Telefono Sirio


1992 - 1994

inventario
IGB-12397
collocazione
deposito
descrizione
Apparecchio a posta mobile, il cui involucro esterno è realizzato da due parti in plastica bianca lucida assemblate tra loro; esso racchiude una suoneria e i meccanismi interni di funzionamento. Sul fronte è presente, entro una placca ruvida di forma rettangolare color grigio/azzurro opaco, una tastiera costituita da dodici tasti di forma quadrata in plastica nera: dieci per i numeri che vanno dallo "0" al "9" ; il tasto "#" e il tasto "". A destra della tastiera sono presenti altri due tasti: "R" tasto di messa in attesa e "RP" tasto di richiamata dell'ultimo numero selezionato.
Il microtelefono è anch'esso realizzato da due parti in materiale plastico bianco lucido assemblate tra loro. Il microtelefono racchiude il trasmettitore e il ricevitore, uniti da una parte centrale che funge da impugnatura ergonomia e si incorpora perfettamente, quando riposta, nella base dell'apparecchio. Il microtelefono poggia direttamente in due vani ricavati nella parte superiore della scocca (telefono a riposo). In questi due vani sono presenti due tasti di interruzione linea con funzioni di forcella. Il microtelefono è collegato alla base mediante un cavo a spirale ricoperto in plastica morbida nera.
Sul lato posteriore del telefono sono presenti un vano vuoto per l'impugnatura (in caso di trasporto del telefono), due connettori, un dispositivo a levetta a tre posizioni per la regolazione del volume della suoneria e un deviatore per il tipo di selezione DC/ MF (decadica/multifrequenza).
Sotto si ha un deviatore LU/DER (linea urbana/derivato) per uso singolo o attraverso un centralino.

A partire dagli anni '50, il telefono cominciò a modificarsi dal punto di vista dei materiali e della forma. L'introduzione delle materie plastiche e il peso crescente del design nella società iniziarono a modificarne l'aspetto. L'aspetto ergonomico rimaneva invece immutato, essendo legato alla distanza bocca/orecchio anche dal punto di vista tecnico. Alla fine degli anni '50 si assistette a un boom delle richieste di allacciamenti telefonici e questo spinse i fornitori di servizi a unificare gli apparecchi per far fronte ai problemi legati alla produzione e alla manutenzione. Nel 1959 nasce il primo modello unificato SIP ad opera di un designer, l'S59 di Lino Saltini.
Queste profonde revisioni dell'apparato produttivo si intrecciavano con la necessità di reinterpretare le tipologie tradizionali dei prodotti domestici, alla luce delle possibilità offerte dai nuovi materiali; reinterpretazione che venne svolta dal design che per la prima volta in Italia fu un interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche.
Tra la fine degli anni Sessanta, e soprattutto negli anni Settanta, si diffuse poi l'abitudine di avere più spine telefoniche all'interno dello stesso appartamento. Scompariva il telefono fissato a muro sulle pareti del corridoio o dell'ingresso. Era un'opportunità di caratterizzare in modo diverso gli ambienti a partire dai servizi richiesti: in salotto la filodiffusione, in camera da letto, sul comodino, il telefono per il servizio sveglia, e così via. Anche se non si era ancora affermata l'idea del telefono come strumento "individuale" e "personale" di comunicazione, cosa che sarebbe avvenuta solamente con la diffusione dei cellulari negli anni Novanta, ci si stava avviando verso un uso del telefono che prevedeva una maggiore privacy per tutti i componenti della famiglia.
Dalla metà degli anni '60 si diffusero anche i telefoni a tastiera attraverso la quale si fornivano le stesse sequenze di impulsi date dal disco compositore, ragione per la quale furono chiamate "finte tastiere".
Questo modello "Sirio" è stato progettato nel suo aspetto da "Giugiaro Design" nel 1987. La forma è disegnata per rispettare i criteri di semplificazione formale e di facilità di realizzazione imposti dalla produzione industriale. Costruito dalla SIP nel 1990-91, fu il primo telefono a tasti in Italia con il rumore a toni per ogni numero. La ricerca di essenzialità e di simmetria non va tuttavia a discapito della funzionalità e praticità d'uso, grazie anche alla moderna tecnologia elettronica, che aumenta le potenzialità dell'apparecchio consentendo una certa libertà dai vincoli ergonomici.
definizione
telefono automatico a batteria centrale (BCA), a tastiera
misure
altezza: 16 cm ca.; larghezza: 21,5 cm ca.; lunghezza: 8 cm ca.; peso: 558 g ca.
materiali
plastica di Acrilonitrile-Butadiene-Stirene (ABS) (pressofusione); metallo
iscrizioni
IT/92.TF/037 CE DRA 03UC 80 NMU 27925.7 02/98 MATR. D0677298 (documentaria)
LU/ DER (funzionale)
DC MF (funzionale)
settore
Telecomunicazioni
bibliografia
Telecom Italia, La commutazione automatica e quella numerica, Telecom Italia, 2008
tipologia
telefono
scheda ICCD
PST