Ruota idraulica cinese

Siriati La ruota cinese è caratteristica per la sua struttura ed il materiale impiegato. Costruita con materiali lignei diversi, prima, e poi metallici, la ruota a tazze è usata fine al giorno d' oggi e se ne ricordano esecuzioni gigantesche. Le tazze, che nel nostro esemplare sono anch'esse d bambù, possono essere anche delle cassette, e sono disposte in modo da svuotarsi facilmene, una volta giunte al vertice del loro percorso. Pur trattandosi di uno dei tipi più antichi di macchine operatrici usate per il sollevameto idrico, la ruota a tazze ha un predecessore ancora pù antico e primordiale , forse la prima macchina idraulica inventata dall'uomo: la bascula. Si tatta di un bilanciere a bracci disuguali, oscillante alla sommità di un palo, al bordo di un pozzo. Esso, dal lato maggiore, porta, appeso ad una fune o da un'asta, un secchio, che si immerge nel pozzo, sollevando l'altra estremità, la quale portando un contrappeso. Essendo ad azionamento manuale, il sollevamento del secchio richiede, così, uno sforzo ridotto. Questa macchina può essere considerata come una ruota ridotta ad un solo raggio, sia come una noria ridotta ad un solo secchio e perciò non occorre un moto continuo. In questo senso essa è anche precorritrice delle macchine volumetriche alternative. L'origine di questa macchina risale, pare, al terzo millennio a.C. nei paesi d'oriente e da questi giunse anche nell'Europa. La bascula ebbe la sua più probabile origine nell'imitazione dei movimenti del braccio che si immerge in una pozza per estrarne, con la mano, dell'acqua e sollevarla nell'atto di bere. La ruota idraulica, inventata in un tempo più recente, può allora venir considerata un seguito di braccia artificiali, unite ad asse comune, che si immergono l'una dopo l'altra, con moto continuo. IGB-2289