modello in scala, rappresentante il nuraghe di Losa. Il modello è composto da un mastio centrale, tre torri, collegate da una cinta muraria, e una torretta-capanna, con tetto in paglia, situata tra una torre e il mastio.

modello architettonico rappresentante il nuraghe Losa. Questo plastico fu fatto realizzare dal CNR in occasione dell'Esposizione Universale di Chicago del 1933, "A Century of Progress", che intendeva celebrare il progresso scientifico e tecnologico. Il modello è stato progettato e costruito dal Museo del Genio Militare Italiano di Roma.
Più celebre e ben conservato esempio di architettura megalitica della cività nuragica, il nuraghe Losa (nurache 'e losa significa nuraghe delle tombe) prende il nome dalla presenza, nell'area cisrcostante, di una tomba dei giganti, in opera isodoma, in cui son state ritrovate urne cinerarie romane scavate nella roccia. Il complesso è costituito da un nuraghe trilobato, con antemurale turrito, e un villaggio di capanne circolari, il tutto circondato da una cinta muraria difensiva.
Sono distinguibili più fasi costruttive:
il mastio centrale, una torre tronco-conica, risale all'età del Bronzo medio e venne costruito tra il XV secolo e l'inzio del XIII secolo a.C.;
il bastione trilobato che circonda il mastio, formato da tre torri collegate da muratura a formare un triangolo equilatero, l'antemurale e la cinta muraria vengono attribuite all'eta del Bronzo recente ed età del ferro, costruiti probabilmente tra la metà del XIII secolo e la fine del XII secolo a.C.;
la torretta capanna, ritenuta utilizzata per funzioni e rituali, chiamata Capanna 1, risale alla fine del XII - inizio IX secolo a.C.
Il sito è stato frequentato fino all'alto medioevo, VII-VIII secolo d.C., anche a scopo funerario.