Tech Stories Politecnico di Milano 1863-2013

Per celebrare i primi 150 del Politecnico di Milano, il Museo ha collaborato alla realizzazione della mostra "TECH STORIES Politecnico di Milano 1863 - 2013", tenutasi dal 12 Giugno al 10 Dicembre 2013 presso il Museo.

Accanto all'esposizione, un percorso attraverso gli oggetti presenti nelle collezioni del Museo permette di ripercorrere la storia delle due istituzioni e dei personaggi che vi hanno dedicato il proprio pensiero e lavoro.
Il Politecnico e il Museo hanno infatti legami antichi e profondi, a partire dalla formazione del fondatore del Museo Guido Ucelli, che nel 1909 si laurea in Ingegneria industriale ed elettrotecnica proprio presso il Politecnico di Milano.
L'edificio monumentale in cui è ospitato, il monastero olivetano di San Vittore, è stato restaurato da Piero Portaluppi, Ferdinando Reggiori e Enrico Griffini,
professori del Politecnico.
Un gran numero di oggetti conservati al Museo porta, direttamente o indirettamente, la firma di docenti o di allievi dell'Ateneo.
Tra i personaggi che hanno reso grande il Politecnico, e di cui sono conservate testimonianze materiali al Museo, sono stati scelti i seguenti: Giuseppe Colombo, Enrico Forlanini, Giulio Natta, Giovanni Battista Pirelli, Giovanni Virginio Schiaparelli,Guido Ucelli, Francesco Vecchiacchi.

Motore Diesel Savoia

Savoia 1920 Motore a combustione interna, ad unico cilindro verticale, con due palchetti e relative scale per l'ispezione e la manutenzione. In particolare, il palchetto di sinistra consente di accedere alla pompa di lavaggio, deputata al raffreddamento idraulico, e al sistema che sovrintende alla distribuzione del lubrificante e all'azionamento delle valvole del cilindro. L'incastellatura del motore è una struttura a due gambe imbullonate su una base imprigionata nel pavimento. Sul fronte dell'incastellatura, si riconosce, la struttura di supporto degli ingranaggi dell'albero motore (in basso), il compressore per la polverizzazione del combustibile (subito sopra), e il regolatore tachimetrico di tipo centrifugo (a sinistra). Un sistema di ingranaggi e alberi collega l'albero motore al compressore per la polverazzizazione, al regolatore tachimetrico e al sistema di distribuzione. Allo stesso modo, il regolatore tachimetrico comanda l'afflusso di carburante dal polverizzatore alla testa del cilindro. All'interno dell'incastellatura si trovano il cilindro, con il pistone, e parte dell'albero motore collegati tra loro attraverso il sistema biella-manovella. Dietro l'incastellatura si trovano il resto dell'albero motore e il volano, struttura circolare massiva che scende sotto il pavimento in un'apposita fossa, per circa un terzo del diametro. In cima all'incastellatura, in corrispondenza della testa del cilindro, si trovano il già citato polverizzatore (al centro) e le due valvole di lavaggio (ai lati) del sistema di raffreddamento. D-628