apparecchio fotografico a cassetta, messa a fuoco mediante vite senza fine, a lastre 9x12cm


1900 ca. - 1910 ca.

inventario
IGB-6053
autori
L'Universel (costruttore)
collocazione
deposito
descrizione
Questo apparecchio fotografico, costruito in legno e ricoperto in pelle, ha forma parallelepipeda e maniglia in cuoio per il trasporto.
Sono presenti due mirini a riflessione per pose in verticale e in orizzontale. Vicino ai mirini, due livelle a bolla permettono il posizionamento corretto dell'apparecchio.
L'obiettivo, a fuoco fisso, è inserito nella parete frontale.
La messa fuoco avviene attraverso una rotella posizionata sotto all'obiettivo che permette di spostare avanti e indietro l'obiettivo stesso (le posizioni indicate variano da 2 a 10).
All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (indicazioni numeriche da 6 a 64).
Sotto alla rotella di messa a fuoco ne troviamo altre due: una per la chiusura dell'otturatore (tempi da 1/120 sec a 1 sec più la posa B) costituito da una semplice lastrina in metallo, posizionato dietro all'obiettivo, che può scorrere orizzontalmente, l'altra per il comando del meccanismo di cambio lastre a caduta.
Frontalmente, vicino all'obiettivo, troviamo un pulsante di scatto dell'otturatore e un foro per il collegamento di un comando pneumatico di scatto a distanza.
La parete posteriore è apribile per permettere l'inserimento dei 12 portalastra caricati con lastre in vetro di formato 9x12cm e per effettuare la manutenzione.
L'immagazzinaggio delle lastre avviene direttamente all'interno della cassetta.
Sotto e su un lato sono presenti dei fori filettati per il posizionamento su cavalletto.

Gli apparecchi fotografici a cassetta (in inglese "box camera") furono introdotti sul mercato dalla Kodak nel 1888 con il modello Kodak N°1.
Lo slogan pubblicitario diceva: "You push the button - we do the rest.", ovvero tu premi il pulsante e noi facciamo il resto, ad indicare la semplicità d'uso di questo apparecchio fotografico.
Dopo i primi modelli a fuoco fisso e senza possibilità di messa a fuoco o regolazione del diaframma e dei tempi di posa, si ebbero apparecchi, come questo, anche con alcune di queste funzioni ma comunque ridotte a poche possibilità.
Naturalmente con questi strumenti non era possibile ottenere immagini di grande qualità ma chiunque era in grado di non fare errrori ed imparare a comporre un'immagine, far scattare un otturatore e maneggiare un apparecchio fotografico.
Quasi tutti i costruttori di apparecchi fotografici di quel tempo produssero modelli più o meno accessoriati di queste box camera.
definizione
apparecchio fotografico a cassetta, messa a fuoco mediante vite senza fine, a lastre 9x12cm
misure
altezza: 20 cm ca.; larghezza: 24,5 cm ca.; lunghezza: 12 cm ca.; peso: 1,98 kg ca.
materiali
legno; metallo; vetro; pelle
acquisizione
Publifoto (1962)
iscrizioni
B.te S.C.D.C. N° 5067 (documentaria)
SERIE A. RECTILINEAIRE EXTRA RAPIDE N°20165 (documentaria)
MUSEO SCIENZA 6053 MILANO (documentaria)
settore
Fotocinematografia
bibliografia
Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004
tipologia
apparecchio fotografico
scheda ICCD
PST