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Durst M 601

Durst 1972 ca. - 1977 ca. Ingranditore fotografico per stampe in bianco e nero. E' costituito da un corpo superiore (testa), collegato mediante un'asta rigida con scala graduata ad una base in materiale plastico. Una rotella, posta lateralmente, permette la regolazione della distanza tra corpo superiore e base (distanze fino a 76cm), così da poter variare il fattore di ingrandimento. Il corpo superiore è costituito da apparato illuminante e testa dell'ingranditore. Questi sono contenuti in una scatola in metallo con griglie di areazione. Dal basso, in corrispondenza dell'apparato illuminante, fuoriesce il cavo di alimentazione alla rete elettrica. Sulla parete frontale si ha uno schermo per vedere l'immagine che si sta stampado e, sotto, un telaio per l'inserimento di un filtro colorato. L'apparato illuminante è costituito da una lampada e due lenti condensatrici. Sotto alla testa si ha un telaio in metallo completamente estraibile, per l'inserimento del negativo formato 6x6cm (portanegativi Sivoneg). Questo telaio è costituito da due parti richiudibili una sull'altra, con al centro due vetri del formato del negativo (6x6cm). E' possibile individuare porzioni inferiori da proiettare spostando delle linguette in metallo appositamente inserite nei telai. Sotto al porta telaio è inserito un soffietto con lunghezza che può essere variata agendo su un'apposita rotella posta lateralmente (consentendo così la messa a fuoco). All'altra estremità del soffietto si inserisce l'obiettivo Durst Componon 1:5,6 f=80cm con diaframma a iride interno con aperture regolabili da f/5,6 af/22. Un filtro rosso, inserito su un telaio circolare, è posizionabile a piacere davanti alla lente più esterna. IGB-13292

Cinemeccanica Victoria 1

Cinemeccanica S.p.a. 1920 ca. Questo apparecchio cinematografico è costituito da una parte di proiezione e un apparato illuminante entrambi posizionati su un cavalletto in metallo. La lampada di illuminazione è costituita da una lanterna in lamiera con condensatore e camino con illuminazione ad arco voltaico con regolazione esterna. Della lampada sono presenti solo i sostegni mentre mancano lo specchio parabolico a carboni e la lente condensatrice. I sostegni sono inseriti su guide scorrevoli mediante meccanismo di vite senza fine regolato con manopole situate posteriormente. Nella parte anteriore è inserito in orizzontale un tubo in ottone a forma di tronco di cono chiuso da un tappo removibile. Le due parete laterali della lampada sono apribili e forate per permettere l'areazione della lanterna. Davanti al tubo della lanterna è inserito il dispositivo meccanico di proiezione costituito da un telaio in ferro al quale sono fissati i due portabobine, uno superiormente e uno inferiormente. In quello superiore è inserita una bobina in ferro per pellicole formato 35 mm (per 45m di pellicola). La pellicola si inserisce in un telaio guida con un riquadro aperto posto di fronte al punto di uscita del fascio illuminante e fuoriesce dal basso. Sul cavalletto sono anche fissati il motorino elettrico di funzionamento e un reostato. Il motorino è collegato mediante una cinghia che trasmette il moto agli ingranaggi che permettono l'avanzamento alternato della pellicola: ruote dentate e cilindri con dentini sporgenti posti sui lati che trascinano la pellicola. Una manovella permette anche l'avanzamento manuale. Davanti al riquadro dove viene illuminato il fotogramma è inserito un porta obiettivo con messa a fuoco a cremagliera comandata con vite senza fine. L'ottica è mancante. Davanti ad esso si ha un'asta dove andrebbe inserito l'otturatore a pale, mancante. IGB-14619

Epidiascopio Aldis Epivisor

Aldis 1957 circa Dispositivo di forma all'incirca trapezoidale, costituito da una testa poggiante su una base, entrambe in metallo. Nella testa sono contenuti l'apparato illuminante e due obiettivi. All'interno della testa si trovano infatti un portalampada con lampada a filamento con specchio concavo sul retro e lente condensatrice davanti. Accanto alla lente si hanno due vetri smerigliati. Oltre si hanno altri due specchi concavi disposti sui lati per aumentare la luminosità. Davanti, allo stesso livello, è inserito l'obiettivo utilizzato per la visione di diapositive Aldis Star Anastigmat f=100mm f/2.8. Questo obiettivo ha forma piramidale e, all'incirca a metà, è interrotto da un telaio nel quale si inseriscono fino a due diapositive formato 24x36mm da proiettare. Il telaio è vincolato alla parte di obiettivo anteriore e con esso può ruotare ed assumere posizione verticale o orizzontale. Sotto alla testa dell'epidiascopio si ha un disco in metallo collegato mediante un'asta alla base che può essere avvicinato ed allontanato dalla base della testa agendo su un'apposita leva. In corrispondenza del punto di contatto tra disco e testa è inserito un vetro trasparente quadrato di formato14x14cm. Sul disco si appoggiano le immagini opache da proiettare. All'interno della testa, nella parte alta sopra al vetro trasparente si ha uno specchio inclinato a 45° che proietta l'immagine in un secondo obiettivo Aldis f/4 f=35cm costituito da un sistema di lenti convergenti. Nella zona tra lente convergente, vetro quadrato e specchio a 45° è presente una lamina nera in metallo che può essere ruotata agendo su un'apposita rotella esterna e che consente l'utilizzo dell'epidiascopio come proiettore di diapositive (lamina in posizione orizzontale) o come proiettore di immagini opache (lamina in posizione verticale). La testa è chiusa da un coperchio nel quale è fissata una ventola per il raffreddamento con trasformatore. Lampada e ventola sono collegati ad un cavo elettrico da utilizzare per l'alimentazione di rete. Sulla parete esterna si ha l'interruttore di accensione. L'obiettivo per la visione di diapositive 24x36mm può essere sostituito con un altro obiettivo della stessa forma, un Aldis Uno f=250mm, con un telaio in legno per positivi trasparenti di formato 12x12cm. L'epidiascopio è coperto da un cappuccio in tela cerata. IGB-15493