Goerz ANGO

C. P. Goerz 1915 ca. Apparecchio fotografico in metallo ricoperto in pelle con soffietto in pelle. Lateralmente è presente una maniglia in cuoio e pelle per il trasporto e l'impugnatura. Il soffietto è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto con facilità tirando verso l'esterno tutta la parete frontale. Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due coppie di leve metalliche (tiranti). Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito, su una lastra in metallo rettangolare, l'obiettivo con movimento elicoidale. La posizione del porta obiettivo è regolabile sia in orizzontale che in verticale con due viti per il fissaggio nella posizione desiderata. La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando una leva posta direttamente sull'obiettivo (distanze di ripresa da 2m all'infinito). L'obiettivo è protetto da un coperchio in tela ricoperta in pelle legato con un cordino al resto dell'apparecchio. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (indicazioni numeriche da 4,6 a 192). Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato, utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in pelle. Il porta lastra può essere sfilato lateralmente per caricare la lastra fotografica. L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina e la camera oscura. I tempi dell'otturatore, a carica automatica, sono regolabili attraverso una rotella posta lateralmente sul dorso dell'apparecchio, in prossimità dell'otturatore. Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale attraverso un meccanismo a molla con comando esterno posizionato sul fianco dell'apparecchio, che tramite un comando pneumatico a peretta collegabile ad un apposito dispositivo collocato sempre sul fianco. Lateralmente si trova anche un contafotogrammi a comando manuale. Superiormente è inserito un mirino Newtoniano costituito da due parti: una piccola lente azzurra e una lente convergente rettangolare con mirino inciso. Sotto all'apparecchio è presente un foro filettato per il posizionamento eventuale su un cavalletto. IGB-6074

Goerz Taro Tenax Modello II

C. P. Goerz 1915 ca. - 1920 ca. Apparecchio fotografico verticale in metallo ricoperto in pelle , di forma parallelepipeda, con maniglia in pelle. Una parete dell'apparecchio è incernierata nel lato inferiore. Premendo sul pulsante di sblocco posto sotto la maniglia, lo sportello anteriore si apre ed è possibile estrarre il soffietto in pelle nera, libero di scorrere su una guida metallica posizionata nell'interno dello sportello stesso. La guida è allungabile, ruotando una rotella in metallo fissata allo sportello e riporta il grande il nome dell'azienda costruttrice. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo. Per muovere il soffietto occorre tenere premuti due pulsanti di sblocco posti sul telaio. La lettura della distanza di ripresa può avvenire rispetto ad una scala graduata fissata sull'interno dello sportello che riporta le distanze da 1.5, 3, 7m e infinito oppure 1, 2, 5, 10ft. L'obiettivo è a fuoco fisso può scorrere verticalmente; al suo interno sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale Compound. Sotto all'obiettivo è possibile selezionare, mediante una levetta, l'apertura del diaframma a iride (posizioni: 4.6, 8, 12, 24, 48, 98, 192). Sopra all'obiettivo, una rotella permette di selezionare la velocità di scatto dell'otturatore, da 1 a 1/250 di secondo. La carica dell'otturatore e lo scatto avvengono mediante due levetta posizionata sempre sull'obiettivo, in prossimità dell'otturatore oppure mediante uno scatto flessibile (non presente) da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto. Sulla lastra porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione. Accanto al mirino una piccola livella a bolla permette di controllare il corretto posizionamento orizzontale dell'apparecchio. Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato, utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in pelle. Il porta lastra può essere sfilato lateralmente per caricare la lastra fotografica. Sotto all'apparecchio è presente un foro filettato per il posizionamento eventuale su un cavalletto. IGB-6086

Thornton-Pickard Special Ruby

Thornton-Pickard 1905 ca. Apparecchio fotografico in legno ricoperto in pelle con soffietto ricoperto in pelle. Lateralmente è presente una maniglia in cuoio e pelle per il trasporto e l'impugnatura. Sono inoltre presenti due anelli per l'inserimento di una tracolla per il trasporto. Il soffietto è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto con facilità ruotando l'apposita manopola posta vicino alla maniglia. Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due aste in metallo. Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito l'obiettivo su una lastra in legno rettangolare. La posizione del porta obiettivo è regolabile in verticale mediante una vite per il fissaggio nella posizione desiderata. La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando la manopola che permette la regolazione della posizione del soffietto, permettendo quindi di modificare la distanza tra obiettivo e lastra fotografica. All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (indicazioni numeriche da 6,8 a 38). Sul retro dell'apparecchio, dalla parte opposta dell'obiettivo, è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra è inserito un vetro smerigliato, utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in pelle. Il porta lastra può essere sfilato lateralmente per caricare la lastra fotografica e può essere ruotato di 90° per permettere riprese orizzontali e verticali. L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina avvolgibile e la camera oscura con uno specchio a 45°. I tempi dell'otturatore sono regolabili attraverso una rotella posta lateralmente sul dorso dell'apparecchio, in prossimità dell'otturatore (tempi da 1/10 di sec a 1/1000 di sec). Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale attraverso un meccanismo a molla con comando esterno posizionato sul fianco dell'apparecchio, che tramite un comando pneumatico collegabile ad un apposito dispositivo collocato sempre sul fianco. Lo specchio interno riflette l'immagine che viene visualizzata dall'obiettivo su di uno specchio smerigliato posizionato superiormente (9x9cm). Per la visione dall'alto, l'apparecchio è dotato di un mirino a pozzetto in pelle a doppia estensione ripiegato all'interno di un coperchio in legno e incernierato su un lato. Aprendo il mirino a pozzetto si attiva una levetta che posiziona lo specchio a 45°. Sotto all'apparecchio sono presenti due fori filettati per il posizionamento eventuale su un cavalletto e quattro piedini d'appoggio in metallo. IGB-8120

Cinoscope

C. P. Goerz 1920 - 1930 Proiettore cinematografico da tavolo in metallo, a sviluppo verticale. E' costituito da un montante in ferro verniciato di nero che funge da base con flange per il fissaggio al piano di lavoro. Sopra alla base è posizionato l'apparato di proiezione vero e proprio. Sotto si trovano due bobine in metallo affiancate e montate su un albero orizzontale. Questo termina con una puleggia, collegata alla manovella posta nella parte superiore. Questa manovella governa anche la rotazione dei dispositivi di trascinamento della pellicola e la rotazione dell'otturatore. L'apparato di proiezione è racchiuso in una scatola di forma parallelepipeda in metallo ricoperto di pelle nera con maniglia per il trasporto. La parete posteriore è apribile. All'interno si trovano due cilindri con dentini sporgenti alle estremità affiancati, in corrispondenza delle due bobine sottostanti, necessari per il trascinamento della pellicola. Quello di destra è accoppiato con un altro cilindro uguale e sopra a questi si ha una guida dove scorre la pellicola da proiettare con un riquadro in corrispondenza del punto dove si illumina il fotogramma. Sopra al cilindro di sinistra, un dispositivo di trasmissione del moto, permette la rotazione dell'otturatore a farfalla posto all'interno della scatola, davanti al riquadro dove si illumina il fotogramma. Lateralmente, sopra alla manovella, è inserito un contagiri. Sullo sportello posteriore è presente un foro circolare con un tappo in alluminio. Tolto il tappo si posizionava, all'altezza del foro, il dispositivo illuminante. Sulla parete frontale, in corrispondenza del riquadro del fotogramma, è inserito l'obiettivo C. P. Goerz Kino - Hypar 1:3 F=5,5cm con diaframma a iride (aperture da f/3 a f/25) e messa a fuoco mediante una levetta posta sull'obiettivo stesso (per distanze da 1,5 a 10 m - infinito). E' presente una scatoletta porte pellicola in alluminio con foro per l'uscita della pellicola protetto in velluto. IGB-4959

Macchina fotografica Goerz ANGO

C. P. Goerz 1907 - 1940 Apparecchio fotografico in legno verniciato con soffietto in pelle. Lateralmente è presente una maniglia in pelle per il trasporto e l'impugnatura. Il soffietto è ripiegato all'interno della macchina e può essere estratto tirando verso l'esterno tutta la parete frontale. Una volta estratto, il soffietto è sorretto e mantenuto in posizione da due coppie di leve metalliche (tiranti). Davanti al soffietto, sulla parete frontale, è inserito l'obiettivo su una lastra in metallo rettangolare. La posizione del porta obiettivo è regolabile sia in orizzontale che in verticale con due viti per il fissaggio nella posizione desiderata (la vite per il fissaggio verticale è mancante). La messa a fuoco dell'immagine avviene ruotando una leva posta direttamente sull'obiettivo (distanze di ripresa da 1,5m all'infinito). All'interno dell'obiettivo è inserito un diaframma a iride. L'apertura del diaframma veniva regolata ruotando una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma stesso (indicazioni numeriche da 6,8 a 50). Dalla parte opposta dell'obiettivo è inserito il porta lastra (formato 9x12cm) estraibile. Nel porta lastra dovrebbe essere inserito un vetro smerigliato (mancante), utilizzato per l'inquadratura e la messa a fuoco, protetto da un paraluce apribile in pelle. Il porta lastra può essere sfilato lateralmente per caricare la lastra fotografica. L'apertura del porta lastra permette la visione interna dell'apparecchio. Sono visibili l'otturatore a tendina e la camera oscura. I tempi dell'otturatore sono regolabili attraverso una rotella posta lateralmente sul dorso dell'apparecchio, in prossimità dell'otturatore. Era possibile comandare l'otturatore sia in maniera manuale attraverso un meccanismo a molla con comando esterno posizionato sul fianco dell'apparecchio, che tramite un comando pneumatico (non presente) collegabile ad un apposito dispositivo collocato sempre sul fianco. Lateralmente si trova anche un contafotogrammi a comando manuale. Inferiormente e lateralmente sono presenti due fori filettati per il fissaggio su cavalletto. Superiormente è inserito un mirino Newtoniano costituito da due parti: una piccola lente azzurra e una lente convergente rettangolare con mirino inciso. Sotto all'apparecchio è presente un foro filettato per il posizionamento eventuale su un cavalletto. IGB-6070