Telefono Grillo
1967 circa
inventario
D-1890
autori
Zanuso, Marco
(designer)
; SIT Siemens - Italtel
(produttore)
collocazione
M0/ Reti, Industrie e Consumi
descrizione
Telefono modello Grillo, colore rosso, con cordone e spina.
Il telefono Grillo fu un modello di telefono domestico a conchiglia, progettato nel 1965 dai designer italiani Marco Zanuso e Richard Sapper e prodotto da Siemens Italtel fino al 1979. Il Grillo misurava 8 x 7 x 16 cm, rendendolo un telefono particolarmente agevole e portatile per gli standard dell'epoca.
La sua progettazione era innovativa, in quanto fu il primo telefono a presentare una struttura a conchiglia, con microfono, ricevitore e disco combinatore integrati in un involucro molto sottile (1 mm) di plastica ABS, un materiale leggero e resistente. Il suo meccanismo a scatto permetteva un uso comodo, celando al contempo i suoi componenti. La struttura pieghevole non teneva conto solo di fattori estetici, ma risolveva anche il disallineamento tra l'orecchio e la bocca che si riscontrava spesso nei ricevitori telefonici tradizionali, offrendo un'esperienza più confortevole all'utente. Questa attenzione all'ergonomia era particolarmente avanzata per l'epoca e dimostrava un approccio incentrato sull'utente, al tempo ancora insolito.
Il Grillo appariva più come un oggetto scultoreo o decorativo che come un telefono, lambendo il confine tra tecnologia domestica e design. Per questa ragione venne già particolarmente celebrato ai suoi tempi ricevendo il Compasso d'Oro nel 1967 dall'Associazione per il Disegno Industriale (cfr. https://www.adidesignmuseum.org/en/schede/grillo/ ) e la Medaglia d'Oro alla Biennale del Design di Lubiana nel 1968. Il Grillo non solo incarnava lo spirito del design degli anni '60, recuperando l'estetica del popolare telefono Trimline di Henry Dreyfuss ma anticipava anche le future tendenze nella comunicazione portatile, in quanto concepito come un telefono portatile secondario alla linea fissa principale che, grazie crescente numero di prese telefoniche nelle case italiane negli anni '60, gli utenti potevano installare in qualsiasi stanza con una presa telefonica.
Il Grillo fu concepito fin dall'inizio come un accessorio di design oltre che come un telefono. La sua vivace combinazione di colori e gli slogan pubblicitari, come "un telefono per il tuo angolo preferito", che completavano lo stile pop art dell'epoca, incoraggiavano l'espressione personale e la personalizzazione.
Il nome del dispositivo, Grillo, derivante dal suono cinguettante della sua suoneria, comunicava un senso di giocosità e novità, che distingueva l'oggetto ancora di più dall'immaginario telefonico tradizionale (cfr. https://www.finestresullarte.info/en/works-and-artists/the-grillo-phone-a-nice-way-to-make-a
phone-call ). L'attenzione al dettaglio di design era grande, con persino il colore della spina abbinato al colore del corpo principale del telefono (cfr. https://www.adidesignmuseum.org/en/schede/grillo/ ). Inoltre, il suo marketing attingeva al crescente desiderio di comunicazione personale e privacy. Ogni suo utente poteva ricevere o effettuare chiamate in un ambiente privato avendo più telefoni in casa, cosa che non era possibile con i telefoni tradizionali centralizzati. In questo modo, il Grillo contribuì ad introdurre la comunicazione personale e decentralizzata in casa.
In linea con i cambiamenti demografici ed il crescente potere d'acquisto della classe media italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale, il mercato di riferimento primario dell'azienda era costituito da giovani e famiglie. All'epoca, l'Italia attraversò una fase estesa di espansione economica nota come "miracolo economico italiano" o "boom economico italiano" che durò fino alla fine degli anni '60 e vide una crescita media annua del PIL di circa il 6%.
Il telefono veniva distribuito in leasing da SIP, l'ex compagnia italiana di telecomunicazioni, come dispositivo aggiuntivo oltre al telefono fisso e all'abbonamento telefonico. Il suo prezzo relativamente basso e la disponibilità del leasing hanno contribuito a diffondere il dispositivo oltre la classe superiore, ma il suo posizionamento come oggetto di design lo destinava implicitamente ancora ad un pubblico di classe media e consapevole dell'estetica. Per questa ragione, è rimasto un certo grado di esclusione sociale; era improbabile che il telefono raggiungesse utenti rurali, anziani o della classe operaia per i quali l'idea di "un telefono in ogni stanza" era economicamente o praticamente infattibile.
Il ruolo storico e sociale del telefono Grillo può essere compreso grazie al concetto di "sistemi socio-tecnici". Questo termine si riferisce alla combinazione di comportamento umano, strutture istituzionali e pratiche culturali che insieme modellano il modo in cui un oggetto tecnologico viene fruito ed accolto nella società. Per comprendere meglio il successo e l'importanza del telefono Grillo, è fondamentale pertanto considerare il sistema sociotecnico che lo ha supportato.
Sebbene il dispositivo stesso fosse piccolo e semplice, si basava su una vasta rete di competenze tecniche, strutture istituzionali e innovazioni materiali che ne rendevano possibile la produzione, la distribuzione e l'uso. L'ascesa del design industriale negli anni '60 fu uno dei fattori che contribuì a rendere possibile l'affermazione di questo prodotto. Designer, produttori industriali e industrie meccaniche e chimiche collaborarono in questi anni con i designer nella sperimentazione di nuovi materiali, in particolare le materie plastiche (cfr. https://italianstudies.org.uk/2019/03/01/the-making-of-modern-italy-art-and-design-in-the-early
1960s/ ).
Zanuso e Sapper si servirono analogamente di questi nuovi approcci e tecnologie per lo sviluppo del telefono Grillo. Queste scelte tecniche, sebbene non sempre visibili ai consumatori, erano il prodotto di un lavoro di collaborazione tra le discipline di design, ingegneria e produzione. Il caso del telefono Grillo pertanto fu in linea con le tendenze generali della più ampia storia del design italiano dell'epoca.
Per contro, l'immagine pubblica del Grillo fu caratterizzata da fotografie eleganti, slogan accattivanti e appelli emotivi, aspetti tutti che ne tendevano piuttosto a nascondere la complessità tecnica e organizzativa sottostante. Le campagne di marketing e i media celebravano e riconoscevano il Grillo come un modello originale e contraddistinto una forte identità visiva, ideale per camere da letto o angoli stretti. Gli annunci pubblicitari del Grillo apparivano non solo su riviste tecniche ma anche su riviste femminili, pubblicazioni di interior design e persino nei cinema. I poster per la campagna "il telefono in mostra" furono collocati nelle principali città italiane, rendendo il Grillo un prodotto culturale altamente visibile.
Sebbene l'idea del telefono come dispositivo individuale e personale non fosse ancora completamente affermata, cosa che sarebbe avvenuta solo con la diffusione dei telefoni cellulari negli anni '90, il Grillo contribuì a creare le condizioni culturali e tecniche per quel cambiamento, in particolare tra la generazione più giovane del suo tempo. Il suo cavo, infatti, era particolarmente lungo, il che consentiva libertà di movimento, anticipando l'uso dei cellulari personali.
Il telefono Grillo fu un successo commerciale nei suoi primi anni, e non fu dimenticato, tanto che oggi è un iconico oggetto da collezione. È stato presentato in molte pubblicazioni specializzate su arte e design, oltre che in musei di spicco, come lo Smithsonian Design Museum, il Philadelphia Museum of Art e il Centre Pompidou a Parigi. Ancora più significativamente, è stato presentato nel 1993 in una mostra al MoMA (cfr. https://www.moma.org/collection/works/4621). La disponibilità del Grillo sul mercato vintage mostra il suo duplice status di bene di consumo e artefatto culturale, facilmente accessibile ma posizionato come un oggetto con un forte valore artistico e storico e ancora oggi il Grillo continua riconfermare la sua natura di icona culturale apparendo in svariate serie TV ambientate nei suoi anni, inclusa Mission Impossible e nel film del 2021 House of Gucci, ambientato negli anni '70.
In conclusione, il telefono Grillo rappresenta un ottimo esempio di storia della tecnologia di consumo perché funge sia da utile strumento di comunicazione che da oggetto decorativo. Il suo successo è dovuto non solo al suo design unico, ma anche al fatto che si è adattato ai mutevoli valori sociali in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, specialmente tra i giovani.
Il telefono Grillo fu un modello di telefono domestico a conchiglia, progettato nel 1965 dai designer italiani Marco Zanuso e Richard Sapper e prodotto da Siemens Italtel fino al 1979. Il Grillo misurava 8 x 7 x 16 cm, rendendolo un telefono particolarmente agevole e portatile per gli standard dell'epoca.
La sua progettazione era innovativa, in quanto fu il primo telefono a presentare una struttura a conchiglia, con microfono, ricevitore e disco combinatore integrati in un involucro molto sottile (1 mm) di plastica ABS, un materiale leggero e resistente. Il suo meccanismo a scatto permetteva un uso comodo, celando al contempo i suoi componenti. La struttura pieghevole non teneva conto solo di fattori estetici, ma risolveva anche il disallineamento tra l'orecchio e la bocca che si riscontrava spesso nei ricevitori telefonici tradizionali, offrendo un'esperienza più confortevole all'utente. Questa attenzione all'ergonomia era particolarmente avanzata per l'epoca e dimostrava un approccio incentrato sull'utente, al tempo ancora insolito.
Il Grillo appariva più come un oggetto scultoreo o decorativo che come un telefono, lambendo il confine tra tecnologia domestica e design. Per questa ragione venne già particolarmente celebrato ai suoi tempi ricevendo il Compasso d'Oro nel 1967 dall'Associazione per il Disegno Industriale (cfr. https://www.adidesignmuseum.org/en/schede/grillo/ ) e la Medaglia d'Oro alla Biennale del Design di Lubiana nel 1968. Il Grillo non solo incarnava lo spirito del design degli anni '60, recuperando l'estetica del popolare telefono Trimline di Henry Dreyfuss ma anticipava anche le future tendenze nella comunicazione portatile, in quanto concepito come un telefono portatile secondario alla linea fissa principale che, grazie crescente numero di prese telefoniche nelle case italiane negli anni '60, gli utenti potevano installare in qualsiasi stanza con una presa telefonica.
Il Grillo fu concepito fin dall'inizio come un accessorio di design oltre che come un telefono. La sua vivace combinazione di colori e gli slogan pubblicitari, come "un telefono per il tuo angolo preferito", che completavano lo stile pop art dell'epoca, incoraggiavano l'espressione personale e la personalizzazione.
Il nome del dispositivo, Grillo, derivante dal suono cinguettante della sua suoneria, comunicava un senso di giocosità e novità, che distingueva l'oggetto ancora di più dall'immaginario telefonico tradizionale (cfr. https://www.finestresullarte.info/en/works-and-artists/the-grillo-phone-a-nice-way-to-make-a
phone-call ). L'attenzione al dettaglio di design era grande, con persino il colore della spina abbinato al colore del corpo principale del telefono (cfr. https://www.adidesignmuseum.org/en/schede/grillo/ ). Inoltre, il suo marketing attingeva al crescente desiderio di comunicazione personale e privacy. Ogni suo utente poteva ricevere o effettuare chiamate in un ambiente privato avendo più telefoni in casa, cosa che non era possibile con i telefoni tradizionali centralizzati. In questo modo, il Grillo contribuì ad introdurre la comunicazione personale e decentralizzata in casa.
In linea con i cambiamenti demografici ed il crescente potere d'acquisto della classe media italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale, il mercato di riferimento primario dell'azienda era costituito da giovani e famiglie. All'epoca, l'Italia attraversò una fase estesa di espansione economica nota come "miracolo economico italiano" o "boom economico italiano" che durò fino alla fine degli anni '60 e vide una crescita media annua del PIL di circa il 6%.
Il telefono veniva distribuito in leasing da SIP, l'ex compagnia italiana di telecomunicazioni, come dispositivo aggiuntivo oltre al telefono fisso e all'abbonamento telefonico. Il suo prezzo relativamente basso e la disponibilità del leasing hanno contribuito a diffondere il dispositivo oltre la classe superiore, ma il suo posizionamento come oggetto di design lo destinava implicitamente ancora ad un pubblico di classe media e consapevole dell'estetica. Per questa ragione, è rimasto un certo grado di esclusione sociale; era improbabile che il telefono raggiungesse utenti rurali, anziani o della classe operaia per i quali l'idea di "un telefono in ogni stanza" era economicamente o praticamente infattibile.
Il ruolo storico e sociale del telefono Grillo può essere compreso grazie al concetto di "sistemi socio-tecnici". Questo termine si riferisce alla combinazione di comportamento umano, strutture istituzionali e pratiche culturali che insieme modellano il modo in cui un oggetto tecnologico viene fruito ed accolto nella società. Per comprendere meglio il successo e l'importanza del telefono Grillo, è fondamentale pertanto considerare il sistema sociotecnico che lo ha supportato.
Sebbene il dispositivo stesso fosse piccolo e semplice, si basava su una vasta rete di competenze tecniche, strutture istituzionali e innovazioni materiali che ne rendevano possibile la produzione, la distribuzione e l'uso. L'ascesa del design industriale negli anni '60 fu uno dei fattori che contribuì a rendere possibile l'affermazione di questo prodotto. Designer, produttori industriali e industrie meccaniche e chimiche collaborarono in questi anni con i designer nella sperimentazione di nuovi materiali, in particolare le materie plastiche (cfr. https://italianstudies.org.uk/2019/03/01/the-making-of-modern-italy-art-and-design-in-the-early
1960s/ ).
Zanuso e Sapper si servirono analogamente di questi nuovi approcci e tecnologie per lo sviluppo del telefono Grillo. Queste scelte tecniche, sebbene non sempre visibili ai consumatori, erano il prodotto di un lavoro di collaborazione tra le discipline di design, ingegneria e produzione. Il caso del telefono Grillo pertanto fu in linea con le tendenze generali della più ampia storia del design italiano dell'epoca.
Per contro, l'immagine pubblica del Grillo fu caratterizzata da fotografie eleganti, slogan accattivanti e appelli emotivi, aspetti tutti che ne tendevano piuttosto a nascondere la complessità tecnica e organizzativa sottostante. Le campagne di marketing e i media celebravano e riconoscevano il Grillo come un modello originale e contraddistinto una forte identità visiva, ideale per camere da letto o angoli stretti. Gli annunci pubblicitari del Grillo apparivano non solo su riviste tecniche ma anche su riviste femminili, pubblicazioni di interior design e persino nei cinema. I poster per la campagna "il telefono in mostra" furono collocati nelle principali città italiane, rendendo il Grillo un prodotto culturale altamente visibile.
Sebbene l'idea del telefono come dispositivo individuale e personale non fosse ancora completamente affermata, cosa che sarebbe avvenuta solo con la diffusione dei telefoni cellulari negli anni '90, il Grillo contribuì a creare le condizioni culturali e tecniche per quel cambiamento, in particolare tra la generazione più giovane del suo tempo. Il suo cavo, infatti, era particolarmente lungo, il che consentiva libertà di movimento, anticipando l'uso dei cellulari personali.
Il telefono Grillo fu un successo commerciale nei suoi primi anni, e non fu dimenticato, tanto che oggi è un iconico oggetto da collezione. È stato presentato in molte pubblicazioni specializzate su arte e design, oltre che in musei di spicco, come lo Smithsonian Design Museum, il Philadelphia Museum of Art e il Centre Pompidou a Parigi. Ancora più significativamente, è stato presentato nel 1993 in una mostra al MoMA (cfr. https://www.moma.org/collection/works/4621). La disponibilità del Grillo sul mercato vintage mostra il suo duplice status di bene di consumo e artefatto culturale, facilmente accessibile ma posizionato come un oggetto con un forte valore artistico e storico e ancora oggi il Grillo continua riconfermare la sua natura di icona culturale apparendo in svariate serie TV ambientate nei suoi anni, inclusa Mission Impossible e nel film del 2021 House of Gucci, ambientato negli anni '70.
In conclusione, il telefono Grillo rappresenta un ottimo esempio di storia della tecnologia di consumo perché funge sia da utile strumento di comunicazione che da oggetto decorativo. Il suo successo è dovuto non solo al suo design unico, ma anche al fatto che si è adattato ai mutevoli valori sociali in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, specialmente tra i giovani.
definizione
telefono
acquisizione
Moneta, Silvano (2018)
settore
Telecomunicazioni
tipologia
telefono
scheda ICCD
PST