Oscilloscopio Philips PM 3230

Philips 1968 circa Questo strumento ha custodia in metallo di forma parallelepipeda. Poggia su quattro piedini in gomma e si può inclinare grazie ad un dispositivo estraibile in metallo. Lo strumento è trasportabile mediante una maniglia in gomma posta superiormente. La parete superiore ed inferiore presentano numerose prese d'aria. Il pannello frontale è occupato dallo schermo e dai dispositivi di regolazione e controllo. Nella parte alta, a sinistra, è inserito lo schermo fluorescente sul quale vengono rappresentati i fenomeni elettrici misurati (in particolare ampiezza, durata e frequenza dei segnali), in un sistema di coordinate ortogonali (l'asse Y rappresenta la tensione, l'asse X il tempo). Di fianco allo schermo si trovano alcuni deviatori per regolare il tipo di trigger, il fronte (positivo o negativo) del trigger, il tipo di sorgente trigger (interna o esterna) e la boccola per il suo collegamento ad una sorgente esterna; la boccola per la messa a terra e un potenziometro con verniero per la regolazione grossolana e fine della velocità di spazzolamento del generatore della base tempi (da 0,5 a 10µs/div, da 0,1 a 50ms/div, da 1 a 5s/div) e quindi la rappresentazione orizzontale del tempo sullo schermo per ogni divisione. Sotto allo schermo si trovano l'interruttore di accensione e la relativa spia di funzionamento, un deviatore a slitta per la scelta dell'intensità luminosa della traccia, tre commutatori per regolare il fattore di amplificazione orizzontale costante (da x1 a x5), la posizione orizzontale della traccia (da 0 a 10), e il livello di definizione della traccia. Di fianco si trovano una boccola per il collegamento esterno all'amplificatore orizzontale ed un'altra boccola per il collegamento ad una sorgente esterna per la calibrazione dello strumento. Sotto sono inseriti i comandi per regolare i due raggi provenienti da due amplificatori verticali identici. Ciascuna serie di comandi comprende: una boccola BNC per il collegamento in ingresso (con impedenza 1MOhm/30pF), un deviatore per la selezione del tipo di accoppiamento in ingresso (DC o AC) e un potenziometro per stabilizzare la traccia, un deviatore per la scelta del fattore di amplificazione (x1 o x10, di base da 0 a 2MHz). Seguono tre potenziometri: il primo, con verniero, per la regolazione grossolana e fine della sensibilità (da 0,2 a 50 V/div), il secondo per la regolazione della posizione verticale della traccia (da 0 a 10) e il terzo per la regolazione dell'intensità (da 0 a 10), con verniero per la regolazione della messa a fuoco della stessa. Sulla parete posteriore sono inserite due boccole per il collegamento dell'amplificatore per la base dei tempi, due per il collegamento ad un segnale esterno da rappresentare sull'asse Z, un trimmer per la regolazione della tensione di alimentazione. Dalla parte posteriore fuoriesce il cavo di collegamento alla rete elettrica che può essere riposto in una tasca in plastica rigida fissata sempre sul retro dello strumento. Le sonde PM 9330 e il tubo paraluce M 713699 sono mancanti. IGB-7983