proiettore fotografico
1900 ca. - 1949 ca.
inventario
IGB-9521
autori
manifattura
(esecuzione)
collocazione
deposito
descrizione
Proiettore a lanterna elettrica. La lanterna è costituita da un cilindro in lamiera, con fori per l'areazione. posizionato in orizzontale. La base posteriore è apribile e contiene il porta lampada in ceramica. Dal retro fuoriesce il cavo di alimentazione per il collegamento alla rete elettrica. Nella parte anteriore del cilindro è inserita una grossa lente condensatrice.
In corrispondenza della lente, anteriormente si ha un dispositivo fotografico costituito da due telai in legno uniti da un soffietto in cartone e tessuto. Sul telaio anteriore è inserito un diaframma a iride regolabile. Davanti al diaframma è posizionato un filtro rosso removibile.
Tutto l'apparecchio è fissato su un cavalletto in legno e la lunghezza del soffietto può essere variata, e con essa la messa a fuoco dell'immagine proiettata, agendo su due rotelle laterali che spostano il telaio posteriore lungo due guide presenti sulla base. Queste guide sono a loro volta inserite su una slitta che permette il movimento di tutto l'apparecchio mediante un meccanismo di vite senza fine azionato con una manovella posta sul retro. Ad una gamba del cavalletto è fissatto un interruttore di accensione della lampada.
Nel telaio posteriore è inserito lateralmente un porta lastra in legno, per lastre fotografiche 10x15cm.
Fin dalla fine del XIX secolo la mancanza di obiettivi perfetti di grande diametro e profondità di fuoco che permettessero l'uso di grandi negativi, rendeva necessario il ricorso agli ingrandimenti ovvero si faceva uso della riproduzione in scala maggiore dell'originale di immagini proiettando un negativo direttamente su carta sensibile o di un positivo su lastra sensibile (utile nel caso in cui sia necessario fare molte stampe). Questa operazione poteva essere realizzata con luce solare o con luce artificiale. Per gli ingrandimenti artificiali si utilizzavano apparecchi da proiezione, inizialmente lanterne di proiezione con lumi a petrolio poi con luce ossidrica o ossicalcica, successivamente elettrica e al magnesio.
In corrispondenza della lente, anteriormente si ha un dispositivo fotografico costituito da due telai in legno uniti da un soffietto in cartone e tessuto. Sul telaio anteriore è inserito un diaframma a iride regolabile. Davanti al diaframma è posizionato un filtro rosso removibile.
Tutto l'apparecchio è fissato su un cavalletto in legno e la lunghezza del soffietto può essere variata, e con essa la messa a fuoco dell'immagine proiettata, agendo su due rotelle laterali che spostano il telaio posteriore lungo due guide presenti sulla base. Queste guide sono a loro volta inserite su una slitta che permette il movimento di tutto l'apparecchio mediante un meccanismo di vite senza fine azionato con una manovella posta sul retro. Ad una gamba del cavalletto è fissatto un interruttore di accensione della lampada.
Nel telaio posteriore è inserito lateralmente un porta lastra in legno, per lastre fotografiche 10x15cm.
Fin dalla fine del XIX secolo la mancanza di obiettivi perfetti di grande diametro e profondità di fuoco che permettessero l'uso di grandi negativi, rendeva necessario il ricorso agli ingrandimenti ovvero si faceva uso della riproduzione in scala maggiore dell'originale di immagini proiettando un negativo direttamente su carta sensibile o di un positivo su lastra sensibile (utile nel caso in cui sia necessario fare molte stampe). Questa operazione poteva essere realizzata con luce solare o con luce artificiale. Per gli ingrandimenti artificiali si utilizzavano apparecchi da proiezione, inizialmente lanterne di proiezione con lumi a petrolio poi con luce ossidrica o ossicalcica, successivamente elettrica e al magnesio.
definizione
apparecchio da proiezione elettrico, a soffietto, per lastre 10x15cm
misure
altezza: 136 cm ca.; larghezza: 50 cm ca.; lunghezza: 168 cm ca.
materiali
metallo; legno; tessuto
acquisizione
Carrera, Graziella (2002)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Gioppi L., Dizionario Fotografico, Milano, Urlico Hoepli, 1892
Muffone D. G., Fotografia pei dilettanti : Come dipinge il sole, Milano, Urlico Hoepli, 1906
Muffone D. G., Fotografia pei dilettanti : Come dipinge il sole, Milano, Urlico Hoepli, 1906
tipologia
apparecchio da proiezione
scheda ICCD
PST