dell'obiettivo sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale. Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante un'apposita levetta, l'apertura del diaframma a iride (posizioni f:4.5, 5.6, 8, 11, 16, 22, 32). Ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza dell'otturatore è invece possibile selezionare la velocità di scatto dell'otturatore, da 1/250 di secondo a 1 secondo più i tempi di posa B e T (otturatore resta aperto fino a che non si rilasci lo scatto o non si scatti nuovamente). La carica e lo scatto dell'otturatore avvengono mediante due levette posizionate sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore. Lo scatto può essere azionato anche mediante uno scatto flessibile da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto (lo scatto a distanza è mancante). Sulla lastra porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile con una livella a bolla che consente un corretto posizionamento dell'obiettivo. E' anche disponibile un mirino a traguardo costituito da due parti: un piccolo mirino ripiegabile in metallo posto sul dorso e una cornice ripiegabile in metallo, collocata sulla parete frontale del porta obiettivo. Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 6,5x9cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato, utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in tela e metallo. Il porta lastra può essere sfilato superiormente per caricare la lastra fotografica. Sotto all'apparecchio e lateralmente sono presenti due fori filettati per il posizionamento eventuale su un cavalletto. IGB-8893

Camera oscura portatile con ingranditore Durst 609

Durst 1950 - 1975 Valigia in legno ricoperta internamente di velluto blu. All'interno della valigia era contenuto tutto ciò che è necessario a realizzare una camera oscura per lo sviluppo e la stampa di immagini fotografiche. Attualmente sono presenti un ingranditore/proiettore completo di trasformatore e telai porta negativi, una lampada rossa con filo, tre timer. L'ingranditore e il trasformatore sono fissati ad un lato della valigia che viene utilizzata come supporto durante l'uso. L'ingranditore viene ruotato per essere messo in posizione sporgente dalla valigia ed è un modello Durst 609 e può essere orientato in due posizioni perpendicolari a seconda dell'uso come proiettore o come ingranditore. Questo dispositivo è costituito da un corpo superiore, collegato mediante una colonna rigida alla valigia. Una rotella, posta sulla colonna, permette la regolazione della distanza tra ingranditore vero e proprio e base, così da poter variare la messa a fuoco. Il corpo superiore è apribile superiormente ed è costituito da un apparato illuminante alimentato a corrente elettrica, con lente condensatrice , un vano nel quale inserire il telaio porta negativi o dia, e una parte dove si inserisce l'obiettivo attualmente mancante. Sotto al porta obiettivo si ha un filtro rosso. Dal fuoriesce un cavo di alimentazione di rete con interruttore. Il telaio porta negativo è costituito da due cornici in metallo con vetro trasparente all'interno che possono essere sovrapposte e fissate una all'altra. La lampada rossa è inserita in un portalampada con pinza per il fissaggio. Si hanno poi tre timer meccanici con carica a molla, due in metallo da 10 e 60 minuti e uno in plastica da 60 minuti. Sulla valigia, esternamente, sono presenti delle scritte a vernice che indicano probabilmente la provenienza del materiale. IGB-8971

apparecchio fotografico a cassetta, panoramico, a pellicola in rullo

manifattura 1949 circa Questo apparecchio fotografico, costruito in metallo e ricoperto in pelle, ha forma parallelepipeda con parete frontale concava. Nella parete frontale è inserito un obiettivo girevole, a focale variabile, attorno ad un asse verticale. All'estremità superiore di questo asse è inserita una rotella orizzontale per la carica, a molla, della rotazione e un comando pneumatico che aziona la rotazione (scarica della molla di richiamo). Per permettere la rotazione dell'obiettivo, la parte di camera oscura che lo collegal resto dell'apparecchio è in pelle marrone. All'interno dell'obiettivo Vario Novar Anastigmat 1:4,5 f=75mm sono presenti un diaframma a iride (aperture da f/4,5 a f/22) e un otturatore centrale (velocità di scatto 1/25, 1/75, 1/200 di secondo) con posizioni regolabili direttamente sull'obiettivo, mediante ghiere e levette. Sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore, è anche presente un foro per l'inserzione di un comando di scatto a distanza (mancante). Premendo un pulsante di sblocco posto lateralmente è possibile aprire la cassetta e accedere all'interno dell'apparecchio. All'interno, il porta pellicola in rullo (per formati 6x18cm) veniva alloggiato in un apposto vano posto in un lato e la pellicola si disponeva lungo un telaio curvo in metallo disposto longitudinalmente. Sulla custodia esterna, superiormente e in corrispondenza del rullo interno, è presente un dispositivo per l'avanzamento e il riavvolgimento della pellicola, inferiormente è inserito un comando di blocco per il dispositivo di rotazione dell'obiettivo. Sopra alla pellicola si inseriva una protezione nera in materiale plastico di forma semicircolare. Sulla parete posteriore, opposta all'obiettivo, si trova una finestrella circolare in vetro rosso, coperta da uno sportellino scorrevole in metallo, per la lettura del numero della posa direttamente sul retro della pellicola. IGB-9127