albarello
1775 post - 1799 ante
inventario
IGB-1890
autori
Ambito campano
collocazione
M1/ Farmacia antica
descrizione
Vaso apotecario a rocchetto, forma comunemente denominata albarello. Corpo cilindrico su piede piano. Collo appena rilevato con ampia bocca con orlo estroflesso.
Alcuni studiosi riferiscono le iniziali G. V. dipinte sul vaso alla farmacia di appartenenza, altri alla manifattura di provenienza.
Il vaso, per la tipologia e per le modalità decorative, risulta essere di produzione meridionale.
Le caratteristiche morfologiche che ad una prima analisi potrebbero far pensare alle manifatture di Laterza, non trovano al momento precisi riscontri e consigliano una più generica attribuzione ad area meridionale dell'ultimo quarto del XVIII secolo, oppure, al limite, primo quarto del XIX secolo soprattutto in virtù dello stile della corona fogliata che incornicia la sigla della farmacia.
Non si esclude, a livello ipotetico, una produzione di ambito napoletano. Nel testo di C. Pedrazzini (vedi bibliografia di confronto) viene descritta la farmacia Andreotti di Salerno dove compaiono esemplari similari "dipinti grossolanamente (...), figure mitologiche e bibliche, angeli, guerrieri, stemmi di case regnanti, caravelle e paesaggi (...) alcuni portano la data 1697, con le iniziali G. L. ad indicare con molta probabilità, il nome ed il paese della fabbrica di queste maioliche. "
La sigla doveva probabilmente indicare la manifattura o la proprietà originaria dei vasi da farmacia, acquisiti o prodotti per il corredo della farmacia salernitana che venne inaugurata nel 1789.
L'iscrizione C=AB presente sul vaso sembra voglia spiegare l'episodio biblico della lotta fra Caino ed Abele ripreso dalla decorazione.
Alcuni studiosi riferiscono le iniziali G. V. dipinte sul vaso alla farmacia di appartenenza, altri alla manifattura di provenienza.
Il vaso, per la tipologia e per le modalità decorative, risulta essere di produzione meridionale.
Le caratteristiche morfologiche che ad una prima analisi potrebbero far pensare alle manifatture di Laterza, non trovano al momento precisi riscontri e consigliano una più generica attribuzione ad area meridionale dell'ultimo quarto del XVIII secolo, oppure, al limite, primo quarto del XIX secolo soprattutto in virtù dello stile della corona fogliata che incornicia la sigla della farmacia.
Non si esclude, a livello ipotetico, una produzione di ambito napoletano. Nel testo di C. Pedrazzini (vedi bibliografia di confronto) viene descritta la farmacia Andreotti di Salerno dove compaiono esemplari similari "dipinti grossolanamente (...), figure mitologiche e bibliche, angeli, guerrieri, stemmi di case regnanti, caravelle e paesaggi (...) alcuni portano la data 1697, con le iniziali G. L. ad indicare con molta probabilità, il nome ed il paese della fabbrica di queste maioliche. "
La sigla doveva probabilmente indicare la manifattura o la proprietà originaria dei vasi da farmacia, acquisiti o prodotti per il corredo della farmacia salernitana che venne inaugurata nel 1789.
L'iscrizione C=AB presente sul vaso sembra voglia spiegare l'episodio biblico della lotta fra Caino ed Abele ripreso dalla decorazione.
definizione
vaso da farmacia a rocchetto
misure
altezza: 21 cm ca.; diametro: 15 cm ca.
materiali
maiolica (decorazione)
acquisizione
Cose d'altri tempi (1957)
iscrizioni
C=AB (celebrativa)
settore
Collezioni d'arte
bibliografia
Pedrazzini C., La Farmacia storica ed artistica italiana, Milano, Vittoria, 1934
tipologia
vaso da farmacia
scheda ICCD
PST