MOSAICO TECNOLOGICO Reti, industrie e consumi nell'Italia moderna

Mosaico tecnologico è l'esposizione permanente dedicata ai paesaggi tecnologici che hanno caratterizzato la modernizzazione del Paese nel secondo Novecento, con particolare riferimento all'evoluzione delle infrastrutture a rete, allo sviluppo del sistema industriale e all'avvento della società dei consumi.

In mostra esempi tratti da importanti realtà produttive, infrastrutturali e impiantistiche, insieme a beni domestici durevoli che hanno popolato nel tempo le nostre case accompagnando i cambiamenti della società. Oggetti familiari e inconsueti, comuni o unici, provenienti da ambiti tecnologici diversi, si presentano uno accanto all'altro, come tessere in un grande mosaico, per raccontare passaggi significativi alla base del nostro modo di vivere attuale.

Oltre 200 oggetti, con highlights delle collezioni museali e nuove acquisizioni, tra cui spicca il Quadro Sinottico Snam, impiegato dal 1985 al 2012 nel Centro di Dispacciamento di San Donato Milanese per gestire la rete di trasporto del gas naturale in Italia.

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Commodore 64 (C64)

Commodore Business Machines (CBM) 1985 ca. Chassis con forma rettangolare e bordi arrotondati, in materiale plastico marrone chiaro con tastiera marrone scuro e grigio scuro e quattro piedini in gomma nera. La superficie superiore è obliqua al fine di ottimizzare la visione e l'uso della tastiera. Nella parte alta si hanno le griglie di aerazione e la spia di funzionamento. La tastiera è munita di 61 tasti alfanumerici con profilo ergonomico, una barra spazio (tutti color marrone scuro) e quattro tasti funzione (f1/f2, f3/f4, f5/f6, f7/f8) color grigio scuro. Sul lato destro si trovano due porte (control 1 e 2) per il comando giochi (paddle, joystick, penna ottica), l'interruttore di accensione e il connettore per l'alimentazione. Sul retro si trova uno slot per il collegamento di espansioni (connettore per cartuccia), un connettore TV, le uscite video e audio, una porta seriale per floppy disk singolo da 5.25" o stampante, un interfaccia per il collegamento di un registratore a cassette Datasette e una user port (programmabile di input/output o connettore per cartucce ad inserimento come l'interfaccia RS232. All'interno, sulla scheda madre, sono inseriti, tra i vari componenti, il microprocessore MOS Technology 6510, con 64 KByte di RAM e 20 KByte di ROM, il chip video 6567 VIC-II per 16 colori, il chip audio 6581 SID (Sound Interface Device) . All'interno si hanno inoltre la circuiteria del video e il modulatore, schermati per evitare interferenze. E' inoltre presente una stampante a matrice di punti con scocca in plastica beige e marrone con parte superiore trasparente. Sotto al coperchio trasparente si trova il rullo per il trascinamento della carta a modulo continuo, la testina ad aghi e la guida su cui scorre. All'esterno, in corrispondenza del rullo, si ha una manopola per l'avanzamento della carta. Sul lato sinistro si trova l'interruttore di accensione. Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione alla rete elettrica, si hanno due prese multiplo e un deviatore T-5-4. Caratteristiche tecniche: Processore: CPU: MOS Technology 6510 Velocità CPU: 0,985 MHz (versione PAL) Altri coprocessori: VIC-II, SID FPU: none ROM: 20 kB RAM:64 kB Video: Risoluzione massima: 40x25 (colonne x righe) in modo testo, 320x200 in modo "hi-res", 160x200 in modo "multicolor" Sistema operativo di serie: KERNAL (che sta per Keyboard Entry Read, Network, And Link) Altro software di serie: CBM BASIC 2.0 IGB-9299

Polaroid Polavision Land Camera

Polaroid Corporation 1978 ca. - 1980 ca. Cinepresa leggera, in plastica e metallo. Di forma parallelelpipeda con impugnatura ergonomica in plastica. E' presente in una borsa rigida in pelle e velluto con tracolla in pelle e chiusura con cerniera. All'interno dell'apparecchio si ha un motore elettrico alimentato con quattro batterie da 1,5V inserite nell'impugnatura. Sul lato destro è inserito un mirino con oculare in gomma. E' possibile inserire o disinserire l'oculare facendo avanzare/indietreggiare la lente del mirino mediante l'apposita slitta posta nelle vicinanze. Sopra al mirino è presente la spia di test della carica delle batterie con pulsante di attivazione. L'altra parete laterale è incernierata sul retro e parzialmente apribile per l'inserimento della cartuccia Land type 608. All'interno un piccolo ingranaggio rotante si incastra in un apposito foro nella cartuccia che permette l'avanzamento della pellicola (che ha le stesse dimensioni e perforazioni della pellicola Super 8). La pellicola è tutta contenuta all'interno della cartuccia tranne un breve tratto. In corrispondenza del punto dove la pellicola emerge dalla cartuccia, è inserita una guida che permette di farla scorrere dietro all'obiettivo. Sulla parete frontale è inserito, al centro, l'obiettivo Polaroid Zoom 1:1.8 f=12.5-25mm con messa a fuoco variabile da 2 a 5m o oltre 5 metri (ovvero da 6 a 15 ft o oltre 15ft) e zoom per distanze focali da 12,5 a 25 mm. Messa a fuoco e zoom si regolano direttamente sull'obiettivo. Sopra all'obiettivo è posizionata la fotocellula dell'esposimetro (non TTL). Sotto alla cinepresa, è inserita l'impugnatura. Due tasti posti davanti e dietro sull'impugnatura permettono l'avvio della ripresa e lo scatto di istantanee. Sotto all'impugnatura oltre al dispositivo di sblocco del coperchio del vano batteria si trova un foro filettato per l'inserimento su cavalletto. Sopra c'è un contatto per collegare un comando a distanza. Sono inoltre disponibili un microfono con interruttore e spina tripolare, due cavetti con spine tripolari e pentapolari, una lente per primi piani (distanze inferiori a 2 m) e due libretti di istruzioni per l'uso degli accessori e delle cartucce di pellicola. IGB-9761