calco di medaglia
1955
							inventario
						IGB-14671
					
							identificazione 
del soggetto
						Esposizione Internazionale di Milanodel soggetto
							autori
						
							 Castiglioni, Giannino
								
									(modellatore)
								; Cappuccio, Angelo
								
									(incisore)
								;  Stabilimento Stefano Johnson spa
								
									(esecutore)
									
					
							collocazione
						deposito
							
							descrizione
						
							Al recto, due allegorie una maschile e l'altra femminile. La figura femminile, la Scienza, con un libro tra le mani, è raffigurata nell'atto di baciare sulla fronte la figura maschile, semi ignuda, del lavoro con tra le mani un martello. Al verso, presenta albero di alloro con rami estesi in entrambe le direzioni e una veduta dell'ingresso all'Esposizione.
								
Il calco in gesso venne realizzato nel 1955 dallo Stabilimento Stefano Johnson di Milano come integrazione della corrispettiva medaglia, mancante nel medagliere donato nell'anno precedente al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci, in quanto lo Stabilimento desiderava conservarne l'unico esemplare in possesso. L'opera da cui il calco è ricavato è la medaglia premio dell'Esposizione Internazionale di Milano del 1906, realizzata da Giannino Castiglioni a seguito della vittoria al concorso bandito dall'Esposizione per la medaglia ufficiale. Nello stesso anno lo scultore fu introdotto nello Stabilimento Johnson dal padre Giacomo, che vi lavorava come capofabbrica: questa medaglia consiste in una delle sue prime opere di modellatore (cfr. Gugliemi 2015, p. 43, Johnson 1966, p.108). Il lascito Johson comprende altre medaglie di Giannino Castiglioni (cfr. nn. inv. 14027, 14136, 14264, 14303, 14314, 14316, 14336, 14391, 14673, 14679, 14695, 14696, 14701).
L'opera commemora l'apertura del traforo del Sempione e l'Esposizione Internazionale esso connessa. Presenta, sul recto, la personificazione della scienza, dotata di libro, baciare sulla fronte la personificazione del lavoro, dotata di martello. Quest'ultima, in particolare, allude alla professione del minatore, già rappresentata da Giannino Castiglioni in un'altra medaglia commemorativa dell'Esposizione del Sempione (inv. n. 14314). Il riconoscimento delle due personificazioni è certificato dalla presenza del motto dell'Esposizione, inciso a sinistra, "LABOR SCIENTIAE AVXILIO GLORIAM CONSEQVITUR", e il gesto che le relaziona configura un'iconografia intima e inusitata, lontana dalla retorica enfatica e standardizzata tipica delle esposizioni universali. Il verso presenta una veduta dell'ingresso all'Esposizione, progettato da Giuseppe Sebastiano Locati a similitudine dell'ingresso al traforo del Sempione; ad essa si sovrappone una pianta di alloro, allusiva della premiazione, il cui sviluppo verticale del fusto e orizzontale dei rami ricalca la simmetria dell'architettura di Locati. Il carattere scultoreo ed emotivo di questa medaglia va relazionato al peculiare "classicismo" di Rodin: la vitalità che il maestro francese riusciva a tradurre nella materia era oggetto dell'ammirazione dei giovani scultori italiani desiderosi di aggiornamento espressivo; lo stile liberty di Castiglioni, dal modellato sicuro e vigoroso, ne risulta qui debitore entro la cornice più definita propria della tradizione numismatica Johnson.
Giannino Castiglioni (1884-1971) fu uno scultore, pittore e medaglista milanese attivo specialmente nella prima metà del XX secolo, celebre per le sue opere presso l'Università Cattolica di Milano, la Stazione Centrale di Milano e la porta monumentale bronzea del Duomo di Milano.
Lo Stabilimento Stefano Johnson fu una fabbrica privata di medaglie, distintivi e gettoni fondata nel 1836 a Milano e attivo particolarmente tra fine XIX e XX secolo.
					Il calco in gesso venne realizzato nel 1955 dallo Stabilimento Stefano Johnson di Milano come integrazione della corrispettiva medaglia, mancante nel medagliere donato nell'anno precedente al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci, in quanto lo Stabilimento desiderava conservarne l'unico esemplare in possesso. L'opera da cui il calco è ricavato è la medaglia premio dell'Esposizione Internazionale di Milano del 1906, realizzata da Giannino Castiglioni a seguito della vittoria al concorso bandito dall'Esposizione per la medaglia ufficiale. Nello stesso anno lo scultore fu introdotto nello Stabilimento Johnson dal padre Giacomo, che vi lavorava come capofabbrica: questa medaglia consiste in una delle sue prime opere di modellatore (cfr. Gugliemi 2015, p. 43, Johnson 1966, p.108). Il lascito Johson comprende altre medaglie di Giannino Castiglioni (cfr. nn. inv. 14027, 14136, 14264, 14303, 14314, 14316, 14336, 14391, 14673, 14679, 14695, 14696, 14701).
L'opera commemora l'apertura del traforo del Sempione e l'Esposizione Internazionale esso connessa. Presenta, sul recto, la personificazione della scienza, dotata di libro, baciare sulla fronte la personificazione del lavoro, dotata di martello. Quest'ultima, in particolare, allude alla professione del minatore, già rappresentata da Giannino Castiglioni in un'altra medaglia commemorativa dell'Esposizione del Sempione (inv. n. 14314). Il riconoscimento delle due personificazioni è certificato dalla presenza del motto dell'Esposizione, inciso a sinistra, "LABOR SCIENTIAE AVXILIO GLORIAM CONSEQVITUR", e il gesto che le relaziona configura un'iconografia intima e inusitata, lontana dalla retorica enfatica e standardizzata tipica delle esposizioni universali. Il verso presenta una veduta dell'ingresso all'Esposizione, progettato da Giuseppe Sebastiano Locati a similitudine dell'ingresso al traforo del Sempione; ad essa si sovrappone una pianta di alloro, allusiva della premiazione, il cui sviluppo verticale del fusto e orizzontale dei rami ricalca la simmetria dell'architettura di Locati. Il carattere scultoreo ed emotivo di questa medaglia va relazionato al peculiare "classicismo" di Rodin: la vitalità che il maestro francese riusciva a tradurre nella materia era oggetto dell'ammirazione dei giovani scultori italiani desiderosi di aggiornamento espressivo; lo stile liberty di Castiglioni, dal modellato sicuro e vigoroso, ne risulta qui debitore entro la cornice più definita propria della tradizione numismatica Johnson.
Giannino Castiglioni (1884-1971) fu uno scultore, pittore e medaglista milanese attivo specialmente nella prima metà del XX secolo, celebre per le sue opere presso l'Università Cattolica di Milano, la Stazione Centrale di Milano e la porta monumentale bronzea del Duomo di Milano.
Lo Stabilimento Stefano Johnson fu una fabbrica privata di medaglie, distintivi e gettoni fondata nel 1836 a Milano e attivo particolarmente tra fine XIX e XX secolo.
							definizione
						calco di medaglia
					
							misure
						
							profondità: 0,7 cm; diametro: 6,1 cm; peso: 0,015 kg
					
							materiali
						
							gesso (calco)
					
							acquisizione
						
							Johnson Medaglie (1979)
					
							iscrizioni
						
							Giannino (firma)
RIPRODVZ. INTERDETTA (prescrittiva)
S.JOHNSON (firma)
AC INC. (firma)
ESPOSIZIONE/ INTERNAZIONALE/ MILANO 1906 (commemorativa)
					RIPRODVZ. INTERDETTA (prescrittiva)
S.JOHNSON (firma)
AC INC. (firma)
ESPOSIZIONE/ INTERNAZIONALE/ MILANO 1906 (commemorativa)
							settore
						Collezioni d'arte
					
							bibliografia
						
							150 anni di medaglie Johnson 1836-1986, Milano, Stabilimento S. Johnson S.p.A Milano, 1986
									
L'arte del fare. Giannino Castiglioni scultore, a cura di Guglielmi E., Milano, Skira, 2016
									
Johnson V., Una famiglia di artigiani medaglisti, Milano, Alfieri e Lacroix, 1966
									
Velia Johnson. Dieci anni di studi di medaglistica 1968-78, Milano, Edizioni Stabilimento Stefano Johnson s.p.a., 1979
					L'arte del fare. Giannino Castiglioni scultore, a cura di Guglielmi E., Milano, Skira, 2016
Johnson V., Una famiglia di artigiani medaglisti, Milano, Alfieri e Lacroix, 1966
Velia Johnson. Dieci anni di studi di medaglistica 1968-78, Milano, Edizioni Stabilimento Stefano Johnson s.p.a., 1979
							tipologia
						calco di medaglia
					
							scheda ICCD
						OA
					
							Codifica Iconclass
						46B181, 5(+11), 5(+12)